Per raccontare la gara di MotoGP al GP d'Australia servirebbe scrivere un libro. Mille storie da raccontare e altrettanti colpi di scena, ma senza dubbio la storia più bella è quella di Suzuki e Álex Rins. Lo spagnolo sulla GSX-RR torna al successo dopo 39 gare di digiuno (Aragón 2020) e regala a Hamamatsu quella vittoria tanto cercata prima del ritiro. Sul podio torna Marc Márquez, il suo 100° nella classe regina. In terza posizione Francesco Bagnaia, ora leader di classifica con 14 punti di vantaggio.

RINS SENZA RIVALI A PHILLIP ISLAND

Partito dalla 10^ casella sulla griglia di partenza, Álex Rins e l'agilità della sua Suzuki hanno rimontato fin da subito, superando pilota dopo pilota arrivando fino in testa alla corsa. La battaglia è stata feroce nelle prime posizioni, ma il #42 è sempre rimasto nelle cruciali prime quattro posizioni. Nelle ultime fasi di gara, quando Bagnaia ha preso la testa della corsa, Rins e Márquez sono rimasti incollati al codone della GP22 per poi sferrare l'attacco all'ultimo giro. Lo spagnolo è entrato all'interno dell'italiano in curva 2, senza dubbio il suo punto forte sul tracciato di Phillip Island. Rins è stato seguito a ruota da Márquez, per poi resistere agli attacchi della Honda e tornare alla vittoria dopo quasi due anni. Senza dubbio si chiude un cerchio per Suzuki in MotoGP al GP d'Australia, che trova una vittoria ormai insperata prima dell'addio.

MÁRQUEZ CELEBRA IL 100° PODIO IN MOTOGP

Marc Márquez, tornato in pista in occasione del GP di Aragón dopo il quarto intervento al maledetto braccio destro, ci ha messo solo tre gare per tornare sul podio di MotoGP. Un podio dolce in quanto il 100° in classe regina ed il 139° della sua fantastica carriera. Márquez pareggia anche una leggenda del motorsport spagnolo come Ángel Nieto, vincitore di 13 titoli mondiali. Il podio di Márquez è bello anche per come è arrivato, grazie ad un'audace scelta della gomma posteriore. Il pilota Repsol Honda ha optato per la gomma Soft al posteriore al contrario di tutti i propri avversari quando l'opzione più morbida non sembrava affatto una gomma da gara. Invece lo spagnolo ha condotto una gara davvero intelligente, gestendo da maestro la propria Michelin e sfruttandola fino all'ultimo metro della corsa.

QUARTARARO A TERRA, BAGNAIA È LEADER

Francesco Bagnaia ha cominciato l'ultimo giro in prima posizione e lo ha chiuso in terza, sul gradino più basso del podio. Detto ciò si potrebbe pensare che il pilota Ducati non sia soddisfatto della propria gara. Al contrario, probabilmente Bagnaia è la persona più felice di tutta l'Australia dato che per la prima volta ha raccolto la leadership del campionato di MotoGP dopo il GP d'Australia. Una rincorsa che sembrava infinita per chiunque tranne Bagnaia stesso, partita dalla amata Assen e chiusa a Phillip Island. Ora Bagnaia lascia l'Australia con un bottino di 14 punti sul francese, che questa domenica è caduto al giro numero 11.

Fabio Quartararo inizialmente è scattato bene dalla quinta casella, ma non ha saputo sfruttare al meglio il primo giro per guadagnare qualche posizione. Il pilota Yamaha è rimasto quindi intruppato nel gruppo di testa venendo spesso superato dalle altre moto più potenti sul rettilineo principale. L'errore che ha condizionato la gara di Quartararo è arrivato al giro numero 4, quando il francese è arrivato fin troppo lungo alla "Miller" (ex curva Honda, ndr) finendo sull'erba e perdendo circa 15 posizioni. Quartararo non si è per certo dato per vinto, cercando di recuperare dai margini della top 20 fino alla zona punti, fino al giro 11. "El Diablo", che al momento stava facendo segnare degli ottimi parziali, è arrivato con troppa velocità al Southern Loop, perdendo così l'anteriore e portando a casa il terzo "zero" nelle ultime quattro gare.

MARCO BEZZECCHI È ROOKIE OF THE YEAR

Marco Bezzecchi è stato iper competitivo fin dal venerdì nella nuovissima (per lui) Phillip Island. In un tracciato dove ci vuole del gran fegato per andare forte, il pilota del Mooney VR46 Racing Team ha stupito tutti. Rimontando dopo una prima parte di gara in ombra, Bezzecchi si è messo addirittura in seconda posizione negli ultimi giri della corsa, prima di essere scavalcato sia da Rins che da Márquez. Una volta dietro al compagno di academy, Bezzecchi non ha mai provato a sferrare un attacco su Bagnaia, portando comunque a casa un ottimo 4° posto. Appena fuori dal podio, ma Bezzecchi può consolarsi con il premio di Rookie Of the Year in una stagione per lui senza rivali. Arrivando alla top class non essendo certo il più quotato, Bezzecchi ha svolto un lavoro egregio con la propria GP21.

BASTIANINI RIMONTA ANCORA E RIMANE AGGRAPPATO AL MONDIALE

Partendo dalla 15^ casella in griglia Enea Bastianini sapeva che quella di oggi sarebbe stata una gara complicata. Il pilota del Gresini Racing, giusto per complicarsi ancora più la vita, ha commesso un errore nei primi giri di corsa, andando addirittura al 20° posto. Da lì è partita una rimonta furiosa che lo ha visto recuperare fino al 5° posto. Il pilota di Rimini ha dimostrato ancora una volta di essere il migliore nelle ultime fasi della corsa, rimanendo così aggrappato al mondiale. Ora sono 42 i punti di svantaggio sul leader Bagnaia e molto probabilmente la sua rincorsa finirà a Sepang, ma adesso Bastianini ha ben 12 punti di vantaggio su Jack Miller. L'idolo di casa è stato coinvolto in un contatto al giro 9, quando Álex Márquez lo ha centrato in pieno proprio nella curva a lui intitolata. Speranze finite quindi per Miller, che dice ufficialmente addio al titolo MotoGP dopo il GP di Australia.

In sesta posizione c'è Luca Marini, autore di un'altra ottima corsa. Dietro di lui la coppia di Pramac Racing con il poleman Jorge Martín davanti al compagno Johann Zarco, che ha addirittura perso 12 posizioni nel solo primo giro. Nona posizione per Aleix Espargaró e Aprilia, che sicuro non esce col sorriso da Phillip Island in quanto molti più punti erano recuperabili nei confronti di Quartararo. Brad Binder mette una pezza e chiude in 10^ posizione. Da segnalare il ritorno alla zona punti per Remy Gardner, che chiude 15° il suo primo e unico GP di casa nella classe regina.

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Credits: MotoGP Website

Valentino Aggio

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