Gp Giappone, le pagelle ai protagonisti
Lewis Hamilton: voto 9. Dopo il passo falso di Singapore Hamilton torna grande a Suzuka, mettendo a segno una fantastica vittoria su un tracciato che ha tutte le caratteristiche per esaltare la Mercedes. Non centra soltanto la pole position, ma gli bastano una manciata di metri per mettersi dietro Rosberg e fargli capire che il secondo titolo di fila è sempre più vicino.
Sebastian Vettel: voto 8. Archiviato il fantastico weekend di Singapore la Ferrari è tornata con i piedi per terra ed il tedesco non può fare altro che inseguire le Mercedes. Al via supera anche Rosberg e si porta in seconda posizione, ma poi vede perdere il secondo gradino del podio quando il tedesco della Mercedes anticipa la sosta di un giro.
Max Verstappen: voto 8. Il pilota più giovane del Circus continua a sorprendere. E’ quello che regala più spettacolo in pista, offrendo al pubblico una serie di sorpassi al limite che gli permettono di risalire la classifica fino in top ten, compiendo poi l’ultima fatica quando negli ultimi giri si mette alle spalle anche il compagno di squadra.
Nico Rosberg: voto 7. La pole position è solo un’illusione. Quando la Mercedes va, Nico soffre sempre di più ed in partenza perde subito tre posizioni, recuperando poi fino al secondo posto grazie alla strategia ma pagando ben 18 secondi da Hamilton.
Kimi Raikkonen: voto 7. Anche Kimi è autore di una buona gara: entra in battaglia e regala anche spettacolo, ma gli manca sempre qualcosa per essere ai livelli del compagno di squadra. Questa volta, almeno per sua fortuna, tutto fila liscio e può comunque gioire per un quarto posto meritato.
Valtteri Bottas: voto 7. Nel corso delle qualifiche la Williams appare molto competitiva e sembra avere tutte le carte in regola per potersi piazzare davanti alle Ferrari, ma non è così. Il finlandese inizialmente si porta davanti a Rosberg, ma poi deve arrendersi sia al tedesco che al connazionale Raikkonen, chiudendo la corsa con un quinto posto.
Nico Hulkenberg: 7. Hulk è tornato. In qualifica non centra la top ten, ma si fa perdonare in gara recuperando diverse posizioni anche grazie alla giusta strategia, che insieme alla sua guida pulita gli permette di portarsi alle spalle di Bottas. Di più non poteva fare.
Romain Grosjean: 6. Ottiene il massimo dalla sua Lotus: ottavo in qualifica e settimo in gara. Davvero niente male per il francese, che incrementa il bottino in classifica piloti e permette al suo team di risollevarsi un po’, anche se a breve potrebbe lasciarlo...
Pastor Maldonado: 6. Dopo tanti sforzi l’impegno di Pastor viene ricompensato con un meritato ottavo posto, che dà fiducia a lui e soprattutto ad una Lotus colma di difficoltà. L’unico rimpianto per il venezuelano è quello di essere finito dietro al compagno.
Carlos Sainz Jr: 6. Nel complesso lo spagnolo è autore di una bella prestazione. Mentre le due vetture della casa madre annaspano nelle retrovie, lui si porta in zona punti e conquista un punto. Bisogna rimproverargli però un ingresso ai box in cui va a colpire un pilone, danneggiando l’ala anteriore.
Sergio Perez: voto 6. In qualifica centra la top ten, ma al primo giro di gara fora una gomma ed è costretto a rimontare dal fondo. La scalata riesce, ma si ferma fino alla dodicesima posizione, con il rimpianto di una sicura zona punti svanita dopo la sfortuna iniziale.
Daniil Kvyat: 6. Considerando la partenza dalla pitlane a causa del bruttissimo incidente del sabato, il tredicesimo posto ottenuto dal russo non va visto negativamente. Con una Red Bull in difficoltà fa quello che può, ma è difficile sorpassare gli avversari.
Felipe Nasr: voto 6. La Sauber non va, ma il brasiliano fa quello che può e lotta al centro del gruppo, anche se deve poi ritirarsi dalla corsa a pochi giri dal termine per un problema alla sua monoposto.
Alexander Rossi: voto 6. Dopo il buon debutto di Singapore il pilota americano si ripete anche in Giappone. Non ha la possibilità di stabilire alcun tempo veloce nelle qualifiche, ma in gara dimostra di avere un ritmo costante, battendo anche questa volta il compagno di squadra.
Fernando Alonso: voto 5. La sua voglia di fare bene c’è sempre, ed infatti Fernando lotta con tutte le sue forze per un posto in zona punti, che però manca di poco. La sua esclamazione (“Ho un motore da GP2”), per di più pronunciata sul circuito di casa della Honda, gli fa perdere la sufficienza.
Marcus Ericsson: voto 5. Ad inizio gara sembra essere in grado di poter lottare per la top ten, ma anticipando il secondo pit stop commette l’errore di trovarsi alla fine con degli pneumatici consumati che gli permettono di arrivare quattordicesimo.
Jenson Button: 5. Ennesimo weekend difficile per l’inglese. Non può fare altro che subire da parte degli avversari, ma da gran signore non esprime cattivi giudizi sul suo team.
Felipe Massa: voto 5. In qualifica è più lento del compagno di squadra, ma in gara non ha nemmeno la possibilità di potersela giocare perché fora immediatamente una gomma in seguito ad un contatto con Ricciardo. Aggiunge un altro zero in classifica.
Daniel Ricciardo: 4. Il secondo posto ottenuto a Singapore sembra essere un sogno. Questa volta la Red Bull non è al top, ma lui rovina la sua corsa già in partenza, quando tocca Massa e fora uno pneumatico. Da questo momento in poi la sua gara è anonima e non riesce ad andare oltre il quindicesimo posto finale. Dopo questo weekend non ha di certo buoni motivi per sorridere.
Will Stevens: voto 4. Il britannico non sembra essere in un periodo di particolare forma ed infatti commette diversi errori che alla fine gli fanno chiudere la corsa con tre giri di ritardo dal vincitore.
Carlo Luciani