Credits: formula1.com
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Il weekend di gara del GP Messico è appena iniziato, ma per alcune ore la Formula 1 ha lasciato un asterisco sui risultati del GP Stati Uniti a seguito del Right of Review presentato ufficialmente dalla McLaren sulla penalità di 5 secondi afflitta a Lando Norris nel finale della gara di Austin.

L'episodio tra Norris e Verstappen

Il pilota britannico era in lotta con Max Verstappen per la terza posizione quando al giro 52 del Gran Premio Lando ha sorpassato la Red Bull dell'olandese all'esterno di curva 12, ma solo dopo che quest'ultimo lo ha accompagnato fuori dalla pista nella sua manovra di difesa. La direzione gara ha visionato l'episodio e deciso per la penalità su Norris, che ha perso così l'ultimo gradino del podio di Austin a favore proprio del suo rivale e leader del Mondiale Piloti.

Norris Verstappen GP Stati Uniti F1 2024
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Una decisione che aveva fatto discutere fin dal post-gara della tappa texana del Mondiale, soprattutto dalla parte della scuderia di Woking e del suo pilota. Così siamo arrivati in Città del Messico con la McLaren che ha deciso di esercitare il suo Right of Review ed un incontro con gli uomini FIA è stato organizzato per le ore 14:30 messicane della giornata di venerdì, in concomitanza con l'inizio delle FP2: Andrea Stella e Randeep Singh hanno presenziato per la McLaren insieme a Nikolas Tombazis e Tim Malyon (FIA) e a Jonathan Wheatley e Stephen Knowles (Red Bull).

La decisione della FIA e i motivi

Ricordando l'articolo 14.3 del Codice Internazionale Sportivo della FIA in cui è scritto esplicitamente che che un diritto di revisione poteva essere accolto solamente “se è stato scoperto un nuovo e significativo elemento che era indisponibile alle parti coinvolte al momento della decisione”, i rappresentanti della Federazione hanno deciso di respingere l'appello della McLaren e di confermare quindi la penalità di Norris e i relativi risultati di gara del GP Stati Uniti.

Nel comunicato c'è scritto uomini della scuderia di Woking avevano dichiarato che la monoposto di Norris era davanti a quella di Verstappen in fase di frenata, provando ad usare quella come “evidenza nuova e rilevante”, ma per rendere rilevante la nuova prova doveva esserci anche la dimostrazione dell'errore da parte della direzione gara, cosa che è mancata nelle evidenze portate dalla McLaren nell'incontro di venerdì.

Il comunicato ha aggiunto che, secondo l'articolo 14.3, “la decisione degli stewards se un elemento esiste o meno non è soggetta all'appello” e, per questo, non hanno potuto prendere in ulteriore considerazione l'appello della McLaren che però per loro è stato fatto “in buona fede”. La decisione di respingere l'appello segue dunque la linea guida dettata dalla Federazione ed applicata anche nei precedenti casi del 2023 in Arabia Saudita (Aston Martin), Australia (Ferrari) e Canada (McLaren).

Andrea Mattavelli