Sono passati esattamente 40 anni da quando John Surtees riuscì a conquistare il suo primo e unico titolo in Formula 1, diventando così il solo pilota a vincere un Mondiale sia nelle due che nelle quattro ruote.

Enzo Ferrari, sul suo libro “Piloti che gente”, dipinse il pilota inglese con queste parole: “Sono note le mie simpatie per gli ex motociclisti, che hanno esperienza, conoscenza meccanica, pratica di velocità, senso agonistico e, non ultima, operosità di umile lavoro. John Surtees era uno di questi ex e compendiava tutte le grandi capacità che ho elencato. Di John mi piaceva la tecnica, la passione, lo spirito che in parti uguali e senza risparmio profondeva nella competizione. Mi piaceva la sua serietà: studiava la corsa e si preparava con conoscenza e impegno; attento a ogni particolare, meticoloso, osservava gli avversari, le macchine, le caratteristiche della pista, sempre alla ricerca del particolare da sfruttare, del dettaglio da risolvere a proprio vantaggio. E così era anche nei confronti della sua macchina: non era mai contento, perché sapeva che in meccanica c'è sempre "qualche cosa d'altro" che si può scovare, in barba alla logica e al calcolo esatto. In corsa, Big John viveva la competizione minuto per minuto. Dopo essere stato un grande campione sulle due ruote - sette volte mondiale - conquistò con la Ferrari 158 il titolo mondiale nel 1964. Ebbe poi un grave incidente in Canada, ma in poco tempo ritornò sulle piste.

Ecco la biografia di una delle leggende viventi dell'automobilismo mondiale, conosciuto come "Il figlio del vento" per la sua velocità e capacità di adattarsi subito al mezzo che aveva a disposizione, che gli consentì di vincere sia con le due che con le quattro ruote.

John Surtees nasce l’11 Febbraio 1934 a Tatsfield, nel Surrey, figlio di un rivenditore di moto. Comincia a correre a soli 14 anni in coppia con suo padre nel campionato sidecar, ma viene spesso squalificato a causa dell’età.

Due anni dopo inizia a lavorare per la Vincent Motorcycles come pilota e collaudatore e nel 1952 debutta nella classe 500 nel Gran Premio dell’Ulster, ottenendo subito i primi punti nel campionato con il sesto posto guidando una Norton.

Nel 1954 Surtees acquista una Norton privata partecipando al Tourist Trophy nella classe 500, ma è costretto al ritiro. Ritorna a correre l’anno dopo partecipando a tutte le classi, ottenendo la vittoria nel Gran Premio dell’Ulster nella classe 250 e due terzi posti nella classe 350 come migliori risultati delle sue partecipazioni.

Nel 1956 con la MV Augusta conquista la vittoria in Belgio e il secondo posto in Olanda nella classe 350, mentre nella 500 ottiene il successo sull’isola di Man, in Olanda e in Belgio, conquistando il primo titolo. L’anno successivo è quarto all’Isola di Man nella 350cc, mentre nella 500cc si piazza secondo nel TT, primo in Olanda e quarto in Italia.

Nel 1958 conquista la vittoria in tutte le gare a cui prende parte, sia nella classe 350 sia nella classe 500 con l’Augusta, conquistando il titolo in entrambe le categorie; lo stesso epilogo si ripete l’anno successivo con l’Augusta diventando così nuovamente campione. In estate corre un Gran Premio di Formula 3 con una Cooper gestita da Ken Tyrrell: il boss Lotus Colin Chapman, notando il grande talento sulle quattro ruote, decide di metterlo sotto contratto per fargli correre quattro Gran Premi in Formula 1 nel 1960.

Nel 1960 nella classe 350 conquista la vittoria in Olanda e Ulster, è secondo all’isola di Man e terzo in Francia; nella classe 500 è primo in Francia, Isle of Man, Belgio, Germania e Italia: alla fine conquista la vittoria in entrambi le classi.

Nello stesso anno debutta in Formula 1 ritirandosi a Montecarlo, in Portogallo (dove però ottiene la pole position) e Stati Uniti, ottenendo un secondo posto nel Gran Premio di Gran Bretagna che gli permette di concludere in campionato al quattordicesimo posto con sei punti. Al termine della stagione ha un primo contatto con Enzo Ferrari per correre con il Cavallino Rampante, ma rifiuta perché non si sente pronto a correre per una scuderia titolata come quella di Maranello.

L’anno dopo abbandona le due ruote, dopo aver conquistato complessivamente sette titoli mondiali, per correre un'intera stagione in F.1: la Yeoman Racing di Reg Parnell gli mette a disposizione una Cooper T53 con la quale ottiene il quinto posto in Belgio e in Germania.

Per il 1962, Reg Parnell mette a disposizione di John una Lola Mk4, con la quale il pilota ottiene punti nel Gran Premio di Monaco con il quarto posto ed il quinto posto in Germania. A Monza riceve l’offerta di Enzo Ferrari per correre per la sua scuderia e John Surtees accetta di entrare a far parte della scuderia del Cavallino Rampante.

Il primo anno con la Ferrari è segnato dal dominio di Jim Clark, ma il "Figlio del Vento" riesce a ottenere la vittoria nel Gran Premio di Germania (complice un problema al motore della Lotus di Clark), il secondo posto nel Gran Premio d’Inghilterra, il terzo posto nel Gran Premio d’Olanda e il quarto posto nella gara di apertura in Olanda. Termina al quarto posto in campionato con 22 punti. Inoltre, nello stesso anno, sempre al volante delle vetture del Cavallino Rampante, ottiene la vittoria nella 12 ore di Sebring e nella 1000 km del Nurburgring.

Per la stagione 1964 la Ferrari mette a disposizione di Surtees la Ferrari 158 motorizzata con il propulsore 8 cilindri da 1489 cc. La stagione comincia con il ritiro a Montecarlo, ma John ottiene poi il secondo posto in Olanda ed è nuovamente costretto al ritiro sia nella gara in Belgio che in Francia. Ottiene il terzo posto in Inghilterra e la vittoria in Germania. Si ritira nuovamente in Austria e ritorna a vincere in Italia: questa vittoria, insieme ai problemi di Graham Hill e Jim Clark, riporta Surtees in lotta per il titolo. Tutto si decide nell’ultima gara in Messico, dove il gioco di squadra con Bandini ai danni di Graham Hill e il ritiro all'ultimo giro di Jim Clark per problemi al motore della sua Lotus, consegnano il titolo a John Surtees, che diventa l’unico pilota a vincere il titolo sia nelle due sia nelle quattro ruote.

L’anno dopo, a causa del ritardo nello sviluppo del nuovo dodici cilindri Ferrari, l'inglese ottiene punti con il quarto posto a Montecarlo e sale due volte sul podio con il terzo posto in Francia e in Inghilterra. Conclude l'annata al quinto posto con 17 punti.

Oltre agli scarsi risultati nel Mondiale di Formula 1, è anche protagonista di un terribile incidente durante il Gran Premio di Mosport nella categoria Can-Am alla guida della Lola T70. Forzando le tappe del rientro, ritorna subito a correre vincendo la 1000 km di Monza insieme a Mike Parkes ed il Gran Premio di Siracusa, gara non valida per il campionato, a bordo sulla 312 F1.

Il campionato 1966 viene condizionato dal pessimo rapporto che John Surtees instaura con l’allora team manager della squadra di Maranello: Eugenio Dragoni. Nel Gran Premio di Montecarlo, il “Figlio del vento” chiede quindi al Drake e al team manager di poter guidare la Dino 246 che, secondo le sue indicazioni, era più adatta per le caratteristiche del Principato rispetto alla 312 F1. Arrivato a Montecarlo, a Surtees viene così affidata la 312 F1, mentre a Lorenzo Bandini la Dino 246; durante la gara, l'inglese si ritira per problemi alla trasmissione, mentre Bandini giunge secondo. Vince il Gran Premio del Belgio, ma le polemiche all'interno del team non si placano ed il punto di rottura arriva quando, in occasione della 24 ore di Le Mans, Enzo Ferrari sceglie di affidare le due P3 alla coppia formata da Parkes-Scarfiotti e Bandini-Guichet.

John Surtees decide di abbandonare la scuderia di Maranello e di correre le restanti gare della stagione 1966 con la Cooper, vincendo il Gran Premio del Messico, ottenendo il secondo posto in Germania e il terzo posto negli Stati Uniti. Conclude quindi secondo in campionato con 28 punti, conquista però il titolo nel Campionato Can-Am.

Decide per la stagione 1967 di accettare l’offerta della Honda, con la quale riesce ad ottenere una vittoria nel Gran Premio d’Italia a Monza, il terzo posto nel Gran Premio del Sud Africa, il quarto posto in Germania e il sesto posto in Inghilterra. Vince due gare in Formula 2 a bordo della Lola Cosworth T100 e prova una Lola T90 di Formula Indy a Riverside ma è costretto al ritiro.

Il 1968 è una stagione avara di successi di John Surtees che ottiene il secondo posto in Francia, anche se in quella triste gara il suo compagno di squadra Jo Schlesser muore nel rogo della sua vettura, dopo essere uscito di pista al terzo giro mentre guidava la RA302 composta da telaio in magnesio leggero ma facilmente infiammabile; arriva poi terzo negli Stati Uniti e quinto in Gran Bretagna. La Honda, dopo la brutta stagione e la morte di Jo Schlesser, decide di ritirarsi dalla Formula 1 concludendo la sua prima avventura nella massima categoria. Surtees conclude con 12 punti e al settimo posto in classifica.

Nel 1969 con la Owen Racing arriva terzo negli Stati Uniti e quinto in Spagna; sempre in quell'anno arriva secondo alla 1000 km di Spa, terzo al Nurburgring e debutta nel Gran Premio di Gran Bretagna con la scuderia che porta il suo nome, che dopo sarà attiva anche in Formula 2 e Formula 5000. Arriva a punti nel Gran Premio di Olanda con il sesto posto e giunge quinto in Canada.

Nel 1971, sempre con il suo team, arriva quinto in Olanda e sesto in Gran Bretagna, mentre l’anno dopo partecipa solamente al Gran Premio d’Italia dove si ritira.

Decide quindi di abbandonare le corse, anche se la scuderia Surtees continua la sua attività fino al 1978 prima di ritirarsi dalle competizioni senza ottenere una vittoria: il miglior risultato sarà il secondo posto ottenuto nel 1972 da Mike Hailwood, che vince anche il campionato Europeo di Formula 2.

Dopo il ritiro definitivo delle corse, John Surtees nel 1996 è stato inserito nella International Motorsport of Fame e nel 2008 è diventato Ufficiale dell’Ordine dell’impero britannico.

Suo figlio Henry Surtees, anch'egli avviato alla carriera di pilota, è purtroppo morto durante un tragico incidente avvenuto il 19 luglio 2009, colpito in testa da una ruota persa da un avversario mentre si disputava il secondo round a Brands Hatch di una gara di Formula 2.

Proprio la scorsa settimana, il grande John (oggi 80enne) ha presenziato al Festival of Speed di Goodwood, in qualità di ospite d'onore insieme ad altri miti dell'automobilismo mondiale.

Chiara Zaffarano

Luogo e data di nascita Tatsfield (Gran Bretagna) - 11 febbraio 1934
Debutto in F1 Gp Monaco 1960
Gp disputati 111
Vittorie 6
Pole Position 8
Giri veloci 10
Miglior risultato Campione del Mondo 1964
Stagioni di attività 1960-1972
Scuderie

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