Suzuki, Aguri
Aguri Suzuki, famoso soprattutto per essere il primo pilota giapponese finito a podio in una gara di Formula 1, nasce l'8 ottobre 1960 a Tokio. Comincia la sua carriera nei kart nel 1972, all'età di 12 anni. Nel 1978 vince il campionato giapponese kart e l’anno dopo compie il suo debutto nel campionato di Formula Tre giapponese (All-Japan F3) e continua a correre nei kart, dove si laurea nuovamente campione giapponese nel 1981. Nel 1983 ottiene il secondo posto nella Formula 3 giapponese alla guida di una Hayashi-Toyota . Successivamente rivolge la propria attenzione alle auto da turismo, guidando per il team ufficiale della Nissan con cui vince il titolo giapponese nel 1986. Lo stesso anno fa il suo debutto in F2 giapponese e partecipa alla 24 ore di Le Mans. Nel 1987 arriva secondo nella F3000 giapponese, vincendo una gara sulla pista di Suzuka. L’anno dopo alla guida di una March-Yamaha vince il titolo con tre successi (Fuji, Nishi-Nippon e Suzuka) e compie il proprio debutto in Formula 1 nel Gran Premio di casa al volante di una Lola LC88 di proprietà del team Larrousse. Nel 1989 corre con la scuderia Zaakspeed in Formula 1 non riuscendo a qualificarsi in nessuna gara del campionato, mentre l'anno successivo torna in Larrousse arrivando sesto sia a Silverstone che a Jerez. Nella gara di casa, contraddistinta dall'incidente al via tra il pilota della Mclaren Ayrton Senna e Alain Prost in Ferrari (in seguito al quale il brasiliano si laurea campione con una gara di anticipo), Aguri arriva terzo al traguardo dietro a Nelson Piquet e Roberto Moreno della Benetton-Ford. Grazie a questo risultato è il primo pilota asiatico ad ottenere un podio in Formula 1. Conclude la stagione con sei punti e il 12° posto in classifica. Rimane con la scuderia Larrousse anche l’anno successivo guadagnando punti solo grazie al sesto posto ottenuto nel Gran Premio degli Stati Uniti. Il resto della stagione si ritira in 10 gare e non riusce a qualificarsi in quattro. Nel 1992 passa alla Footwork motorizzata Honda, trovandosi come compagno di squadra Michele Alboreto. Non riesce ad ottenere nessun punto in stagione e la sua miglior posizione al traguardo fu il settimo posto ottenuto al Gran Premio di Spagna. L’anno dopo viene confermato alla Footwork ma con un nuovo compagno di scuderia, l'inglese Derek Warwick. Non ottiene punti neanche in questa annata e il suo miglior risultato è nuovamente un settimo posto conquistato nel Gran Premio d’Australia. Nel 1993 gareggia per una sola gara con la Jordan, nel Gran Premio del Pacifico, non concludendo la gara; l'anno successivo disputa con la Ligier quattro gare al fianco di Martin Brundle concludendo sesto nel Gran Premio di Germania. In Giappone un brutto incidente gli provoca danni alla nuca e decide di ritirarsi senza disputare la gara di casa. Dopo il ritiro dalla Formula 1 e dalle competizioni crea nel 2002 il team ARTA (Autobacs Racing Team Aguri), vincendo il titolo nella GT3000 nel 2002 e successivamente spostandosi nel DTM. Successivamente Suzuki lancia insieme a Adrian Fernandez la scuderia Super Aguri Fernàndez Racing nella Indy Car Racing. Nel 2006 Suzuki entra in Formula 1 con il team Super Aguri grazie all'appoggio della scuderia Honda. Riesce a mettere insieme la sua nuova squadra in appena quattro mesi e mezzo dal suo annuncio iniziale del 1° novembre 2005. La squadra ha fatto il suo debutto al Gran Premio del Bahrain il 12 marzo 2006. Il 6 maggio 2008, dopo aver gareggiato nelle prime quattro gare della stagione, il team si ritira definitivamente dalla Formula 1 a causa di problemi finanziari.
Luogo e data di nascita | Tokyo (Giappone) - 8 settembre 1960 |
Debutto in F1 | Gp Giappone 1988 |
Gp disputati | 64 |
Vittorie | - |
Pole Position | - |
Giri veloci | - |
Miglior risultato | 12° (1960) |
Stagioni di attività | 1988-1995 |
Scuderie | Larrousse, Zakspeed, Footwork, Jordan, Ligier |