F1 | GP Francia, l’analisi tecnica: alla riscoperta di un nuovo circuito
Il circuito si presenta con tre settori completamente differenti: si passa dai tratti veloci, con i due lunghi rettilinei tra cui quello del Mistral, al tratto più lento e guidato ma senza dimenticare le curve da affrontare con il gas spalancato come la Signes. Motivi per cui il Paul Ricard viene definito un tracciato da medio carico. Poiché è stato riasfaltato recentemente, la superficie presenta un grip notevole con scarsa abrasione, come il Montmelò, e come accaduto in Spagna la Pirelli porterà gli pneumatici con la spalla ribassata di 0,4 millimetri per evitare fenomeni di blistering. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cos’hanno portato i vari team:
Mercedes
Il team anglo-tedesco ha finalmente fatto esordire la Power Unit Step 2 che pare garantisca un aumento di 10 cavalli. Come per tutti i team le prove libere verranno utilizzate per effettuare test di comparazione di configurazione aerodinamica: i tecnici della Mercedes hanno portato due specifiche di alettone anteriore: a cambiare è l’ultimo flap degli upper-flap presente sia nella versione con corda grande, per generare più carico, che nella versione con corda ridotta per ridurre la resistenza all’avanzamento. Sul musetto, invece sono presenti due feritoie (cerchi gialli) per incanalare l’aria verso l’abitacolo e portare aria fresca ai piloti. Si continua a studiare la micro-aerodinamica attorno agli pneumatici anteriori: è stato introdotto un doppio flap svergolato, dietro le prese dei freni (riquadro verde), per indirizzare meglio l’aria nel corpo vettura.
Curiosi i nuovi specchietti retrovisori che presentano una carenatura più lunga, con chiari scopi aerodinamici. Come in Canada non ci sono i sei flap sulle pance laterali, mentre è tornata la ciminiera (riquadro azzurro) sul cofano motore per smaltire il calore generato dalla Power Unit. L’ultima modifica riguarda l’estrattore del fondo piatto, si continuano a fare le prove comparative già svolte in Canada: questa volta è Hamilton a portare il nuovo diffusore con le appendici esterne leggermente modificare, più grandi e squadrate (cerchio rosso), per cercare di aumentare l’effetto di espansione generato dal fondo piatto senza interagire negativamente con il rotolamento degli pneumatici posteriori. (Foto @AMuS)
Ferrari
Dopo la vittoria in Canada il team di Maranello vuole fare bene anche in Francia (ricordiamo che nell’ultimo GP di Francia, disputato a Magny Cours nel 2008, la Ferrari ottenne una perentoria doppietta), e lo fa portando, stranamente, poche novità in pista.
Ricordiamo che l’incognita più grande è dovuta agli pneumatici con spalla ribassata, ma i tecnici assicurano che il lavoro svolto nei test post GP Spagna sono serviti a capire proprio il corretto funzionamento e la giusta finestra di utilizzo. I tecnici del cavallino hanno portato un nuovo alettone anteriore: partendo dalla specifica introdotta a Baku è stato rivisto sia il profilo principale, prolungando la soffiatura, mentre la cascata dei flap superiori è stata leggermente arrotondata (cerchio giallo), per generare meno carico, modificati anche i flap all’interno del profilo verticale ora sono due e a forma triangolare (cerchio verde), tutte queste modifiche sono state fatte per meglio bilanciare l’asse anteriore della monoposto.
Confermati i nuovi bargeboard introdotti in Canada, mentre sull’asse posteriore è stata montata la Deck-Wing abbinata ad un alettone da medio carico, per equilibrare il carico generato dall’asse anteriore. Confermati anche la sospensione posteriore con il bracket è il diffusore introdotto in Spagna. (Foto @AMuS)
Red Bull
Fresca di contratto con la Honda, la Red Bull si presenta in Francia con diverse novità: confermata l’alettone anteriore visto in Canada con gli upper-flap di scuola Ferrari.
Da segnalare il ritorno del terzo elemento meccanico nella sospensione anteriore: ricordiamo che in Canada era stato utilizzato quello idraulico che gestisce meglio le variazioni di carico fra i due assi mantenendo costante l’assetto picchiato, l’elemento dotato della molla forse garantisce un più facile intervento per modificare la rigidezza dato che si corre su un circuito nuovo.
Il team di Milton Keynes ha dotato la monoposto di telecamere utilizzare per analizzare la deformazione dello pneumatico in seguito alle diverse tipologie di assetto utilizzate.
Modificati anche i bargeboard, nella fattispecie le piccole derive presenti sul marciapiede ora sono sei: sono state aggiunte due (cerchio verde) mentre l’ultima è stata modificata nella forma (cerchio rosso), l’obiettivo è sempre il medesimo portare un flusso più vigoroso nel fondo vettura andando ad alimentare il fondo piatto.
Modificato anche il diffusore ora più tondeggiante sia nella zona subito sotto la struttura anti-crash che man mano procede verso l’esterno, i tecnici Red Bull continuano a sviluppare la zona sottostante la vettura per generare un carico che non si paga in velocità di punta tant’è vero che, ancora una volta, la RB14 utilizza un alettone posteriore molto più scarico rispetto la concorrenza. (Foto @AMuS)
Force India
Pochissime novità per il team indiano, in piena crisi finanziaria, si è deciso di portare due configurazioni aerodinamiche per l’alettone anteriore sia da basso-medio carico che da medio-alto per poi deliberare una scelta durante le prove libere.
La novità più visibile è la piccola pinna (cerchio verde)posta sopra i bargeboard per deviare il flusso verso il fondo vettura, a scapito del raffreddamento delle pance laterali, per garantire più aria nel fondo piatto. (Foto @AMuS)
Williams
Prove comparative per l’Halo in casa Williams: nello specifico è stato provato il classico Halo dotato dei piccoli flap per indirizzare meglio il flusso verso l’airbox, è un nuovo Halo dotato di una carenatura, in stile Mercedes, che ha il medesimo scopo. Obiettivo della simulazione è vedere la soluzione più efficace da poter utilizzare nel prosieguo della stagione.
Renault
Anche il team di casa, come la Williams, ha utilizzato le prime prove libere per fare le medesime prove comparative sull’halo. Sono stati introdotti nuovi sistemi di regolazione dell’incidenza dei flap dell’alettone anteriore (indicati col dito) Confermati i nuovi bargeboard introdotti in Canada con il profilo maggiore ancorato direttamente alla struttura della monoposto (cerchio verde), come nella McLaren, con lo scopo di dividere ed incanalare i flussi sia nel sotto vettura che nelle pance laterali per raffreddare la Power Unit, rivisto anche il marciapiede per rinvigorire i flussi diretti nel sotto vettura.
Confermato anche il nuovo alettone posteriore con le paratie verticali leggermente riviste, anch’esso d’ispirazione McLaren. (Foto @AMuS; @AlbertFabrega)
Haas
Fortunatamente si è riuscito a recuperare il motore letteralmente andato in fumo nella pitlane del Canada a causa di un trafilaggio d’olio. Dopo il corposo pacchetto di novità, viste nel precedente gran premio, il team americano ha portato solamente una nuova Deck-Wing che presenta un profilo con una svergolatura opposta a quella utilizzata finora (vedi il dito), oltre ad essere montata più in basso per sfruttare il gas caldo generato dallo scarico. (Foto @AlbertFabrega)
McLaren
Piccole novità per il team di Woking per adattare la monoposto alle caratteristiche del circuito francese: si comincia con l’introduzione delle, ormai immancabili, piccole derive sul marciapiede dei bargeboard per indirizzare il flusso verso il fondo piatto. Per poi continuare verso il fondo in corrispondenza delle ruote posteriori con le nuove soffiature per gestire al meglio le deformazioni del fondo stesso e della spalla dello pneumatico: il cosiddetto tyre squirt.Rivisti anche i flap sopra gli sfoghi del cofano motore (indicati dal dito)per migliorare l’estrazione del calore e generare un po’ di carico aerodinamico. Sono state effettuate prove comparative sull’alettone posteriore per cercare di guadagnare più velocità di punta sui due rettilinei. (Foto @AlbertFabrega)
Alfa Romeo Sauber
Il team elvetico sforna novità a getto continuo in Francia è toccato al fondo piatto: le novità iniziano con le tre derive verticali (riquadro verde)introdotte subito sotto l’ingresso delle pance laterali per incanalare il flusso proveniente dai bargeboard verso il fondo della vettura. L’altra novità riguarda il fondo davanti gli pneumatici posteriori: oltre alle consiste soffiature è presente una deriva utile per schermare gli pneumatici portando il flusso all’esterno della monoposto. A conferma dello studio effettuato sulla monoposto da segnalare le diverse forme delle feritoie (cerchio azzurro) presenti sulle pance laterali per meglio dirigere il flusso caldo proveniente dalla Power Unit. (Foto @AMuS)
Articolo e grafiche a cura di Michele Montesano