Se non è Formula Caos, poco ci manca. Nel periodo natalizio, attraverso una missiva indirizzata ai team, la FIA aveva infatti impedito alla Honda di poter procedere con lo sviluppo della propria power unit nel corso della stagione (con tanto di presentazione della versione definitiva entro il 28 febbraio), contrariamente a quanto concesso invece al resto dei motoristi, ai quali era stato consentito di sviluppare il proprio propulsore evitando il cosiddetto "freezing" (QUI il nostro articolo sulla questione). Tutto ciò al fine di equiparare la condizione della casa giapponese a quella che avevano vissuto i rivali nel corso della passata stagione, quando erano stati costretti a presentare le versioni definitive delle proprie power unit entro la prima trasferta di Melbourne.

Ma a poco meno di due mesi dall'inizio del Mondiale 2015, ecco il clamoroso dietrofront. Secondo la BBC, in una nota inviata pochi giorni fa da Charlie Whiting, la FIA avrebbe disposto che la Honda debba comunque omologare entro il 28 Febbraio la power unit 2015, ma con la possibilità di intervento nel corso della stagione. In che modo? La Federazione ha stabilito che la casa nipponica avrà a disposizione un numero di gettoni per lo sviluppo pari alla media di quelli non ancora sfruttati dalla concorrenza al 16 marzo. Ad esempio, come spiegato da Charlie Whiting, “se i tre costruttori avranno otto, sette e cinque gettoni rimanenti all’inizio della stagione, allora il nuovo costruttore sarà autorizzato a usarne sei nel corso della stagione" (la media è arrotondata per difetto). Considerando che ogni team avrà a disposizione nel corso della stagione un totale di 32 gettoni per lo sviluppo, ed essendoci delle realtà parecchio in ritardo (come Ferrari e Renault), a Woking e Tokyo possono sperare di usufruirne in quantità cospicua.

Ma quali sono le ragioni di questa retromarcia? A seguito delle lamentele della Honda, la quale si riteneva danneggiata dal doversi attenere già al primo anno alle quattro power unit in luogo delle cinque concesse nel 2014, nonché di doversi adeguare nel 2016 ai vincoli del terzo anno pur essendo in realtà solo alla propria seconda stagione, erano seguite le proteste degli altri motoristi, i quali avevano fatto notare come il colosso giapponese avesse potuto sviluppare senza alcun limite la power unit avendo come riferimento le performance dei rivali, quest'ultimi costretti (contrariamente alla Honda) a lavorare su una tecnologia completamente nuova.

Insomma, il Mondiale di Formula 1 non è ancora iniziato in pista, ma le prime schermaglie sono partite da un pezzo.

Vincenzo Buonpane

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