F1 | Il bug informatico colpisce anche il Circus a Budapest
Alcune squadre, Mercedes in particolare, hanno sofferto nella mattinata per i problemi legati all'errore nell'aggiornamento apportato da CrowdStrike sui sistemi informatici
Anche il paddock di F1 è rimasto colpito nella mattinata dal bug informatico che ha messo in ginocchio tutto il mondo. Mercedes ed altri team sono stati limitati nella preparazione all'attività in pista del GP Ungheria 2024, nuovo round del Mondiale F1 dopo una settimana di pausa.
Il problema CrowdStrike tocca principalmente la Mercedes
La Mercedes ha iniziato il weekend di corsa in maniera anomala a causa di un problema causato da un aggiornamento di CrowdStrike che ha mandato in tilt i sistemi Microsoft Azure. Anche altre realtà hanno sofferto del medesimo ostacolo, il costruttore di Stoccarda è stato però il più coinvolto dei dieci che gareggiano nella massima formula.
Il mondo questa mattina si è svegliato in tilt, un errore in un aggiornamento rilasciato dalla piattaforma di cybersecurity CrowdStrike ha infatti messo in ginocchio moltissime realtà.
I tecnici sistemano tutto per la FP1
Il brand statunitense, partner di Mercedes dal 2019, ha costretto i tecnici delle auto di Lewis Hamilton e George Russell a lavorare diversamente, i monitor al muretto sono stati attivati solamente poco prima dell'inizio della FP1.
I membri di Mercedes F1 hanno risolto il problema installando la vecchia versione di Windows sulle piattaforme in pista e nel Regno Unito. Il problema è stato risolto nel giro di qualche ora, fortunatamente non vi sono stati altri ‘danni’ all'intero del paddock.
Il direttore tecnico della Mercedes, Andrew Shovlin, ha dichiarato che l’impatto del problema sulle prestazioni in pista sono state quasi nulle,
Abbiamo avuto un grande sostegno da CrowdStrike e da tutti i nostri partner. C’era un po’ di lavoro che dovevamo fare. Abbiamo tanti computer intorno al garage ed al muretto, tutti sono stati aggiornati. L'impatto sulle FP1 è stato minimo, siamo subito tornati operativi.
CrowdStrike è un nome sempre più noto in F1 e non solo, ricordiamo infatti la presenza di CrowdStrike Racing nel panorama delle ruote coperte con l'impegno in LMP2 e GT3 nel Fanatec GT World Challenge America Powered by AWS con il proprio CEO George Kurtz. Quest'ultimo, vincitore recentemente della CrowdStrike 24h di Spa in classe PRO Am, non ha potuto presenziare per ovvi motivi al round di SRO America di questo fine settimana al VIRginia International Raceway.
Chiara Zaffarano