IndyCar | FBI nella sede RLL Racing: una nuova spy story?
Il team Rahal Letterman Racing è sotto la lente d'ingrandimento dell'FBI a causa di un passaggio di proprietà intellettuale con Andretti Global.
Una nuova sorta di spy story si profila all’orizzonte per la IndyCar. Nella mattinata di mercoledì, infatti, il Federal Bureau of Investigations ha mandato alcuni dei suoi uomini nella sede del Rahal Letterman Lanigan Racing a Zionsville, sobborgo di Indianapolis, ad effettuare una perquisizione. Sotto accusa sarebbero alcuni documenti che testimonierebbero passaggi di proprietà intellettuale non consentiti tra il team in questione e Andretti Global.
RLL sotto la lente d’ingrandimento
Stando alle prime ricostruzioni, gli agenti dell’ente investigativo federale americano più famoso nel mondo avrebbero intimato ai dipendenti del RLL Racing di lasciare i propri computer e device elettronici negli uffici, senza possibilità di toccarli fino al termine della perquisizione. Una misura normale in questo tipo di situazioni, così come l’obbligo di lasciare l’edificio fino a nuovo ordine. Ancora non è chiaro da dove nasca l’indagine in corso. Secondo alcune fonti, essa dovrebbe coinvolgere un ex dipendente di Andretti Global, passato nel team Rahal con un ruolo apicale tra gli ingegneri. Nel farlo, stando alle notizie giunte fino ad ora, ci sarebbe però stato anche un trasferimento di proprietà intellettuale da un team all’altro. Circostanza che chiaramente non è consentita, e potrebbe addirittura implicare la presenza di un reato federale; altrimenti non si spiegherebbe l’intervento dell’FBI.
Stiamo operando in piena collaborazione con gli investigatori. Dal momento che c’è un’indagine in corso, non possiamo dare molte informazioni al momento. Saremo comunque più esaustivi quando ci sarà permesso.
Un comunicato scarno, quello di RLL Racing, che però effettivamente non può dire più di tanto. Il team Andretti, invece, si trincera per il momento dietro ad un laconico “No comment”. Da sottolineare come, proprio in queste ore, si stia diffondendo la notizia che già ad agosto l’ente federale avesse effettuato una visita nella sede del team di Michael Andretti. Al momento non ci sono ulteriori informazioni, ma la situazione è in continua evoluzione.
Un’annata controversa
Se fossero confermate le accuse e la perquisizione dovesse dare esito positivo, sarebbe veramente un modo poco felice di chiudere un 2024 che per certi versi è stato molto positivo, mentre per altri si è rivelato abbastanza complicato per la IndyCar. La stagione si era infatti aperta con il push-to-pass gate di St. Petersburg, che aveva portato alla squalifica del vincitore Newgaden e a pesanti ripercussioni in casa Penske.
Ora attendiamo chiaramente gli sviluppi e le notizie ufficiali da parte degli organi competenti, chiaramente. La possibilità che ci sia un “travaso” di informazioni riservate, quando tecnici, ingegneri o comunque personalità di spicco passano da un team all’altro, è sempre presente. Ora, probabilmente, sarà da capire quanto dolo ci sia dietro questa situazione e quanto la squadra ne abbia tratto effettivamente beneficio. Restiamo in attesa, dunque, perché in questi giorni potremo certamente saperne di più.
Nicola Saglia