F1 | GP Italia: il talento di Hamilton e l'astuzia Mercedes conquistano Monza
Partenza aggressiva, sorpasso deciso, gara d'attacco e gestione delle gomme. Si può riassumere in poche parole la travolgente vittoria di Lewis Hamilton che gela gli 80.000 di Monza per una vittoria che ha il sapore della rivincita, dopo lo schiaffo ricevuto da Vettel a Silverstone. Non basta la migliore Ferrari vista in tutto il campionato e capace di dominare (quasi) l'intero weekend brianzolo: l'animale da gara che c'è in Lewis Hamilton viene fuori la domenica e non lascia scampo.
In partenza il campione inglese approfitta della lotta tra i due piloti della Ferrari per confezionare alla variante della Roggia un sorpasso tutto grinta su Sebastian Vettel per prendersi la seconda posizione: nel tentativo di non lasciare nemmeno un centimetro al rivale, il tedesco tocca con l'anteriore destra la vettura di Hamilton e finendo in testacoda ripartendo da fondo gruppo. Nella prima parte di gara è dunque Kimi Raikkonen a gestire la leadership in maniera impeccabile, con Hamilton che lo insegue senza pietà: i due tirano come matti fino al cambio gomme, che la Ferrari decide di anticipare ingannata dalla finta della Mercedes. Hamilton rimane in pista ancora qualche giro per tentare l'overcut e aspettare la pioggia che sembra giungere su Monza. Le nuvole però si disperdono, così come il vantaggio accumulato e dopo il pit stop Lewis rientra in pista dietro a Raikkonen, il quale però a sua volta si ritrova alle spalle di Valtteri Bottas, il cui ruolo in questa fase è rallentare il ferrarista per favorire la rincorsa del compagno. La strategia funziona alla perfezione e nel giro di qualche tornata si completerà con il sorpasso dell'inglese ai danni di Kimi. Con le gomme alla frutta, Raikkonen non ha più modo di difendersi e deve accontentarsi di arrivare alla fine salendo sul secondo gradino del podio; per Bottas arriva invece un terzo posto prezioso dopo un lotta col coltello tra i denti contro Max Verstappen (penalizzato) che terminerà quinto dopo la penalità.
Nella giornata più storta e deludente per la Ferrari trionfa quindi proprio Hamilton, che in difficoltà per tutto il weekend con una vettura meno performante riesce anche oggi a capitalizzare al meglio situazioni ed episodi. Emblematica la sua fede incrollabile nel motto 'never give up' che non solo ha tatuato sul petto, ma che anche oggi ripeteva prima della partenza e non ha mancato di citare anche in parco chiuso. Il successo a Monza, oltre che uno schiaffo alla Ferrari (quale macchina più performante del lotto), vale punti preziosissimi per la classifica iridata che ora comanda dall'alto delle sue 30 lunghezze di vantaggio su Vettel.
Il plauso al talento di un campione infinito va condiviso con la squadra che ha messo in campo una strategia perfetta e con il lavoro di supporto di Valtteri Bottas, puntuale e solido, figlio di un meccanismo ormai ben rodato. Se il ruolo del finlandese della Mercedes è ormai acclarato come quello di seconda guida, altrettanto non si può dire della situazione interna della Ferrari, con il futuro di Kimi Raikkonen ancora non ben definito e che non ha lasciato aperta la porta a Vettel in partenza come molti si attendevano. Anche dai rapporti di forza interni al Cavallino passerà il futuro di questo mondiale già dalla gara di Singapore, dove però le Rosse (su un tracciato storicamente amico) dovranno guardarsi da imprevisti, safety car e incidenti, oltre che da un Hamilton in forma straripante. Sette gare alla fine, per un Mondiale tutt'altro che chiuso ma avvincente e (onestamente) bellissimo.
Stefano De Nicolo'
Foto Bonora Agency
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