L’intervista | Ghiotto: “La Formula 2? Ho qualche rimpianto!”
Luca Ghiotto ha parlato della sua stagione in Formula 2 ai microfoni di Circus, il format dedicato all’approfondimento sul mondo del motorsport a quattro ruote di Radio LiveGP.
Il pilota vicentino classe 1995, in forza al team Hitech, ha vissuto un 2020 difficile, risollevato però in parte dal weekend dell’Hungaroring, in cui è arrivata una vittoria in gara-2. I 104 punti raccolti non danno il reale valore di Ghiotto, che nell’ultimo weekend in Bahrain cercherà comunque di dare ancora il massimo.
“Ogni stagione ho qualche rimpianto riguardando la stagione, anche se quello più grande riguarda l’anno scorso quando avrei potuto vincere il campionato”, ha dichiarato Luca. Da sottolineare come il campionato 2020 sia stato veramente atipico per tutti, e Ghiotto in particolare.
Il vicentino, infatti, non avrebbe neanche dovuto partecipare a tutte le gare di F2 in questa stagione. “Il programma prevedeva di dare priorità al GT con Aston Martin. Poi la Casa inglese ha bloccato tutti piani a causa della situazione legata al Corona virus. Anche la F2 è stata “diversa”, perchè avevo un contratto gara per gara”.
Ghiotto ha spiegato poi che stagione è stata: “Per vari motivi non è stato un anno buono come lo scorso. Ho molti rimpianti; ho corso la prima parte di stagione con una scocca non ok, faticavo a qualificarmi nei 15. A Monza l’abbiamo cambiata e le cose sono migliorate subito con due podi in Brianza e al Mugello. E’ stato un sollievo vedere che non ero io ad aver dei problemi, ma la macchina”.
“Le gomme da 18” hanno creato tanti problemi a molti piloti, anche veterani come Markelov”, ha continuato Luca. “Anche in questo weekend abbiamo avuto problemi con una macchina ricostruita dopo l’incidente di Sochi”.
Ghiotto è tornato sul suo botto di Sochi, per certi versi paragonabile a quanto visto a Sakhir con Grosjean. “Per quanto riguarda Romain, devo dire che scocca e Halo hanno fatto molto bene il loro lavoro. Credo che questo abbia interrotto tutte le chiacchiere sul suo utilizzo. Non dimentichiamoci che la sua struttura ha praticamente aperto il rail in modo che il francese potesse uscire quasi indenne”.
“Mi aspetto comunque che vengano prese delle decisioni in merito a quel guard-rail posizionato in quel modo”, ha continuato il vicentino. “E’ stato rimesso com’era, ma credo i piloti si lamenteranno e vorranno dei cambiamenti sostanziali”.
Ma quale è stata la sua esperienza a Sochi, e, soprattutto, cosa prova un pilota in una situazione simile? “Nel mio caso, le fiamme sono arrivate dopo che ero uscito dalla vettura. Il problema è stato che si sono alzati i teli davanti alle gomme, cosa che non dovrebbe succedere. E’ successo comunque tutto molto velocemente, in una frazione di secondo”.
“Dopo l’impatto ho avuto per qualche secondo la sensazione di far fatica a respirare per la decelerazione; nei giorni seguenti ho avuto qualche acciacco, ma niente di grave. L’Halo ha fatto il suo dovere anche nel mio caso, devo dire”.
Non è mancata una domanda sul suo team mate in seno al team Hitech, Nikita Mazepin, che è stato confermato in Haas al fianco di Schumacher per la prossima stagione. “Sul contatto del Mugello non voglio dire niente, credo che abbiate visto tutti com’è andata”, ha risposto Luca con un sorriso.
“Voglio parlare di Nikita comunque in modo positivo. Ha fatto un grossissimo passo in avanti rispetto alla passata stagione, quando era in ART. Difficile dire se sia pronto, io comunque vedo i dati: lui guida bene ed è uno che sa quello che fa. In ogni caso avrà tutto il tempo per arrivare pronto all’inizio della stagione”.
Infine, il driver vicentino ha parlato brevemente del futuro: “La mia avventura in F2 finirà molto probabilmente questa stagione. Ci sono molte chiacchiere in corso per il prossimo anno, ma non c’è ancora nulla di sicuro; devo valutare la strada migliore”.
Vedremo come si svilupperà la carriera di Luca Ghiotto; dalla redazione di LiveGP gli mandiamo certamente i migliori auguri per il suo futuro, in cui merita di mostrare al mondo tutta la sua classe.
Nicola Saglia