F1 | GP Las Vegas: McLaren incolore sotto le luci della Strip
Tra difficoltà e strategia, basta il giro veloce di Norris a salvare il weekend McLaren?
Il GP di Las Vegas 2024 è stato un banco di prova complesso per la McLaren, che ha faticato a mantenere il ritmo dei rivali diretti nella lotta per il Campionato Costruttori, chiudendo Norris sesto e Piastri settimo. Prezioso il giro veloce conquistato nel giro finale da Lando. Ecco un’analisi dettagliata delle dinamiche del weekend.
Premesse
Le aspettative della McLaren per Las Vegas erano alte, ma i risultati delle qualifiche hanno subito ridimensionato l’ottimismo. Né Lando Norris né Oscar Piastri sono riusciti a piazzarsi nelle prime file, un problema acuito dalle difficili condizioni climatiche. La temperatura dell’asfalto si è mantenuta a 19,7°C, combinata con un’umidità molto bassa (50%) e un vento leggero, ma imprevedibile, a 3,2 km/h.
Una gara in salita sin dal via
Le difficoltà sono emerse chiaramente già nelle fasi iniziali della gara. Oscar Piastri ha commesso un errore cruciale alla partenza, posizionandosi male nella piazzola e anticipando il via, un’infrazione che gli è costata una penalità di cinque secondi. Questo episodio ha compromesso la strategia del giovane australiano, il cui passo gara medio (1:38.345) è stato nettamente inferiore a quello di Hamilton (1:37.578), il più veloce in pista.
Anche Lando Norris ha faticato nella gestione delle gomme, in particolare sull’anteriore destra, come da lui stesso dichiarato via radio: “La parte anteriore destra sembra che potrebbe fare qualsiasi giro. Non voglio spingere troppo”. Il freddo ha reso difficile mantenere la temperatura degli pneumatici in una finestra ottimale, peggiorando le prestazioni complessive della monoposto.
Dai dati della telemetria emerge un quadro chiaro delle difficoltà affrontate dal team. Nella prima metà della gara, Norris ha accumulato un distacco significativo dai rivali, raggiungendo il punto massimo al giro 29. Solo negli ultimi dieci giri il britannico ha migliorato il proprio ritmo, riuscendo a registrare il giro più veloce (1:36.923) proprio all’ultimo passaggio.
Il confronto tra i passi gara medi evidenzia le lacune della McLaren:
- Media passo gara Norris: 1:38.026 (+0,448 s rispetto a Hamilton)
- Media passo gara Piastri: 1:38.345 (+0,767 s rispetto a Hamilton)
- Media squadra McLaren: 1:38.189 (+0,605 s rispetto alla Mercedes)
Questi numeri confermano una performance insufficiente per competere con i migliori.
La configurazione aerodinamica adottata dalla McLaren ha mostrato i suoi limiti: l’ala posteriore a basso carico scelta per aumentare la velocità massima non ha garantito sufficiente stabilità in curva. Con velocità di punta di 339 km/h, i piloti McLaren si sono trovati in una posizione intermedia rispetto al resto del gruppo, lontani dai 351 km/h raggiunti dai top team. Gli effetti che dava l'ala utilizzata a Spa, Monza e Baku, vietata successivamente dalla FIA, ora sono ben chiari.
Un punto cruciale per il Costruttori
La McLaren si è aggrappata al giro veloce di Norris, realizzato negli ultimi momenti della gara, per aggiungere un punto fondamentale alla classifica Costruttori. Nonostante un rendimento complessivo al di sotto delle aspettative, il team ha mantenuto il comando con 24 punti di margine. Tuttavia, la penalità di Piastri e le difficoltà nella gestione delle gomme hanno mostrato come il team debba ancora lavorare per evitare errori e massimizzare le opportunità.
La McLaren lascia Las Vegas con un risultato agrodolce: un weekend difficile, ma chiuso con il recupero di un punto chiave che mantiene viva la lotta per il Campionato Costruttori nonostante i punti guadagnati da Ferrari. Tuttavia, il team ha la possibilità di rispondere prontamente in Qatar, dove le condizioni promettono uno scenario più favorevole.
Anna Botton