F1 | GP Las Vegas: Horner e il programma di gara "brutale per la squadra"
L'estenuante programma del GP di Las Vegas, unito all'impegno notturno per i famosi problemi in pista durante le FP1, ha lasciato sfinito il paddock, come sottolineato da Christian Horner e altri protagonisti della F1.
Lezioni da imparare
La riparazione, durata cinque ore, per mettere in sicurezza i coperchi delle valvole dell'acqua dal circuito cittadino ha rinviato le FP2 libere alle 2:30 di venerdì mattina a Las Vegas. La sessione, conseguentemente estesa a novanta minuti, ha impegnato piloti, personale delle scuderie, addetti alla pista e all'evento fino alle quattro del mattino ora locale, serrando i tempi dei team in merito alle consegne per le sessioni di FP3 e qualifiche.
Christian Horner, Team Principal Red Bull, ha affermato che, se da una parte risulta comprensibile avere problemi iniziali su un tracciato nuovo, lo staff della squadra ha pagato un prezzo piuttosto caro. "Prima di tutto, ovviamente, avremo molte lezioni da imparare", ha detto Horner, aggiungendo come il programma di gara debba subire un'analisi, "perché è stato brutale per la squadra e per tutti gli uomini e le donne dietro le quinte".
Rivedere gli orari?
Secondo il Team Principal della scuderia di Milton Keynes durante le giornate dell'evento la scuderia "gira" fino a tarda notte, per cui sarebbe opportuno riconsiderare gli orari delle varie sessioni, magari fissando le sessioni un po' prima, durante la serata. Del resto, Horner osserva che non si riuscirà "mai a soddisfare completamente il pubblico televisivo" e un piazzamento verso orari meno notturni "sarebbe semplicemente un po' più comodo per gli uomini e le donne che lavorano dietro le quinte".
Zhou Guanyu, pilota Alfa Romeo, ha sottolineato che, considerando l'agenda fitta di impegni promozionali, l'organizzazione di Las Vegas ha sbagliato gli equilibri. Secondo il pilota cinese, il fine settimana di Las Vegas ha rappresentato una tappa difficile per tutti. L'alfiere dell'Alfa Romeo Sauber auspica una riduzione degli impegni promozionali per il prossimo anno, "in modo da poter avere un po' più di tempo con gli ingegneri e tutte queste cose più relative alla gara che altro".
Benessere del personale
Matt Harman, direttore tecnico dell'Alpine, ha delineato meglio la sfida di Las Vegas rispetto alle gare notturne in F1: "Quasi come avere il cambio di fuso orario oltre al turno di notte". Per quanto avessero previsto qualche problema di questo tipo Harman ha affermato che sarebbe necessario apportare modifiche per tutelare la salute del personale del paddock: "È una di quelle cose di cui dovremmo parlare in futuro per assicurarci che tutto sia predisposto per il benessere e questo genere di cose".
A meno che non si voglia pensare che l'orario notturno della gara di Las Vegas serva a sopperire la mancanza di appeal della Sin City durante il giorno, l'insistenza della F1 nel programmare le gare principalmente per gli spettatori europei dovrebbe essere abbandonata. Del resto parliamo di un campionato del mondo che, per stessa ammissione di Liberty Media, ora ha un appeal più globale che mai.
Note da tenere a mente
Gli orari di questa gara avevano tutti un posizionamento piuttosto strano, soprattutto per una gara che cerca di convincere più persone negli Stati Uniti a seguire la F1. Va ricordato, inoltre, come l'impianto di Las Vegas fosse soggetto ad aperture e chiusure al traffico, così da ridurre i disagi per la popolazione locale. Un'attività che interessa forza lavoro e sicuramente incidente sulla definizione delle tempistiche dell'evento. Se il GP in Nevada vuole imparare dalla propria esperienza dovrà sicuramente prendere in considerazione le lezioni raccolte durante la prima edizione dell'evento.
Luca Colombo
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