FIA F3 | Ecco come cambia il regolamento nel 2017: meno costi e più equilibrio
Nello specifico, i protagonisti che affronteranno la stagione non dovranno avere più di 25 anni. Verranno estesi a quattro gli anni totali in cui sarà possibile correre nella serie europea, con almeno due stagioni consecutive. Inoltre, la partecipazione ad un corso di allenamento FIA riservato ai piloti ha evidenziato la propria validità, pertanto rimarrà tale, così come resterà in vigore anche il divieto di passare direttamente dal karting al FIA F3, come invece era possibile fare fino al 2015. Come precedentemente annunciato, quest'anno ci sarà un montepremi per il vincitore del campionato rookie solo se correrà anche la stagione successiva nel FIA F3. Tale premio verrà esteso anche al team vincitore della classifica rookie, prendendo in considerazione anche il pilota e il team della classifica assoluta.
La tassa d'iscrizione e la tassa d'iscrizione tardiva sono state ridotte: la cifra concordata è fissata a 2.000 euro moltiplicata per il numero di eventi sul calendario (fino ad un massimo di 18.000 Euro), mentre quella riservata alla tassa d'iscrizione saldata in ritardo ammonta a 3.000 Euro per pilota, vettura ed evento. La data di scadenza per iscriversi è compresa fra il 16 gennaio e la settimana che precede il primo test ufficiale 2017. Il numero massimo di vetture in pista per ogni team è fissato a quattro.
Le giornate di test saranno spalmate su 12 giorni totali: sei per quanto riguarda i test collettivi e sei per quanto riguarda quelli privati. Questi ultimi dovranno essere però svolti su piste che non sono comprese nel calendario, mentre sarà imposto anche il divieto di utilizzare vetture di altre categorie. Tutto ciò per eliminare un possibile vantaggio da parte di team e piloti nel chilometraggio e nella possibilità di testare una vettura differente da una Formula 3.
Una gamma ampia di fornitori di motori verrà mantenuta anche nel 2017. Nel World Motorsport Council, svoltosi lo scorso dicembre, si è discusso al fine di estendere fino a 2 anni (fino al dicembre 2019) il periodo di omologazione di un motore. I costi di gestione di un propulsore per un anno, come da regolamento, non dovrà superare i 65.000 Euro. La sostituzione del motore verrà sanzionata con la retrocessione di 10 posizioni in griglia solo per una singola manche, anzichè per tutte le gare del weekend. Tale sanzione verrà applicata solo in caso di guasto meccanico e qualora il pilota venisse coinvolto in un incidente di cui non è responsabile, la sanzione non entrerà in vigore.
Al fine di evitare di spendere ulteriore denaro, verranno limitati sia il personale dei team presente nel paddock che il numero dei camion per ogni singola squadra che avrà l'accesso al paddock. In accordo tra loro, le scuderie avranno l'opportunità di condividere i dati riservati ad acceleratore, freno e velocità dopo la prima sessione di qualifiche. Verranno inoltre messi a disposizione di tutti anche i dati riservati al giro più rapido effettuato dal pilota più veloce di ciascuno dei due team più veloci. Ciò dovrebbe generare maggiore competitività tra i piloti e dare una mano alle squadre meno esperte.
La vettura dovrà infine essere utilizzata esattamente come uscita dal costruttore: saranno vietate ogni tipo di modifiche alle parti visibili delle vetture o parti supplementari che possano favorire l'aerodinamica dell'auto, dunque diventeranno inutili anche i test nella galleria del vento, espressamente vietati dal Regolamento Sportivo. La Dallara metterà comunque a disposizione di ogni scuderia i parametri del telaio.
Giulia Scalerandi
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