F1 | Red Bull a caccia del... futuro Verstappen: quattro nuovi innesti nell'Academy
Feghali, Coronel, Caranta e Rivera entrano a far parte del vivaio Red Bull, con il target di diventare i nuovi alfieri del team in F1
Si arricchisce di quattro nuovi giovani piloti il Red Bull Junior Team, il programma pensato e strutturato dalla scuderia di Milton Keynes per far crescere in casa i propri talenti. Gli ultimi arrivati in questa fucina di piloti che ha portato in F1 e non solo tanti campioni sono Christopher Feghali, Rocco Coronel, Jules Caranta ed Ernesto Rivera. Chi, tra questi, riuscirà ad arrivare fino in cima alla piramide del motorsport? Beh, tra qualche anno lo sapremo.
I test ad agosto, poi la decisione di Marko
La selezione dei giovani talenti è iniziata sicuramente andando a cercarli nei vari campionati, per poi confluire nel Red Bull Driver Search, un test collettivo alla guida di vetture F4 e Dallara GP3 tenutosi in agosto sulla pista di Jerez de la Frontera. In totale, erano 11 i candidati giunti alla selezione, provenienti un po’ da tutto il mondo. Alla fine, le prestazioni dei piloti sono state valutate da Helmut Marko, vera mente del progetto, che ha selezionati i piloti meritevoli di essere inseriti nel programma giovani di Red Bull. Il super consulente austriaco ha espresso soddisfazione per quanto visto in pista.
Tornare ad effettuare questo test è stato di importanza fondamentale per tutto il programma. I piloti invitati hanno messo in evidenza caratteristiche molto promettenti. Vogliamo continuare a svolgere questo tipo di lavoro, fondamentale per noi, in modo da poter continuare a dare il nostro contributo al mondo del motorsport.
Sicuramente, Red Bull è una delle realtà più attente da sempre ai giovani piloti, e tanti ne ha portati al debutto in F1, Max Verstappen su tutti. Sappiamo anche, però, che molto spesso la squadra di valutatori guidata da Marko sa essere spietata, e bastano pochissime gare sbagliate per essere appiedati o comunque esclusi dal programma. I quattro nuovi innesti, dunque, dovranno porre particolare attenzione da ora in avanti: saranno concesse poche occasioni per rimediare eventuali sciocchezze.
Quattro giovanissimi per un futuro al vertice
Tra i nomi presentati dal comunicato ufficiale, spicca quello di Rocco Coronel. Il quattordicenne olandese è figlio d’arte: papà Tom è uno dei più stimati e longevi piloti di vetture turismo e non solo, con presenze alla Dakar in coppia con il fratello Tim. Attualmente, Rocco è impegnato nei campionati WSK, a livello di kart, dove si sta ben distinguendo; l’ingresso nel Red Bull Junior Team non può che aiutarlo ad iniziare il suo percorso in monoposto già dalla prossima stagione.
Sempre dal mondo dei kart arriva Christopher Feghali, quindicenne libanese in forza alla agenzia di management di Giovanni Minardi, che segue e lancia tantissimi giovani talenti. Nato a Beirut, ha già preso parte ad alcuni test in F4, oltre a disputare il campionato Rotax nel proprio paese (più volte vinto in diverse categorie) e in Europa.
Chi invece ha già esperienza a livello monoposto sono gli altri due componenti della truppa scelta da Marko. Ernesto Rivera, dal Messico, occupa al momento la quinta posizione nel campionato spagnolo di F4, ed è in forza al team Campos. Il suo ingresso nel Red Bull Junior Team sarà sicuramente fondamentale in ottica del rush finale di stagione. Vuole diventare campione del mondo al più presto in F1; per ora, dovrà cercare di seguire (almeno inizialmente) le orme del connazionale Sergio Perez, pilota titolare.
Anche Jules Caranta è ben conosciuto nel mondo F4. Francese di Saint-Tropez, al momento occupa la seconda posizione nel campionato del proprio paese, e ha già ottenuto diverse vittorie nel corso di questa stagione. Da lui ci si attende ora il salto di qualità decisivo; con i suoi 16 anni, dalla prossima stagione dovrà trovare un posto in Formula Regional, ed essere parte del vivaio Red Bull potrà certamente aprirgli tante porte.
Continua dunque il lavoro di Red Bull alla ricerca di giovani talenti e, chissà, del nuovo Max. Un compito tutt’altro che facile, ma lo Junior Program di Milton Keynes ha già dimostrato in passato di avere tutte le carte in regola per scovare e gestire i talenti futuri del motorsport.
Nicola Saglia