Il ruolo di dominatore lasciato vacante da Johann Zarco sembra aver già trovato un valido sostituto, che risponde al nome di Franco Morbidelli. Il pilota del team Marc Vds, vincendo anche in Argentina, fa capire ai compagni di categoria che chiunque abbia sogni iridati dovrà fare i conti con lui, e probabilmente avrà la sua bella gatta da pelare. La gara disputata sul circuito di Termas de Rio Hondo ha messo in evidenza la grande maturazione del pilota italiano avvenuta verso il finire della scorsa stagione. Non è forse stato il pilota più veloce della gara, ma la sua gestione ha rasentato la perfezione. Partito dalla seconda casella ha immediatamente messo le sue ruote davanti a quelle della Ktm di Oliveira, permettendogli di poter fare fin da subito le sue linee, essenziali per poter esprimere il proprio potenziale. L’inseguimento del pilota italiano vede avvicendarsi il compagno di squadra Marquez e Mattia Pasini, in netto recupero sul pilota spagnolo. La voglia di far bene di Mattia lo porterà però a sbagliare già al secondo giro: la perdita dell’anteriore alla staccata dopo il traguardo priverà l’italiano della chance di potersi giocare un grande risultato.

A 15 giri dal termine della gara i primi 5 posti sembrano essere già ben consolidati, mentre un folto gruppo di piloti si stanno giocando le posizioni che vanno dalla sesta alla quindicesima posizione. Il ritmo imposto da Franco Morbidelli, andando avanti con il proseguo della gara, sembra però far selezione solo su Luthi e Baldassari, ormai distaccati di oltre 5 secondi. Chi sembra poter riuscire ad organizzare una controffensiva al primo in classifica, sfruttando il classico drop di metà gara delle gomme, sono i due piloti della penisola iberica Marquez ed Oliveira, meno infastiditi dal calo di performance rispetto all’italiano.

Riuscirà a ricucire sul romano solo il fratello minore dei Marquez, che a 3 giri dal termine proverà addirittura l’attacco nell’unica staccata profonda del circuito: rapida la risposta del numero 21 che sfrutta la traiettoria leggermente larga del compagno. La battaglia andrà avanti fino all’ultimo giro, quando un'imbarcata proveniente dal posteriore lancierà per terra Marquez, che finirà solo 20esimo dietro al nostro Pasini. Sale così sul podio l’incosapevole Luthi che conclude alle spalle di Oliveira, autore di una crescita verticale insieme alla sua Ktm. Buon quarto di Lorenzo Baldassarri, non veloce come nelle prove del venerdì, ma pur sempre abile a portare 13 punti a casa. Ottimo sesto posto di Simone Corsi, alle prese sempre con una difficile Speed- Up, davanti all’esordiente Bagnaia, che si mostra molto a suo agio già alla sua seconda gara corsa nella middle class, quindi 12esimo Marini, immischiato nel traffico. Da segnalare il nono posto del campione Moto3 2016 Brad Binder: il ragazzo ci stà prendendo velocemente le misure.

La Moto2 volerà ora alla volta del Texas: urge trovare un coraggioso cowboy che domi il toro Franco.

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Andrea Rocca