IndyCar | Debutto in gara per Aeroscreen: le monoposto 2020 sono degli "animali differenti"
La prima gara nel 2020 dell'IndyCar, disputata al Texas Motor Speedway, ha visto il debutto dell'Aeroscreen: stando al feedback dei piloti il dispositivo di sicurezza avrebbe alterato sensibilmente la manovrabilità delle monoposto, il cui telaio è rimasto lo stesso della passata stagione, ovvero il Dallara DW12.
La novità più visibile del 2020
Aeroscreen è un dispositivo di sicurezza volto a minimizzare il rischio di danni legati all'intrusione di oggetti all'interno del cockpit. L'origine in comune con HALO e altri dettagli tecnici di questo dispositivo sono stati descritti più dettagliatamente in un nostro articolo pubblicato in precedenza.
Ovviamente Aeroscreen è stato provato a lungo in sessioni di test dedicate, ricevendo un feedback positivo dai piloti. Durante queste prove, la valutazione ha dato precedenza ad aspetti come la funzionalità del nuovo elemento.
Un animale completamente differente
L'esordio in gara nel fine settimana appena trascorso ha fatto sì che, oltre alle citate considerazioni sulla funzionalità dell'Aeroscreen, l'elemento di prestazione cronometrica diventasse un ulteriore parametro di valutazione sulla novità introdotta quest'anno.
Piloti come Josef Newgarden o Simon Pagenaud hanno sottolineato come la presenza dell'Aeroscreen abbia modificato la manovrabilità delle vetture (il cui telaio non è cambiato dalla passata stagione) in maniera sensibile. Lo stesso Newgarden ha parlato della propria vettura come di "un animale completamente differente".
A quanto si apprende, entrambi i piloti hanno lamentato una certa difficoltà a sentire la vettura "incollata" a terra come nella passata stagione, soprattutto in una situazione di assetto da massima deportanza.
Cos'è cambiato
Innegabilmente l'introduzione dell'Aeroscreen ha avuto un impatto su quei parametri tecnici della vettura che hanno una diretta influenza sulle prestazioni cronometriche.
Innanzitutto la novità aggiunge del peso. A parte le considerazioni sull'entità del peso aggiunto, bisogna tenere conto del suo posizionamento e di come questo contribuisca sul comportamento dinamico della vettura.
In altre parole, rispetto alle vetture dello scorso anno, il centro di gravità ha subito una traslazione in avanti e verso l'alto, risultando in un carico agente sugli pneumatici completamente differente, che ne ha variato le reazioni.
In secondo luogo, la presenza dell'Aeroscreen ha perturbato l'aerodinamica delle monoposto.
La presenza del dispositivo ha contribuito in una moderata diminuzione della deportanza generata dal corpo vettura ed impenaggi. Bisogna notare come il pacchetto aerodinamico per gli ovali, dove le ali hanno una corda molto ridotta, abbia amplificato l'eventualità.
Inoltre si deve considerare che, sempre in relazione alla passata stagione, il centro di pressione si sia spostato lungo la linea longitudinale della vettura. Come per il centro di gravità, si nota un contributo nel differente carico agente sugli pneumatici.
Esordio positivo
In ogni caso, a parte le reazioni relative alla manovrabilità delle monoposto IndyCar 2020, i piloti hanno segnalato come la presenza dell'Aeroscreen non dia fastidio nell'esperienza e nel feeling di guida, provvedendo a fornire un valore aggiunto per quanto riguarda la sicurezza.
Tenendo conto di tutti i parametri a disposizione, possiamo parlare, tutto sommato, di un esordio positivo per l'Aeroscreen.
Leggi anche: IndyCar | Genesys 300, dominio di Scott Dixon in Texas
Luca Colombo