Ducati innovativa. La più grande arma che ha la Ducati è la creatività dei suoi uomini. Gigi Dall’Igna e lo staff di Ducati corse hanno nuovamente stupito con la loro interpretazione del regolamento riguardante le appendici aerodinamiche omologabili sulle MotoGP, dopo la diatriba avvenuta nel 2016 causa una sospetta pericolosità delle suddette. Da qui, la necessità che le famose “ali” diventassero parte inglobata nella carena e non semplici appendici laterali.

L’evoluzione dello “Squalo”. La prima idea, vistasi durante i test pre-campionato, risultava addirittura più bizzarra (e diciamolo, anche antiestetica) rispetto alle stesse ali che la Desmosedici montava in profusione. La foto che potete vedere era però solo un’idea: con la restrizione a due sole “proposte aerodinamiche” a stagione, in Ducati hanno atteso e studiato attentamente le possibilità e i vantaggi offerti dalle varie soluzioni, terminando poi con il risultato che potete vedere qui sotto, che propone degli svasi laterali decisamente ampi ma distaccati dal cupolino, che invece mantiene una forma classica. Lorenzo parla di grande potenziale, e anche Petrucci e Pirro che l’hanno provata al Mugello hanno detto che potrebbe essere la chiave di volta del 2017. Adesso vedremo se questo si tradurrà in secondi (guadagnati) sul giro o se questo rimarrà un “semplice” esercizio di tecnica sopraffina.

Alex Dibisceglia

 

carena ducati1

carena ducati3

carena ducati4

 

{jcomments on}