LA PRIMA PERLA. In una stagione letteralmente dominata dalla Ferrari, le scuderie avversarie del Cavallino devono accontentarsi delle briciole, approfittando della giusta occasione per sovvertire pronostici scontati. Come accade a Raikkonen sul tracciato di Spa il 29 agosto 2004. Dopo una qualifica caratterizzata dal maltempo, dove Trulli ha la meglio su Schumacher per pochi millesimi, il finlandese (partito 10°) mette a segno una grande rimonta - in una gara contraddistinta da vari colpi di scena - che lo porta a tagliare il traguardo in prima posizione. Il successo di Iceman viene però "oscurato" dalla conquista del settimo titolo iridato di Schumacher, giunto secondo proprio alle spalle dell’allora pilota della McLaren.

IL BIS. Nel 2005 la McLaren è un’ottima monoposto, capace di lottare con la Renault per il titolo, ma al tempo stesso fragile. Fattore quest’ultimo che farà pendere il borsino iridato in favore della scuderia transalpina al termine della stagione. Ma in diversi appuntamenti, come capita a Spa, la vettura di Woking riesce ad avere la meglio sulla diretta rivale. Dopo aver monopolizzato la prima fila dello schieramento al sabato - Montoya in pole, seguito a soli 49 millesimi da Raikkonen - in gara il finlandese riesce a superare il compagno di squadra nell’ultimo valzer dei pit-stop (a quattro giri dal termine il colombiano sarà costretto al ritiro dopo una collisione con la Williams di Antonio Pizzonia), chiudendo la corsa – movimentata dalla pioggia – in prima posizione con 28” di vantaggio su Alonso.

LA PRIMA IN ROSSO. Il 2007 è un anno di importanti cambiamenti in casa Ferrari. Al termine del 2006, Michael Schumacher decide di appendere il casco al chiodo, mettendo così fine alla sua avventura col Cavallino dopo 11 stagioni condite da 72 successi e cinque titoli iridati. A raccoglierne la pesante eredità è proprio Raikkonen che, al primo anno in rosso, conquista un rocambolesco titolo (caratterizzato dalla vicenda relativa alla spy story). Tra i sei successi maturati in quel 2007 dal finlandese, figura quello ottenuto a Spa il 16 settembre. Nel week-end belga, Raikkonen domina letteralmente la scena, facendo sua prima la pole e poi la gara, con l’allora compagno di squadra Felipe Massa che deve accontentarsi della seconda piazza finale.

L’UNICA GIOIA STAGIONALE. Il 2009 per la Ferrari e per Raikkonen (al termine della stagione Iceman avrebbe lasciato la Formula 1 per abbracciare il WRC) è un anno difficile, avaro di gioie. L’unico squillo viene vissuto nell’appuntamento delle Ardenne, dove il finlandese conferma l’ottima affinità con il tracciato belga, meritandosi l’appellativo di King of Spa. Il campione del mondo 2007 vince una corsa tiratissima, avendo la meglio nel testa a testa con la Force India di Giancarlo Fisichella. Proprio il pilota romano, nella gara successiva di Monza, andrà a condividere con Raikkonen il box del Cavallino, prendendo il posto di Luca Badoer, subentrato anch’egli a stagione in corso per sostituire Felipe Massa dopo l’incidente dell’Hungaroring. 

Piero Ladisa