F1 | Haas VF-23, analisi tecnica: evoluzione in stile F1-75
Lo scorso 31 gennaio la Haas è stata la prima squadra di F1 a svelare la livrea della monoposto con cui affronterà il mondiale 2023. Oltre al cambio cromatico, però, l'attesa era per la nuova vettura, che un po' a sorpresa è stata mostrata dallo stesso team attraverso i propri canali social questa mattina. La VF-23 è poi scesa in pista per lo shakedown a Silverstone, dove si sono potute apprezzare le soluzioni tecniche adottate dalla squadra americana.
NESSUNA RIVOLUZIONE
A primo impatto, dalle foto diffuse questa mattina dalla Haas, sembrano non esserci grosse differenze tra la VF-22 e la VF-23. Nessun cambio di filosofia infatti, ma una importante evoluzione della monoposto dello scorso anno, per un risultato del tutto simile alla Ferrari F1-75, in attesa di conoscere la SF-23.
Ciò che subito salta all'occhio sono infatti le pance, ancora più simili alla F1-75, con l'ormai iconico scavo sulla parte superiore, dove compaiono anche le aperture per dare sfogo all'aria calda. Inoltre dalla VF-23 si può anche avere un'ulteriore conferma di come il pacco radiante della power unit sia più piccolo, portando diversi vantaggi: minor ingombro, minore peso e maggiore libertà per la progettazione a beneficio dell'aerodinamica.
Unica differenza rispetto alla F1-75 in questa zona è rappresentata dalle bocche dei radiatori, con la parte inferiore che sporge di più, una soluzione che in qualche modo richiama invece la RB18.
Anche il fondo è praticamente una copia della F1-75 nella parte dei canali Venturi e mantiene i tiranti per controllarne la flessione nella parte posteriore.
https://twitter.com/HulkHulkenberg/status/1624326315833786370COFANO STRETTO E AIRBOX TRIANGOLARE
Il grande lavoro nella nuova power unit Ferrari si può notare anche dal cofano motore, che sulla Haas appare strettissimo. Si può notare anche una soluzione inedita della pinna (su due livelli), che in realtà si era già vista nel render della livrea. La forma del cofano inoltre segue una linea tale da convogliare i flussi verso la beam wing.
L'airbox mantiere l'ormai classica forma triangolare, che si presenta più piccolo e con due orecchie ai lati.
SOSPENSIONI E ALI
Invariato anche lo schema sospensivo, con push rod all'anteriore e pull rod al posteriore, in linea con quanto visto già lo scorso anno e con la Ferrari, a differenza dell'Alfa Romeo, che invece ha optato per una soluzione push rod anche al posteriore.
Il muso si appoggia al secondo elemento dell'ala anteriore, mentre il primo presenta una forma a cucchiaio. Aumentato inoltre l'effetto outwash, con i flap che si abbassano in maniera significativa verso l'endplate. Nessuna particolarità invece nell'ala posteriore, che si presenta sorretta da due piloni ed è apparsa a Silverstone in una configurazione scarica.
La Haas, condividendo con la Ferrari più elementi, ha deciso di osare di meno a differenza dell'Alfa Romeo, optando sullo sviluppo del progetto dello scorso anno.
https://twitter.com/HaasF1Team/status/1624357487460622338Carlo Luciani