E' stata una giornata lunga, convulsa, con tanto di colpo di scena finale. Dapprima le voci, sempre più insistenti, a proposito di un abbandono ormai imminente di Bernie Ecclestone, nonostante i tre anni di permanenza inizialmente ipotizzati per necessari per favorire il passaggio di consegne ai nuovi proprietari statunitensi. Poi le dichiarazioni dello stesso Mr. E, arrivate in serata, attraverso le quali l'86enne boss inglese confermava la sua uscita di scena in favore di Chase Carey. Infine, una volta calamitata l'attenzione mediatica, è arrivato il comunicato ufficiale, contestualmente ai dati relativi all'acquisizione da parte della holding statunitense della Formula 1.

Un vero e proprio ribaltone, che regalerà ad uno sport capace di rendersi protagonista negli ultimi quarant'anni di un'incredibile metamorfosi (grazie al genio imprenditoriale dello stesso Ecclestone) un nuovo volto, nuovi modi di comunicare e, probabilmente, nuovi equilibri. "Liberty Media Corporation - si legge nel comunicato diramato nella tarda serata italiana - e Delta Topco comunicano di aver completato oggi la già preannunciata acquisizione della F1, l'iconico brand globale del motorsport, da un consorzio di venditori. La F1 ha nominato Chase Carey quale nuovo amministratore delegato, in aggiunta al suo precedente ruolo di presidente esecutivo, e Bernie Ecclestone quale presidente onorario. Quest'ultimo, resosi protagonista di un servizio d'inestimabile valore alla causa per molti anni, sarà a disposizione in qualità di consulente per il nuovo assetto della categoria."

Greg Maffei, presidente e CEO di Liberty Media Group, ha commentato: "Siamo lieti di aver completato l'acquisizione della F1 e che Chase dirigerà questo business in qualità di CEO. Abbiamo un'enorme opportunità di fare crescere questo sport, e siamo pienamente fiduciosi sul fatto che Chase, con la sua abilità ed esperienza, sia la persona ideale per raggiungere gli obiettivi che ci poniamo. Vorrei ringraziare Bernie Ecclestone, diventato preseidente onorario, per l'incredibile successo raggiunto nell'aver costruito questo sport globale".

Chase Carey, presidente e CEO della F1, ha detto: "Sono molto eccitato nell'assumere anche il ruolo di CEO. La F1 ha un enorme potenziale con molteplici opportunità inesplorate. Mi è piaciuto ascoltare dai fans, dai team, dalla FIA, dagli organizzatori e dagli sponsor le idee e le speranze per il futuro di questo sport. Lavoreremo a stretto contatto con tutti questi partner per garantire la migliore esperienza da corsa e conferire una nuova dimensione a questo sport. Vorrei ringraziare Bernie Ecclestone per la sua leadership espressa nel corso degli ultimi decenni. Questo sport è divenuto ciò che oggi rappresenta grazie a lui ed al talentuoso staff da egli diretto, pertanto sarà sempre parte della famiglia della F1". 

Bernie Ecclestone, neo-presidente onorario: "Sono orgoglioso di quanto da me costruito negli ultimi 40 anni e di tutti i risultati conseguiti, e vorrei ringraziare tutti gli organizzatori, i team, gli sponsor e le televisioni con cui abbiamo lavorato. Sono lieto di vedere che il business venga ereditato da Liberty che intende investire nel futuro della F1. Sono sicuro che Chase interprerà il suo ruolo in maniera tale che lo sport ne possa beneficiare".

Per quanto riguarda i termini dell'accordo, sempre nel comunicato si legge che il Liberty Media Group presto sarà rinominato Formula One Group. Il cambio di nome e simbolo avverrà entro questa settimana, con la sede della F1 che rimarrà a Londra e Greg Maffei che ricoprirà anche il ruolo di vice-presidente esecutivo. 

Marco Privitera

 

 

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