F1 | GP Giappone, qualifiche: Verstappen di nuovo in pole, Pérez sfiora l’impresa
Max Verstappen ha conquistato la quarta pole su quattro appuntamenti nel 2024, Sergio Pérez torna in prima fila dopo quasi un anno e sfiora l’impresa.
Dopo lo “zero” arrivato a sorpresa in Australia, Max Verstappen è tornato a dettare legge in Giappone con l’obiettivo di rimettere le cose in chiaro ai suoi avversari. Ci è riuscito in qualifica, dove ha conquistato la sua quinta pole consecutiva, eguagliando così la sua miglior striscia di pole consecutive fatta lo scorso anno tra Monaco e Silverstone, e la quarta in quattro gare in questo inizio di stagione. Una streak riuscita anche a Senna nel ’91, a Villeneuve nel ’97, a Vettel nel 2011 e, per ultimo, a Hamilton nel 2015 ma ben lontana dalle 7 di Prost del ’93. Tutti piloti che poi in quelle stagioni hanno vinto il Mondiale.
Verstappen fa la differenza nel terzo settore
La chiave del giro della pole Verstappen l’ha trovata nel terzo settore come si può vedere nel confronto tra i settori del miglior giro di Max e del miglior giro di Checo, con il messicano che comunque non avrebbe conquistato la pole position dato un tempo superiore di 23 millesimi rispetto al primo tentativo dell’olandese.
Max Verstappen | Sergio Pérez | Δ Pérez vs Verstappen | |
Settore 1 | 30.777 | 30.846 | +0.069 |
Settore 2 | 39.850 | 39.763 | -0.087 |
Settore 3 | 17.570 | 17.654 | +0.084 |
Tempo finale | 1.28.197 | 1.28.263 | +0.066 |
Come si vede dal confronto, Pérez ha pagato soprattutto nel terzo settore, dove Verstappen è riuscito a fare la differenza in entrambi i suoi tentativi. Nel primo giro del Q3 l’olandese era anche riuscito a fare meglio con un 17.503 finale. Il motivo del settore finale più alto di 67 millesimi rispetto al suo primo tentativo Max lo ha poi individuato nel calo delle gomme anteriori.
“Ho iniziato a perdere tempo da curva 13 in poi, questa è una pista molto sensibile sulle gomme. Se spingi un po’ troppo nel primo settore, finisci la gomma ed è quello che è successo a me nel mio ultimo giro e per questo non ho migliorato molto. In più nell’ultima chicane, proprio perché le gomme davanti mi stavano mollando, non ho preso il cordolo come avrei dovuto. Non è stato un giro ideale, ma fortunatamente oggi è stato sufficiente”.
Nonostante la pole, Verstappen punta il mirino sulla gara dove però ha una serie di punti di domanda da dover smarcare. Sul passo, la Ferrari è risultata migliore – nonostante poi nel post-qualifica Sainz abbia cercato di minimizzare la cosa additando il buon ritmo avuto dalla Rossa ai carichi di benzina diversi. Verstappen ha anche ammesso di avere già delle idee su cosa fare per provare a migliorare, dal suo punto di vista, in ottica gara.
“Finora non sono stato felice dei miei long run. Penso che il passo non sia quello che avrei desiderato. È un po’ un punto di domanda per domani perché se vediamo gli altri, specialmente la Ferrari sembra ottima. Oggi non sono stati veloci sul giro secco, ma lo sono sicuramente stati sul passo. Vediamo poi come si evolverà la situazione domani. Non posso vedere nel box Ferrari e capire perché la Ferrari non è più avanti, ma mi sembra chiaro che nei long run siano molto competitivi. Dal nostro punto di vista, ho delle idee su cosa dobbiamo fare per migliorare ed è ciò che abbiamo già cambiato dopo le FP3. Speriamo che le cose vadano meglio domani, sicuramente non siamo messi malissimo ma non ho le stesse sensazioni di alcune delle gare fatte quest’anno o l’anno scorso, non siamo così tranquilli”.
Pérez sfiora l’impresa
Sergio Pérez quindi, nonostante nel secondo e terzo settore sia stato in linea con i tempi di Verstappen, deve accontentarsi della seconda posizione a causa del gap subito nel primo settore. Per il messicano, in ogni caso, il risultato gli consente di tornare in prima fila con merito per la prima volta da Miami 2023, dove conquistò l’ultima delle sue tre pole in carriera. Pérez riconosce che la differenza sia stata nel primo settore e in ottica gara, come Verstappen, non nasconde i dubbi sul passo.
“Era abbastanza semplice perdere uno o due decimi spingendo troppo in alcune delle curve, l’energia che mettiamo sulle gomme è tanta ed è difficile fare il giro perfetto. Oggi siamo stati vicini, ma è tutto il weekend che è positivo. Abbiamo fatto dei progressi, adesso dobbiamo vedere di cosa siamo capaci domani. Non penso che siamo ottimi sul passo al momento, ma abbiamo fatto delle modifiche che speriamo si traducano in un miglior ritmo”.
Secondo il messicano, il motivo del weekend positivo sinora è dovuto ad una base migliore della vettura, a differenza dello scorso anno quando Suzuka fu uno dei weekend più difficili per lui.
“Stavamo giocando un po’ troppo con la vettura, adesso invece abbiamo una base molto migliore. Siamo più contenti. E poi quando siamo venuti qui lo scorso anno, eravamo in un momento dove non funzionava nulla. E quando è così, semplicemente sei perso. Alla fine dell’anno abbiamo poi capito di dover fare un passo indietro per non cercare di lavorare troppo sul setup, altrimenti avremmo compromesso altre cose. Quest’anno sta andando così, adesso sono molto più contento e la fiducia sta lentamente tornando”.
Mattia Fundarò