Gp Austria: Rosberg va in fuga
Terzo successo stagionale di Nico Rosberg nel Gran Premio d'Austria, ottava prova del Mondiale di Formula 1 svoltosi sul circuito di Spielberg. Il pilota della Mercedes ha preceduto sul traguardo il proprio compagno di squadra Lewis Hamilton, portando così a 29 le lunghezze di vantaggio sul rivale nella Classifica Piloti. Una prova di grande maturità e solidità mentale, quella del tedesco, il quale è riuscito a contenere la pressione del britannico nel finale, dopo essere riuscito ad avere la meglio delle due Williams scattate dalla prima fila. Una doppietta, quella realizzata dalla Mercedes, ottenuta sicuramente con maggiore difficoltà rispetto ad altre gare, grazie soprattutto ad una Williams capace di tenere il passo delle due Frecce d'Argento nelle fasi iniziali, con Valtteri Bottas che ha ottenuto il proprio primo podio della carriera precedendo Felipe Massa, ieri autore a sorpresa della pole; positiva anche la prova della Ferrari, che con Fernando Alonso ha dimostrato un buon potenziale, chiudendo al quinto posto a soli 18" dalla vetta, mentre Kimi Raikkonen ha portato a termine un'altra prova anomala racimolando un deludente decimo posto. Gara da dimenticare per la Red Bull: sul circuito di casa, le vetture di Newey hanno messo in mostra la peggiore prestazionale stagionale, con Ricciardo ottavo dopo una partenza difficile ed un bel sorpasso su Hulkenberg all'ultimo giro, mentre Vettel è stato costretto all'ennesimo ritiro stagionale dopo aver accusato problemi tecnici già nel corso del secondo giro. Molto positiva, invece, la prova di Sergio Perez che, scattato dalla sedicesima posizione, ha effettuato un primo stint molto lungo che gli ha consentito anche di condurre la gara per alcuni giri, prima di conquistare un ottimo sesto posto, con il compagno Hulkenberg giunto nono; gran bella gara anche per Magnussen, settimo sotto la bandiera a scacchi. Tra i ritirati, oltre a Vettel, anche le due Toro Rosso, con Vergne fermato da problemi all'impianto frenante e Kvyat vittima di una foratura alla posteriore destra. In ogni caso, guardando l'ordine di arrivo non si può non notare come tra le prime dieci vetture giunte sul traguardo, ben otto fossero equipaggiate da motori Mercedes: un segnale inequivocabile di come, specie sui lunghi rettilinei del Red Bull Ring, i cavalli messi a disposizione dalla power unit di Stoccarda abbiano fatto la differenza.
La cronaca. Al via, Massa scattava bene dalla pole, mentre alle sue spalle Rosberg riusciva a sopravanzare Bottas; decisamente più lenta la partenza di Ricciardo, mentre Hamilton partiva come un fulmine infilandosi subito tra Raikkonen e Kvyat. Nell'allungo successivo, Bottas prendeva la scia di Rosberg e riusciva a riportarsi alle spalle del compagno di squadra, con Hamilton che già alla fine del primo giro si posizionava alle spalle del terzetto di testa dopo aver superato anche Alonso prima della curva 8. Vettel all'inizio del secondo giro rallentava vistosamente, ma dopo aver resettato il software, riusciva a riprendere il ritmo pur venendo doppiato dai primi: nel tentativo di lasciare spazio alle altre vetture manteneva la traiettoria interna in curva 3, costringendo il compagno Ricciardo a mettere due ruote sull'erba. Nelle fasi iniziali, le due Williams mostravano di saper tenere a bada le Mercedes, mentre Alonso in quinta posizione iniziava a perdere rapidamente terreno. Hulkeneberg era il primo a montare le gomme Soft dopo dieci giri, subito imitato da Magnussen, Kvyat e Ricciardo. Poco dopo, toccava dapprima alle due Mercedes e poi alle Williams effettuare la sosta, con Hamilton che riusciva ad infilarsi davanti a Massa, rallentato dal traffico; in testa, si rtrovava così Perez il quale, ancora su gomme Soft, faceva registrare ottimi tempi precedendo Rosberg, Bottas, Hamilton e Massa, tutti racchiusi nello spazio di pochi decimi. Kvyat finiva nella ghiaia con la posteriore destra a brandelli, venendo costretto al ritiro, mentre Rosberg e Bottas riuscivano a scavalcare Perez, il quale accusava un inevitabile calo di rendimento degli pneumatici. Nelle retrovie, Vettel dapprima tamponava Gutierrez nel tentativo di scavalcarlo, e poco dopo veniva richiamato ai box per un mesto ritiro. La Mercedes anticipava le Williams in occasione della seconda sosta, con Bottas che era così costretto a cedere anche la seconda piazza a Hamilton; l'inglese si ritrovava così a poco più di 1" dal compagno, senza tuttavia riuscire ad attaccarlo sino alla bandiera a scacchi, sotto la quale il tedesco transitava per primo davanti allo stesso Hamilton, alle due Williams di Bottas e Massa e ad un positivo Alonso. Perez concludeva al sesto posto, non senza essersi tolto la soddisfazione di siglare il giro più veloce della gara.
Marco Privitera
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