Antonio Giovinazzi, talento made in Italy
Da ormai troppo tempo i tifosi italiani non hanno la possibilità di ammirare un pilota nostrano in Formula 1. Eppure, i talenti tricolori non mancano: da Raffaele Marciello ad Antonio Fuoco, giusto per citare due giovani nell'orbita della Ferrari Driver Academy, il progetto messo a punto dalla casa di Maranello studiato proprio allo scopo di valorizzare le "promesse" più interessanti nel mondo del Motorsport. Eppure, in questo momento chi sta svolgendo un ruolo da assoluto protagonista nella propria categoria, candidandosi quale autorevole pretendente al titolo, è proprio lui: Antonio Giovinazzi, 21enne nativo di Martina Franca, attuale leader del FIA F.3 European Championship.
Una serie estremamente competitiva, al punto da rivelare lo scorso anno il talento di Max Verstappen, poi approdato nel corso di questa stagione direttamente in Formula 1 al volante della Toro Rosso. Antonio, però, alla sua terza stagione nella categoria, si è presentato al via nuovamente con il team Jagonya Ayam with Carlin forte dei favori del pronostico, non tradendo sicuramente le attese poste nei suoi confronti in questo inizio di stagione: a parlare sono i suoi nove podi conquistati in nove gare, le due vittorie e la leadership in classifica con 164 punti.
Il modo migliore per presentarsi a Monza, sulla pista di casa, per il quarto round stagionale della serie: "Dopo un finale della scorsa stagione in crescendo, per quest'anno non nego di puntare decisamente alla vittoria - confida - anche se il campionato è ancora molto lungo perchè in totale ci sono ben 33 gare. Però credo che per vincere sia fondamentale essere sempre lì, tra i primi, collezionando punti importanti e senza commettere errori: soprattutto in questa fase inziale è fondamentale accumulare punti e devo dire che ci stiamo riuscendo alla grande, con questa striscia consecutiva di podi impreziosita anche da due vittorie, una delle quali ottenuta nel prestigioso appuntamento di Pau. Adesso qui a Monza punto a regalare delle belle soddisfazioni ai miei amici e ai miei familiari che sono venuti a sostenermi, spero di poterli fare divertire".
L'inizio del week-end si è però rivelato in salita, con le vetture spinte dai propulsori Mercedes che sembrano avere una spinta in più rispetto ai motorizzati Volkswagen sui lunghi rettifili dell'autodromo brianzolo. Giovinazzi ha ottenuto l'ottavo tempo nella Qualifica 1, riuscendo poi a compiere un consistente balzo in avanti, tanto da conquistare il terzo tempo assoluto nella seconda sessione: "Il Mercedes spinge forte ma è incoraggiante il fatto che la seconda qualifica si sia rivelata decisamente più positiva per noi, visto anche il mio avversario al titolo Leclerc che con il motore Volkswagen è riuscito ad ottenere il secondo tempo. La tattica di domani? Cogliere il decimo podio consecutivo sarebbe fantastico, ma anche arrivare a punti in ogni caso non sarebbe male, considerando che cercherò di tenere a bada Leclerc che in gara-1 parte alle mie spalle".
Il rookie monegasco si è rivelato sinora l'avversario più temibile in ottica campionato, senza dimenticare l'esperienza e la costanza di Felix Rosenqvist, al suo quinto anno nella serie. Saranno questi gli avversari più temibili per il prosieguo della stagione? "Sicuramente Leclerc e il team Van Amersfoort si stanno rivelando degli ossi duri, ma non sottovaluto al tempo stesso Rosenqvist: credo che saremo noi tre a giocarci il campionato, non a caso domani in gara-2 occuperemo le prime tre posizioni sullo schieramento di partenza".
Da tempo i tifosi italiani attendono il ritorno di un nostro pilota nel Circus della Formula 1: come gestisci la pressione di essere individuato come uno dei giovani più talentuosi e promettenti del panorama nazionale? "Devo dirti che per me non rappresenta una pressione, anzi è un motivo di fiducia e soddisfazione che mi spinge a fare ancora meglio. L'obiettivo è quello di continuare a migliorarmi, dopodiché per il futuro si vedrà".
A tal proposito, un pensierino alla prossima stagione lo hai già fatto oppure preferisci rimanere concentrato sul presente, senza troppe distrazioni? "Vincere questo campionato rappresenta il mio unico obiettivo in questo momento. Poi, quando si abbasserà la bandiera a scacchi di Macao, allora potrò iniziare a pensare alla prossima stagione". Nell'auspicio che quella grande "spinta" possa incanalarsi nel piede destro di Antonio. E regalargli al più presto le soddisfazioni che merita. Perchè il suo sogno è anche il nostro.
Marco Privitera
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