Se il 2022 ha rappresentato l’inizio di una nuova era a livello tecnico in Formula 1, il 2023 è l’anno delle modifiche. Nella prossima stagione saranno introdotti alcuni cambiamenti nel regolamento sia a livello tecnico sia a livello sportivo. Analizziamo le principali novità che vedremo tra meno di due mesi quando il Mondiale scatterà in Bahrain.

LOTTA AL PORPOISING IN PRIMA LINEA

Sin dai primi test di Barcellona, il porpoising è diventato il protagonista principale delle discussioni tecniche all’interno del paddock della F1. Se, nel corso del 2022, per motivi di sicurezza la FIA ha cercato di ridurre l’effetto di un fenomeno altamente fastidioso con la discussa direttiva tecnica 039 applicata dal Belgio, nel 2023 la FIA ha ulteriormente lavorato su questo fronte. Nel 2023 il regolamento tecnico prevede che i bordi del fondo delle vetture siano alzati di 15mm rispetto al 2022. La parte centrale – sotto il pilota – del fondo deve essere, invece, essere più alta di 10mm rispetto all’anno appena trascorso. Sicuramente meno dei 25mm ipotizzati dalla FIA nel corso del 2022 e che avevano incontrato il parere negativo di diversi team. Alzata anche la chiglia, e cioè quello che è il punto di altezza minima del diffusore posteriore, di 10mm rispetto a quanto previsto nel 2022.

Un'immagine simbolo del tema porpoising: Lewis Hamilton scende dalla vettura con problemi alla schiena dopo il GP dell'Azerbaijan. Credits: mercedesamgf1.com

Secondo Nicholas Tombazis, direttore tecnico della divisione monoposto della FIA, ritiene che le modifiche apportate per il 2023 siano state “la cosa giusta” da fare. “Abbiamo cercato di trovare una soluzione pragmatica, sia per il breve termine sia per il medio periodo. Non farà sicuramente sparire completamente il porpoising, ma ne permetterà una diminuzione”, ha detto l’ingegnere greco, riportato da Motorsport. Interrogato sul tema, Tombazis si è sbilanciato anche su quale saranno gli effetti di queste modifiche dal punto di vista del carico aerodinamico e del cronometro: “(Il carico aerodinamico perso, ndr) non sarà molto”, ha affermato. “Penserei che la perdita si assesterà sui 15-20 punti di carico, che corrispondono a circa mezzo secondo sul tempo sul giro”.

Sempre per quanto riguarda il fondo, nel 2023 la Federazione ha previsto che potrà esserci una flessione massima di 5mm sia verso l’alto sia verso il basso. Una diminuzione rispetto ai 12mm verso l’alto e gli 8mm verso il basso che erano previsti nel 2022.

Prevista anche la presenza di sensori specifici che misurino in maniera più accurata le forze verticali che si verificano con il porpoising. L'obiettivo previsto è quello di analizzare la dinamica del veicolo. Questi sensori saranno preparati da un fornitore unico designato dalla FIA come specifica l’articolo 8.20 del Regolamento Tecnico.

La RB18 è stata una delle vetture che ha più faticato a raggiungere il peso minimo previsto dal regolamento nel 2022.
Credits: Red Bull Content Pool

CAMBIA IL PESO MINIMO

Un altro dei temi discussi nel corso della stagione è quello del peso. Tanti team – soprattutto Red Bull e Mercedes, tra i team di alta classifica – hanno dovuto fare i conti con vetture ben al di sopra del peso minimo di 798 kg definito dal regolamento del 2022. Per fare ciò, diverse squadre hanno dovuto lavorare parecchio per provare ad avvicinarsi al limite e qualcuno, come la Williams, per riuscirci ha tolto la vernice dalle proprie vetture. Per il 2023, l’articolo 4.1 del Regolamento Tecnico 2023 porta al ribasso questo valore, con un peso minimo, senza benzina, fissato a 796 kg. Cambia anche il peso minimo della Power Unit, portato a 151 kg dai 150 kg del 2022.

L'incidente di Zhou Guanyu a Silverstone che ha portato la FIA a modificare i requisiti sui rollbar. Credits: @F1

SICUREZZA IN PRIMA LINEA DOPO SILVERSTONE

L’incidente di Guanyu Zhou a Silverstone, nel quale il roll bar dell’Alfa Romeo C42 ha ceduto a seguito dell’impatto e dello strofinamento contro il terreno, ha portato la FIA a modificare la parte di regolamento relativa al rollbar. La struttura di protezione dovrà essere capace di resistere a impatti di 15G con il terreno e con materiali resistenti alle abrasioni.

Aumentate anche le dimensioni degli specchietti retrovisori. L’altezza degli stessi resta invariata a 50mm, mentre la larghezza aumenterà passando dai 150 ai 200mm, come definito dall’articolo 14.2.2 del Regolamento.

MODIFICATA LA TEMPERATURA DELLA BENZINA

Nelle fasi iniziali del Mondiale un altro dei temi emersi è stato quello relativo alla benzina. A Miami, per un problema alla temperatura della stessa, entrambe le Aston Martin sono dovute partire dalla pit lane, costringendo Stroll a rinunciare alla 10^ posizione poi ripresa in pista. In Spagna, Verstappen e Gasly hanno lasciato i loro box con notevole ritardo rispetto agli avversari per un disguido simile. Se nel 2022 il regolamento prevedeva che la benzina non doveva essere più fredda di 10°C rispetto alla temperatura dell’ambiente o di una temperatura non inferiore a 20°C, nel 2023 l’articolo 6.4.2 conferma la prima condizione ma porta a 10°C il limite minimo in caso di basse temperature dell’ambiente. La temperatura dell’ambiente presa come riferimento, come nel 2022, sarà fornita da un servizio meteo scelto dalla FIA 1 ora prima del turno di libere o tre ore prima di una gara o gara sprint.

REGOLAMENTATO L’USO DELLE GOMME IN QUALIFICA

Secondo l’articolo 5.4 del Regolamento Sportivo, nel corso della stagione ci saranno 2 eventi nei quali verrà disputato un format delle qualifiche rivisto. In questi due eventi (ancora da determinare), ogni pilota avrà a disposizione 11 set di gomme da asciutto. Rispetto a un evento normale, verranno assegnati due set in meno. Questi 11 set di gomme saranno così suddivisi: 3 set di gomme dure, 4 set di gomme medie e 4 set di gomme soft. Una suddivisione determinata dall’articolo 30.2, comma D.iv del regolamento sportivo. In questi eventi, durante ciascuna manche della qualifica, è stato anche specificato che i piloti dovranno usare: gomma hard in Q1, gomma media in Q2, gomma soft in Q3.

LE GARE SPRINT

Aumentano da tre a sei le gare sprint come confermato dall’articolo 5.3 del Regolamento Sportivo 2023. Azerbaijan (5° round), Austria (11° round), Belgio (14° round), Qatar (19° round), Stati Uniti (20° round) e Interlagos (22° round) sono le sedi già ufficializzate.

Il GP del Belgio è stato uno dei più condizionati dalle penalità in griglia: Verstappen, partito 14° per la sostituzione di componenti della PU, ha poi vinto la gara.
Credits: Red Bull Content Pool[/caption]

RIVISTE LE PENALITÀ PER LA SOSTITUZIONE DELLE POWER UNIT

Nel 2022, la seconda parte dell'anno è stata condizionata da numerose occasioni in cui ci sono stati arretramenti in griglia per la sostituzione di componenti della power unit. I casi limite in Belgio e Italia, quando la Federazione ha diffuso la griglia di partenza solo poco prima del via a causa dei numerosi incastri da dover fare per applicare le varie penalità.

All’articolo 28.3 del Regolamento Sportivo, per il 2023 non è più previsto che un pilota che sfora le 15 posizioni di penalità debba partire dal fondo dello schieramento. L’articolo 42.2 specifica ulteriormente che “piloti che hanno accumulato più di 15 posizioni di penalità sullo schieramento, o che sono penalizzati con una partenza in fondo allo schieramento, partiranno dietro ciascun pilota qualificato. La posizione in griglia verrà poi determinata in accordo con la classifica della qualifica”.

La Federazione ha cercato di semplificare una procedura che stava diventando estremamente cervellotica, specificando anche: “I piloti che hanno ricevuto 15 o meno posizioni di penalità saranno inseriti in una posizione temporanea pari alla propria posizione in qualifica, sommata alle posizioni di penalità. Se due o più piloti condividono la stessa posizione temporanea, il loro ordine sarà determinato dalla loro posizione in qualifica. Il pilota più lento manterrà la posizione temporanea, gli altri piloti avranno posizioni temporanee davanti a lui”.

Mattia Fundarò