F1 | GP Austria: Piastri dal secondo posto della Sprint alla beffa delle qualifiche
L'australiano della McLaren, terzo alla fine delle qualifiche in pista, è stato penalizzato per aver superato i track limits e partirà settimo
Dal secondo posto della Sprint Race al settimo posto delle qualifiche: per Oscar Piastri il sabato in Austria è un ottovolante di emozioni. L’australiano aveva concluso la qualifica in terza posizione confermando l’ottima performance della Sprint, salvo poi essere penalizzato per non aver rispettato i track limits in Curva 6.
Dalle stelle alle stalle?
Oscar Piastri ha mostrato una certa confidenza con il tracciato, supportato da una McLaren performante. Nella sprint race l'australiano, partito in terza posizione, ha superato Norris approfittando di un'incertezza, agguantando la seconda posizione. Piastri ha inseguito Verstappen, ma l'australiano della McLaren non è mai stata una reale minaccia per l'olandese.
Un copione che sembrava destinato a ripetersi anche nelle qualifiche della gara. Piastri ha confermato le aspettative, terminando la sua qualifica al terzo posto. Successivamente è arrivata la doccia fredda, con la penalizzazione da parte dei commissari per non aver rispettato i track limits in Curva 6.
Questa curva ha recentemente ricevuto un intervento per introdurre la ghiaia all'esterno delle curve, così da scoraggiare i piloti nell'affrontarla in maniera troppo “larga”. Proprio la ghiaia ha tratto in inganno Piastri, che ha superato la linea bianca credendo che la ghiaia fosse il nuovo limite della pista.
Tenendo conto delle buone prestazioni messe in pista dalla McLaren sul circuito austriaco, possiamo immaginare una gara interessante per Piastri, che potrebbe rimediare all’errore ritornando a lottare per il podio.
In ogni caso, McLaren ha dichiarato di aver fatto ricorso, ma la stessa scuderia ha anche dichiarato un certo pessimismo in merito all'accoglimento del ricorso.
Le parole di Piastri
Ovviamente è fastidioso, per me è incredibilmente frustrante: ci si è impegnati tanto per liberarsi dei track limits, hanno spostato la linea bianca e in qualche modo hanno lasciato abbastanza spazio tra la stessa e la ghiaia. Io sono rimasto in pista, se fossi andato sulla ghiaia avrei rovinato il mio giro e avrei rischiato un incidente. Avrei dovuto restare all’interno delle linee bianche.
La Redazione