Inauguriamo la serie de "Il pagellone 2022", analizzando la stagione F1 della Williams: la squadra di Grove, nonostante la rivoluzione tecnica, non ha saputo sfruttare il cambio di regolamenti per scrollarsi dal fondo della griglia. Ma come sono andati i suoi piloti? Scopriamolo insieme.

Alexander Albon

Tornare dopo un anno di stop, per di più passando dalla Red Bull alla Williams, non è mai facile, eppure il pilota thailandese ha effettuato un'ottima stagione, dimostrandosi veloce e compiendo pochi errori. In altre parole, ha disputato un'annata migliore di quello che la classifica dica. Per ricapitolare: tre piazzamenti a punti (a Melbourne, Miami e Spa) per un totale di quattro punti conquistati e costantemente più veloce del compagno di squadra Latifi, sia in qualifica (18/21) che in gara (undici volte, nelle gare concluse da entrambi).

Tra le prestazioni degne di nota, possiamo annoverare le due Q3 conquistate a Spa (in cui, grazie alle svariate penalità, è partito addirittura sesto) e ad Austin. Il punto più alto della stagione è probabilmente il Gran Premio d'Australia. Partito ultimo, Albon ha gestito sapientemente le gomme dure, tenendo lo stesso set per ben 57 dei 58 giri di gara. La strategia della Williams e la sua bravura nel non stressare le coperture, gli hanno permesso di conquistare un eccellente decimo posto, risultato insperato alla vigilia.

Forse la Red Bull ha scartato Albon troppo presto. O forse era stato promosso troppo in anticipo, senza avere possibilità di crescere. Fatto sta che, ad oggi, questo ragazzo meriterebbe decisamente di meglio.

Voto: 8,5

Nicholas Latifi

Voler valutare la stagione di Nicholas Latifi risulta abbastanza complesso. Senza girare troppo intorno alla questione, se si volesse cercare un "peggiore" della stagione, probabilmente sarebbe lui (fermo restando che il peggiore in F1 è comunque nella cerchia dell'1% più forte al mondo). Tuttavia, nella sua valutazione non si può prescindere da quanto accaduto lo scorso anno ad Abu Dhabi, vero spartiacque della sua carriera. Se è vero che Latifi non è mai stato un fenomeno puro, nei due anni di convivenza con George Russell non ha mai veramente sfigurato, soprattutto in gara, dimostrando una certa crescita. Eppure, dal momento in cui la sua vettura si è ritrovata contro il muro di Yas Marina, una parte di lui probabilmente si è fermata lì e di fatto la sua carriera è finita in quel momento. Forse è stata la consapevolezza di aver (ovviamente in modo inconsapevole) deciso un mondiale, forse sono stati gli insulti e le minacce, fatto sta che da allora la sua crescita agonistica ha subito una frenata. Il 2022 lo ha visto molto spesso dietro al compagno e protagonista di diversi errori banali.

Restano da segnalare i pochi guizzi giunti nel resto della stagione, tutti sul bagnato. Latifi sul fondo viscido si esalta particolarmente e nella nostra valutazione gli valgono mezzo punto in più. La Q3 conquistata a Silverstone, il nono posto in gara a Suzuka, unico piazzamento stagionale a punti, in condizioni non facili per nessuno, e soprattutto, anche se inutile ai fini di qualunque classifica, la prima posizione nelle FP3 di Budapest. Il prossimo anno Latifi non girerà in F1, forse arriverà l'IndyCar. Speriamo che il cambio d'aria gli faccia bene e lo aiuti a riprendersi.

Voto: 4,5

Nyck De Vries

Ad inizio stagione, probabilmente, neanche lo stesso De Vries avrebbe immaginato di riuscire a salire su una F1. Scartato troppo presto quando, nel 2019, vinse il campionato di Formula 2, lo scorso anno aveva probabilmente sperato di diventare pilota Williams dopo la vittoria del mondiale di Formula E. La vittoria nella serie elettrica gli ha fornito una maggiore considerazione in Mercedes. Questo ha permesso apparizioni nel corso delle FP1 e un posto come terzo pilota Williams.

L'opportunità di correre in gara, sotto forma di un'appendicite acuta che ha colpito Albon, arriva a Monza. Richiamato in fretta e furia, con una sola sessione alle spalle con la macchina in Spagna e dopo aver guidato la Aston Martin nelle FP1, sfrutta la bontà della vettura sul circuito brianzolo. Conquista dapprima una buona tredicesima posizione in qualifica (poi tramutata in ottava in griglia per le varie penalità). In gara conclude in un'eccellente nona posizione, conquistando due punti che valgono una vittoria. Una prestazione che da sola varrebbe 10, ma, per ragioni numeriche, decidiamo di far diventare un "8 politico".

Il prossimo anno De Vries finalmente guiderà da pilota titolare in Alpha Tauri. Finalmente avrà la possibilità di dare sfoggio delle sue qualità. Anche se, chi l'ha seguito in questi anni in Formula E già sa quanto l'olandese corra veloce.

Voto: 8

Williams

Aspettavamo la Williams abbandonare le retrovie, grazie al cambio di regolamento. E, probabilmente, ad inizio anno esisteva questa illusione, vista la disastrosa partenza di McLaren e Aston Martin. Ma, alla fine, le squadre di Woking e di Silverstone hanno saputo risollevarsi. Williams ha perso il passo e ha perso pure una posizione rispetto allo scorso anno per via della rediviva Haas.

La vettura sembrava particolarmente a suo agio sui circuiti veloci e in qualifica (spesso davanti alle Aston Martin) In gara le macchine di Grove risultavano le più lente del gruppo. Il prossimo anno resterà Albon, mentre al posto di Latifi arriverà Logan Sargeant, in uno scambio "nordamericano". Il pilota statunitense quest'anno in F2 non ha sfigurato, ma abbiamo la sensazione che forse un altro anno nella categoria cadetta avrebbe fatto bene. Tuttavia scopriremo cosa succederà solo il prossimo anno.

Voto: 5

Alfredo Cirelli