F1 | Polveriera Red Bull: i team radio "infuocati" tra Verstappen e il muretto
Il GP d'Ungheria ha visto vacillare come non mai il rapporto tra Verstappen e il muretto Red Bull. Una situazione che rischia di compromettere la stabilità interna
Non tira aria buona in casa Red Bull Racing. Oltre al difficile momento vissuto dalla RB20, il team deve ora fare i conti con un Max Verstappen imbufalito. I successi di inizio stagione sembrano non bastare più, facendo così emergere tutte le falle in seno alla scuderia di Milton Keynes. Al Gran Premio d'Ungheria la “bomba” è esplosa, tra aggiornamenti falliti e team radio da…censura.
GP d'Ungheria: la goccia che ha fatto traboccare il vaso
Da mesi, all'interno della scuderia diretta da Christian Horner il clima è teso. Ma già nelle prime dichiarazioni del weekend ungherese era emerso il malcontento da parte di Verstappen, culminato poi la domenica per la strategia sbagliata e la perdita di auto-controllo da parte del campione del mondo.
"Il tuo atteggiamento è infantile": questa frase pronunciata da Gianpiero Lambiase a Max durante il Gran Premio d'Ungheria è solo la punta dell'iceberg. Con questa RB20 l'olandese è tornato ad una situazione a cui evidentemente non era più abituato: da dominatore al dover sgomitare con gli altri piloti per sperare di raggiungere un podio sulla carta alla portata.
La tensione però è figlia di modifiche alla vettura che non hanno portato alla crescita prestazionale attesa, facendole perdere l'equilibrio che le aveva permesso di dominare nella prima parte del campionato. Verstappen ha più volte dichiarato - e l'ha confidato anche a Daniel Ricciardo nella driver parade prima della gara - di dover guidare mettendo una pezza sui limiti della monoposto. Parole, consigli, opinioni: e mentre l'olandese fa sembrare guidabile un'auto difficile, McLaren e le altre scuderie progrediscono.
Max si lamenta e il team sembra non ascoltarlo. Non c'è da stupirsi quindi se a fine qualifiche abbia sbattuto i pugni sul volante, oppure tirato fuori il suo disappunto circa la RB20. Ma doveva esserci ancora la gara, dove la strategia sarebbe stata essenziale per potersi giocare le posizioni di testa con McLaren. Condizionale d’obbligo, visto che sin dal via le scelte del team hanno indispettito la punta di diamante di Red Bull, sempre più nervoso e critico nei team radio.
Il via
Un primo accenno di disappunto con il team è avvenuto già al via. Quando si sono spenti i semafori, Verstappen è partito bene dalla terza posizione affiancando le McLaren in lotta tra loro alla prima curva. L’uscita fuori pista gli ha poi permesso di conquistare il secondo posto davanti a Norris e Lewis Hamilton. Lambiase, intuendo l'imminenza di una penalità, ha consigliato al suo pilota di lasciar passare Norris. Ecco la conversazione avuta tra i due al quarto giro:
GL: “Max, l'incidente è oggetto di indagine. Credo che la nostra raccomandazione sia di lasciar perdere, possiamo parlarne più tardi. Quindi se lasci passare Lando alla curva 1...”.
MV: “Perché non possono dire quello che pensano e poi decidiamo noi? ****”
MV: “Ok, allora puoi far uscire la gente dalla pista? Allora puoi dire alla FIA che è così che correremo d'ora in poi, mandando la gente fuori strada”.
Verstappen fa poi passare Norris concentrandosi sia a tenere il suo passo che a mantenere il distacco da Hamilton dietro, in quarta posizione. L’inizio difficile porta Lambiase a riportare la calma, impegnando l’olandese in alcune operazioni di manutenzione meccanica.
Il primo undercut subito
Alcuni giri dopo, con Oscar Piastri e Norris davanti che continuavano ad aumentare il vantaggio, le frustrazioni di Verstappen sono iniziate ad emergere quando Hamilton, grazie ad un pit stop anticipato, lo ha scalzato costringendolo così a dover recuperare la posizione in pista. Al diciannovesimo giro però Max ha lamentato problemi alla guida:
“Non riesco a frenare, non riesco a entrare in curva. Anteriore e posteriore, è davvero brutto”.
Dopo il suo pit stop, con gomme più fresche, ha raggiunto Hamilton sferrando un attacco a metà gara. Al giro 36, in curva 2 Verstappen ha quasi portato a termine la mossa che sarebbe stata fondamentale per il resto della gara, ma la RB20 non ha dato l'aderenza che Verstappen sperava. Max è andato largo permettendo a Lewis di passare. Non è mancata la rabbia in radio.
MV: “Ho meno cinque punti di frenata e la macchina non gira. È incredibile”.
Mode 9
Al giro 41, altra discussione tra pilota e ingegnere, con Max che non approva una richiesta.
GL: “Modalità 9, o premere e tenere premuto il sorpasso...”.
MV: “Perché? Perché la modalità 9, è una merda”.
GL: “Allora premi e tieni premuto il sorpasso se sei in modalità 7, Max, grazie”.
Il non aver sorpassato Hamilton ha portato Verstappen a fare una critica di strategia il giro successivo.
MV: “È impressionante come ci siamo lasciati fare undercut e abbiamo completamente rovinato la mia gara”.
Salvo il salvabile
Il secondo pit stop, avvenuto al giro 49, è costato un ulteriore undercut. Questa volta anche Charles Leclerc l’ha scalzato. Verstappen ha fatto il diavolo a quattro e, dopo aver fatto registrare un giro più veloce dopo l'altro, mentre era alle prese con il pilota monegasco, il messaggio successivo di Lambiase – al giro 54 - ha innescato l'ennesima risposta aggressiva.
GL: “Beh, questa è una introduzione delicata”.
MV: “No, amico, non dirmi queste stronzate. Mi avete dato questa strategia del cazzo, ok? Sto cercando di salvare ciò che è rimasto. Per l'amor del cielo”.
Il problema Hamilton
Arrivato su Hamilton, Verstappen non è rimasto impressionato dalla sua tattica, visto che il pilota della Mercedes l'ha fatto uscire largo alla curva 2 al giro 63. Incuriosito sul perché il team non si fosse pronunciato sul pretendere la posizione, ha avuto inizio un altro dibattito tra Max e Lambiase.
MV: “Non si dovrebbe lasciare la larghezza di una macchina?”.
GL: “Pensiamo che tu fossi dietro al punto di corda, Max”.
MV: “Ok, come vuoi, amico”.
Due giri dopo, si è verificata la collisione tra i due in entrata di curva 1. È il momento in cui è arrivato il più noto team radio del Gran Premio.
MV: “Si è spostato in frenata”.
GL: “Non ho intenzione di entrare in una battaglia radio con gli altri team, Max. Lasceremo che i commissari sportivi facciano il loro lavoro. È infantile dire questo in radio…infantile”.
Post gara
Al termine della gara, consapevole di dover affrontare un'indagine per il contatto con Lewis, a Verstappen viene comunicato di dover essere controllato dal delegato medico.
GL: “Ho capito che il delegato medico deve darti un'occhiata, esaminarti, in condizioni di parc ferme quando esci”.
MV: “Se potessero mandare il delegato medico dagli steward, forse potrebbero dare un'occhiata se sono tutti a posto”.
Nelle ore successive alla gara, Verstappen è stato aspramente criticato per ingratitudine nei confronti della sua squadra che ha contribuito in modo decisivo ai suoi trionfi. A chi gli ha chiesto se dovesse delle scuse al team ha risposto:
“Le comunicazioni radio tra me e il team? Non penso che avremo bisogno di scusarci, abbiamo solamente bisogno di fare un lavoro migliore. Non so per quale motivo la gente crede che non si possa dire ciò che si pensa in radio. È uno sport, sapete? Se ad alcune persone non piace, che stiano a casa”.
Anna Botton