IndyCar | Alabama, prova di forza di Pagenaud. In ombra Power e Montoya
Anche se è davvero presto per emettere sentenze definitive, soprattutto nell'Indycar, tanti piccoli indizi fanno una prova: potrebbe essere l'anno di Simon Pagenaud. Il francese, letteralmente trasformato rispetto alla stagione scorsa, anche in Alabama ha dato dimostrazione di sagacia tattica e nervi saldi, andando a vincere una gara che lo aveva visto dominatore fino al giro 82, quando Rahal, nel tentativo di superarlo, lo ha costretto ad andare fuori traiettoria facendogli perdere la leadership. Ed è proprio in questo frangente che Pagenaud ha dimostrato ai suoi diretti avversari che quest'anno ha intenzioni serie, andando a mettere pressione allo statunitense, inducendolo all'errore, e conquistando la sua prima vittoria su questo tracciato.
La cronaca. Gara che parte, o sarebbe meglio dire che non parte, visto che pochi istanti prima della green flag Carlos Munoz tampona Mikhail Aleshin, innescando un parapiglia che coinvolge anche Hawksworth e costringendo la Direzione Gara ad imporre altri due giri di formazione. Alla vera e propria green flag, Pagenaud tiene agevolmente la prima posizione su Power e Newgarden, mentre per Scott Dixon la gara si mette subito in salita: il campione in carica è costretto a ripartire dal fondo del gruppo a causa di un contatto con la vettura di Sebastien Bourdais, proprio pochi attimi prima che il vincitore della gara del 2015, Newgarden, scavalchi Power.
Uno dei protagonsiti delle fasi iniziali è Juan Pablo Montoya, che dopo qualifiche disastrose con conseguente ultimo posto in griglia, incomincia la sua personale rimonta che, grazie anche al caos iniziale, lo fa risalire al 12° posto. Al giro 14 è Luca Filippi ad inaugurare la girandola dei pit-stop, imitato nel giro successivo dalla stragrande maggioranza dei piloti ma non da quelli di testa, che rimangono qualche giro più in pista: Pagenaud, infatti, al giro 21 è l'ultimo a fermarsi. Al termine delle soste l'unico cambiamento di rilievo è la seconda posizione di Will Power conquistata con un undercut su Newgarden. Al giro 39 uno strepitoso Rahal, davvero in palla in Alabama, supera l'alfiere del team Ed Carpenter Racing e si lancia all'inseguimento di Will Power. Nel giro successivo incomincia la seconda tornata di cambi gomme, che vede Pagenaud uscire sempre in testa ma con il compagno di team australiano, con un set di gomme morbide, molto più vicino a lui e facilitato dal doppiato di Conor Daly che non lascia strada al francese.
In occasione del rifornimento, al giro 67, Power (a causa di incomprensioni tra i suoi meccanici) perde del tempo e precipita ad 8 secondi da Pagenaud nonché dietro anche a Graham Rahal che, nel frattempo, si è fatto minaccioso negli specchietti del leader. E al giro 82 lo statunitense forza il sorpasso sul pilota Penske, costringendolo ad allargare la traiettoria e prendendosi la testa della corsa. Sembrerebbe finita ma non è così, dato che Pagenaud incomincia a mettere pressione sul rivale inducendolo all'errore: infatti Rahal, nel doppiaggio di Hawksworth, rompe l'ala anteriore spalancando la vittoria al francese, ma riuscendo comunque a mantenere la seconda posizione. Sul podio sale Newgarden, bravo nell'ultima tornata a superare Power, con Montoya a chiudere la Top Five. Tra i primi 10 troviamo anche un buon James Hinchcliffe (6°), Helio Castroneves (7°), Tony Kanaan (8°), Charlie Kimball (9°) e Scott Dixon (10°). Solo 18° Luca Filippi, la cui strategia aggressiva non ha pagato anche per via della gara senza caution, come era accaduto a Long Beach.
In generale Pagenaud, forte delle due vittorie e dei due secondi posti, vola con 184 punti, seguito da Scott Dixon a 140 e Juan Pablo Montoya a 135. Per l'Indycar ci sono tre settimane di pausa che permetteranno a team e piloti di prepararsi per il mese di maggio, che vedrà il Circus spostarsi ad Indianapolis, sede della gara sul tracciato stradale il 15 ma soprattutto dell'edizione numero 100 della mitica 500 Miglia, che andrà in scena il 29.
ORDINE D'ARRIVO
Pos | Pilota | Team | Motore | Tempo |
1 | Simon Pagenaud | Team Penske | Chevrolet | – |
2 | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan Racing | Honda | +13.748 |
3 | Josef Newgarden | Ed Carpenter Racing | Chevrolet | +15.804 |
4 | Will Power | Team Penske | Chevrolet | +16.731 |
5 | Juan Pablo Montoya | Team Penske | Chevrolet | +21.116 |
6 | James Hinchcliffe | Schmidt Peterson Motorsports | Honda | +23.622 |
7 | Helio Castroneves | Team Penske | Chevrolet | +25.539 |
8 | Tony Kanaan | Chip Ganassi Racing Teams | Chevrolet | +27.901 |
9 | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing Teams | Chevrolet | +31.873 |
10 | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing Teams | Chevrolet | +40.748 |
11 | Ryan Hunter-Reay | Andretti Autosport | Honda | +53.365 |
12 | Marco Andretti | Andretti Autosport | Honda | +55.212 |
13 | Takuma Sato | AJ Foyt Enterprises | Honda | +1:03.521 |
14 | Carlos Munoz | Andretti Autosport | Honda | +1:04.866 |
15 | Alexander Rossi | Andretti Herta Autosport | Honda | +1 giro |
16 | Sebastien Bourdais | KVSH Racing | Chevrolet | +1 giro |
17 | Mikhail Aleshin | Schmidt Peterson Motorsports | Honda | +1 giro |
18 | Luca Filippi | Dale Coyne Racing | Honda | +1 giro |
19 | Jack Hawksworth | AJ Foyt Enterprises | Honda | +1 giro |
20 | Conor Daly | Dale Coyne Racing | Honda | +1 giro |
21 | Max Chilton | Chip Ganassi Racing Teams | Chevrolet | +1 giro |
# | Pilota | Punti | ||
---|---|---|---|---|
1. | Simon Pagenaud | Team Penske | 184 | |
2. | Scott Dixon | Chip Ganassi Racing | 140 | |
3. | Juan Pablo Montoya | Team Penske | 135 | |
4. | Helio Castroneves | Team Penske | 118 | |
5. | Tony Kanaan | Chip Ganassi Racing | 106 | |
6. | Graham Rahal | Rahal Letterman Lanigan Racing | 100 | |
7. | Will Power | Team Penske | 94 | |
8. | Josef Newgarden | Ed Carpenter Racing | 91 | |
9. | Takuma Sato | AJ Foyt Racing | 90 | |
10. | Ryan Hunter-Reay | Andretti Autosport | 87 | |
11. | Charlie Kimball | Chip Ganassi Racing | 80 | |
12. | James Hinchcliffe | Schmidt Peterson Motorsports | 75 | |
13. | Mikhail Aleshin | Schmidt Peterson Motorsports | 70 | |
14. | Sebastien Bourdais | KVSH Racing | 69 | |
15. | Carlos Munoz | Andretti Autosport | 66 | |
16. | Max Chilton | Chip Ganassi Racing | 64 | |
17. | Marco Andretti | Andretti Autosport | 61 | |
18. | Alexander Rossi | Andretti Autosport | 59 | |
19. | Conor Daly | Dale Coyne Racing | 59 | |
20. | Jack Hawksworth | AJ Foyt Racing | 50 | |
21. | Luca Filippi | Dale Coyne Racing | 45 | |
22. | Spencer Pigot | Rahal Letterman Lanigan Racing | 16 | |
23. | Oriol Servia | Team Penske | 12 | |
24. | Ed Carpenter | Ed Carpenter Racing | 9 |
Vincenzo Buonpane
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