F1 | Mercedes W14, analisi tecnica: l'arma per tornare in vetta
Oggi è toccato alla Mercedes scoprire la monoposto che affronterà il prossimo mondiale di F1 2023. Grande attesa per la W14, chiamata a riscattare un 2022 deludente, ma che nonostante ciò non ha abbandonato la filosofia progettuale della W13, pur sviluppando i concetti già noti ed apportando diverse novità, a partire dal ritorno della livrea nera, quasi del tutto priva di vernice per risparmiare peso.
COFANO LARGO E PANCE STRETTE
Alla fine la Mercedes non ha optato per una rivoluzione totale del progetto precedente, decidendo di non abbandonarlo dopo un finale di stagione in crescita, in cui è riuscita a conquistare l'unica vittoria. Rimangono infatti le pance strettissime, seppur meno estreme e più definite della W13. Le bocche dei radiatori sono infatti più grandi e si sviluppano in verticale. I flussi seguono due linee, di cui una superiore in continuità con il cono antintrusione, che rappresenta una vera e propria appendice aerodinamica separata dalle pance proprio come sulla W13.
Credits: Mercedes-AMG PETRONAS F1 Team Twitter[/caption]Interessante anche il lavoro svolto sulla parte del cofano motore, molto largo e che ha una forma va abbassandosi verso il retrotreno per creare un flusso che va ad alimentare la beam wing. Una soluzione che in realtà abbiamo già visto in diverse vetture presentate quest'anno.
https://twitter.com/AlbertFabrega/status/1625811979502866433Rimanendo in questa zona della vettura si può notare anche l'ala posteriore sorretta da un monopilone che conserva la stessa forma a doppio cucchiaio della W13.
PUSH ROD DAVANTI E PULL ROD AL POSTERIORE
La sospensione posteriore è di tipo pull rod ed anche questa non sembra aver subito particolari cambiamenti dalla W13. Qualche cambiamento l'ha subito invece la sospensione anteriore, che pur mantenendo lo schema push rod presenta delle novità. Il triangolo superiore è inclinato verso il basso con l'intento di spingere i flussi verso i canali Venturi. Lo stesso compito lo svolge anche il triangolo inferiore, allineato con il tirante dello sterzo, stessa configurazione adottata anche dalla Ferrari quest'anno.
Grande lavoro anche per quanto riguarda il muso, che appare snellito per ridurre il drag. Sostanzialmente invariata invece la forma, arrivando ad unirsi all'ala anteriore nel mainplane. Nuova anche l'ala anteriore, che ora appare quasi piatta e con i tre profili superiori, che non sono allineati verticalmente all'endplate, tenendosi a quest'ultimo tramite dei piccoli supporti.
Dopo un anno difficile la Mercedes è chiamata a ritornare costantemente in lotta per la vittoria con la W14. Sarà questa la monoposto del riscatto?
Carlo Luciani