Al termine del venerdì di prove libere a Zandvoort, noi di LiveGP.it abbiamo partecipato al briefing tecnico di Pirelli per raccogliere le prime impressioni di Mario Isola sul tracciato olandese.

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GP D'OLANDA: GO HARD OR GO HOME

Le mescole selezionate per il GP d'Olanda sono la White Hard C1, la Yellow Medium C2 e la Red Soft C3. Isola ha spiegato che la scelta si basa sull'incognita rappresentata dalla nuova pista, aggiungendo che dopo le libere manca un confronto affidabile tra la gomma Hard e la Medium. Il delta tra Medium e Soft rilevato nel pomeriggio, invece, sfiora i 0.7s contro gli 0.4-0.5s previsti dalle simulazioni.

"Le gomme funzionano bene a Zandvoort". - ha esordito Isola - "Probabilmente siamo stati un po’ conservativi nella scelta dei compound, ma non avevamo abbastanza informazioni sull’abrasività della pista prima di correrci. Quindi per questa tappa abbiamo deciso C1, C2, C3, le mescole più dure nel nostro range".

"Non abbiamo rilevato graining o blistering, solo un po’ di tagli dalla ghiaia che si usa nelle vie di fuga. Avevamo molti tagli sulle Formula 3, alcune macchine sono uscite e hanno portato molta ghiaia in pista. Possiamo quindi osservare che le pietre usate nelle vie di fuga sono abbastanza appuntite da tagliare il battistrada".

OCCHIO A CURVA 14!

Naturalmente la caratteristica che ha solleticato maggiormente la curiosità di appassionati e addetti ai lavori a Zandvoort è il banking. Isola precisa che la pista olandese non è dotata di una sola curva dal piano stradale inclinato, svelando anche cosa accade alle gomme durante la percorrenza di tali tratti.

"È la prima volta che corriamo in una pista con delle curve sopraelevate. Lo stress sulle gomme che abbiamo stimato include anche le sopraelevate, così come le simulazioni dei team. Abbiamo curva 3 e curva 14, ma molte altre curve non sono piane. Curva 3 è molto corta, quindi dura un paio di secondi, mentre curva 14 sollecita maggiormente le gomme. Guardando al carico verticale sulle quattro gomme, l’aumento più considerevole è sull’anteriore destra e la posteriore destra".

STRATEGIE E VARIABILI

L'attenzione è massima nei confronti della gara, nonostante il risultato finale a Zandvoort dipenda per la maggior parte dalla qualifica date le limitate possibilità di sorpasso. Isola non delinea uno scenario preciso a livello di strategie, non essendo ancora in possesso di dati sufficienti.

"Per parlare di degrado, è ancora presto. Abbiamo altre gare, in cui a Portimao dicevamo di essere stati troppo conservativi e poi la C1 si è rivelata il compound più usato. Il tempo è bello, temperatura è 30°C, quindi con l’aumentare della velocità dei piloti e l’evoluzione della pista non escludo che la C1 sia buona per la gara".

"Tra 1 e 2 pit stop ci sono varie strategie che sono molto vicine, ma prevediamo un degrado abbastanza alto sulla C3. Tuttavia questo è da confermare con altri dati per capire meglio", ha aggiunto.

L'evoluzione della pista sarà un fattore chiave negli sviluppi del weekend, con la progressiva gommatura della pista. Anche la sabbia è stata una protagonista del venerdì, ma nel corso del fine settimana grazie al diminuire del vento, non dovrebbe rappresentare alcun problema.

Beatrice Zamuner