Credits: WorldSBK Website
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Il WorldSBK si appresta a cominciare la stagione 2024 con una novità piuttosto imprevista. Nel round inaugurale sul circuito di Phillip Island i piloti di entrambe le classi saranno costretti al cambio gomme verso metà corsa. Il nuovo asfalto, come dimostrato dai test, permette ai piloti di essere molto veloci, ma ha un comportamento fin troppo aggressivo nei long run.

SI PARTE CON UN'INCOGNITA: IL MOTIVO

La decisione presa da Pirelli, in comune accordo con Dorna, FIM e la Direzione Gara WorldSBK, è facilmente spiegabile. Il lavoro di asfaltatura sul circuito di Phillip Island è stato completato solo qualche giorno prima dei test svolti in settimana. Ad un tifoso sporadico della categoria la soluzione potrebbe risultare semplice: perché non portare gomme più dure, così da coprire l'intera distanza di gara? Questo, purtroppo, non è stato possibile. A spiegarlo è Giorgio Barbier, direttore racing moto di Pirelli: “Le gomme scelte per il round in Australia vengono spedite nel mese di Novembre via nave, mentre il lavoro di riasfaltatura è stato completato solo poco tempo fa. Pertanto, abbiamo deciso di portare le stesse mescole delle ultime due stagioni, basandoci sui dati in possesso”.

RIDOTTE LE DUE GARE WORLDSBK

La Direzione Gara, oltre a rendere obbligatorio il pit-stop per entrambe le classi, ha deciso di ridurre leggermente la durata sia di Gara 1 che di Gara 2 WorldSBK. I piloti della classe maggiore disputeranno 20 giri rispetto ai 22 inizialmente previsti. La Superpole Race di Domenica mattina rimarrà di 10 giri come da programma. Invariata anche la lunghezza del WorldSSP, che percorrerà 18 giri in entrambe le manche. 

Per quanto riguarda la finestra pit-stop, è proprio Pirelli a spiegare come si svolgerà questa importante fase di gara. I piloti avranno a disposizione tre giri per effettuare la sosta ai box: nel WorldSBK andrà dal 9° al 11° giro, mentre nel WorldSSP sarà dal 8° al 10°. I piloti dovranno obbligatoriamente cambiare la gomma posteriore, mentre avranno scelta libera per quanto riguarda l'anteriore. Il tempo fisso di permanenza in pit-lane è di 3 minuti.

IL PRECEDENTE

Per quanto questa sia una situazione bizzarra, quella del cambio gomme a metà gara non è una novità per quanto riguarda il circuito di Phillip Island. Per trovarlo, bisogna tornare indietro di 11 anni, cambiando dal paddock WorldSBK a quello MotoGP. In occasione del Gran Premio d'Australia 2013 la Direzione Gara ha preso la stessa decisione, rendendo obbligatorio il pit-stop per scongiurare problemi di usura troppo elevata e quindi pericolosa per i piloti. La sicurezza è un caposaldo anche per quanto riguarda Pirelli, come dichiara Barbier: “È stata una decisione davvero difficile dato che, come sempre in questi casi, alcuni team avrebbero voluto correre senza la sosta. Tuttavia, Pirelli ritiene che la sicurezza dei piloti debba essere la priorità assoluta in simili circostanze”.

LE ALLOCAZIONI PER IL WEEKEND DI GARA

Pirelli continuerà dunque con le stesse gomme utilizzate la scorsa stagione per entrambe le classi: nel WorldSBK all'anteriore la scelta sarà tra SC1 (utilizzata da tutti i piloti nel 2023, ndr) e la più dura SC2. Per quanto riguarda il posteriore, Pirelli presenta solamente la mescola SC1 per coprire la distanza di gara, con la SC0 pronta per la Superpole. Passando al WorldSSP, all'anteriore si presentano sempre SC1 e SC2. Al posteriore è presente la SC1-A: è una gomma SC1 di gamma, ma ha una struttura più robusta per far fronte alle alte temperature.

Valentino Aggio

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