Nell'immediata vigilia del Gran Premio di Spagna, quinta prova del Mondiale di Formula 1 2015, andiamo a ripercorrere la storia di questo evento attraverso i circuiti che lo hanno ospitato nel corso degli anni.

Partiamo dalla sua nascita, nel lontano 1913, quando la prima gara denominata Gran Premio di Spagna fu disputata con partenza e arrivo a Guadarrama, su un circuito stradale lungo 103 chilometri, nei dintorni della capitale di Madrid. Dopo questa gara, la Spagna dovette aspettare 10 anni prima che un nuovo Gran Premio fosse disputato e questa volta fu scelto l'Autódromo de Sitges-Terramar, un circuito ovale che non sarebbe più stato utilizzato per ospitare l'evento dopo questa breve apparizione.

Nuovamente il Gran Premio di Spagna subì uno stop e si dovette aspettare tre anni prima di vedere una nuova gara: ancora una volta si cambiò il circuito, e in tale occasione la scelta cadde sul circuito di Laserte, che si trovava nei pressi della località turistica di San Sebastián sul Golfo di Biscaglia. La gara si disputò su quel circuito per cinque volte, dal 1926 al 1927 e dal 1933 al 1934. Dopo l'edizione del 1935 in Spagna scoppiò la guerra civile e le gare non furono più disputate, anche a causa del successivo inizio della Seconda Guerra Mondiale.

Per poter nuovamente parlare del Gran Premio di Spagna occorre fare un salto al 1951, quando l'appuntamento entrò per la prima volta nel campionato del Mondo di Formula 1. Teatro di questa gara fu il circuito di Pedralbes, disegnato nel quartiere della città di Barcellona che diede il nome al circuito e con una lunghezza di 6,316 km. La prima edizione fu vinta da Juan Manuel Fangio sull'Alfa Romeo, mentre la seconda edizione fu conquistata da Mike Hawthorn su Ferrari. In seguito al gravissimo incidente alla 24 Ore di Le Mans 1955, in cui morirono 80 persone, il circuito venne abbandonato perché non idoneo alle severe norme di sicurezza entrate in vigore dopo la tragedia francese.

La Spagna perse ancora una volta il suo Gran Premio e solo nel 1967 la Formula 1 tornò a disputare una gara non ufficiale sul nuovo circuito di Jarama vinta da Jim Clark. Questo tracciato si sarebbe alternato con quello cittadino di Montjuic dal 1968 fino all'edizione del 1975, dove su quest'ultimo circuito morirono quattro persone in seguito all'incidente della Embassy-Hill di Stommelen.

Ma andiamo con ordine, illustrando le caratteristiche di questi due circuiti spagnoli. Partiamo da quello più "anziano", ovvero dal tracciato di Montjuic, in cui la prima gara si disputò nel 1933. Questo circuito era un cittadino che sorgeva all'interno dell’omonimo parco della città di Barcellona. Esso si sviluppava su una collina che si trova nel lato settentrionale del parco per una lunghezza totale di 3.791 metri. Il tracciato comprendeva numerosi saliscendi, curvoni veloci e anche tratti lenti e insidiosi, come la piega a 90° conosciuta con il nome di Guardia Urbana. Inoltre ha subito alcune variazioni solamente nel 1951 e nel 1952, per conformarsi ai nuovi regolamenti della Federazione Internazionale.

Il circuito di Jarama invece venne inaugurato il 23 luglio 1967, progettato da John Hugenholz e costruito dall'architetto italiano Sandro Rocci. Il circuito si trova vicino a Madrid ed è lungo 3.404 metri con una larghezza di 9 metri: la sua caratteristica era quella di possedere un solo rettilineo lungo 900 metri ed una lunga serie di curve lente che rendeva difficile compiere i sorpassi.

Ma ritorniamo ora alla storia del Gran Premio della Spagna. Come già detto, la prima gara del 1967 fu un evento non ufficiale, ma che serviva a preparare il ritorno della Formula 1 in Spagna che avvenne l'anno dopo. La gara fu vinta da Graham Hill sulla Lotus, la quale in tale occasione decise di abbandonare la livrea verde-oro per passare a quella rosso-oro dello Sponsor Gold Leaf.

Sempre sul circuito di Jarama Niki Lauda nel 1974 ottenne la prima vittoria in Formula 1 con la Ferrari, mentre l'anno dopo andò in scena la tragedia del Montjuic, dove Rolf Stommelen, in quel momento in testa alla gara, perse il controllo della sua Hill a causa del cedimento dell'alettone posteriore, andandosi a schiantare contro il guard rail. La vettura rimbalzò dall'altro lato della pista finendo oltre le protezioni e uccidendo quattro persone. La gara fu interrotta e a vincere fu Jochen Mass (ultimo tedesco a vincere prima dell'era di Michael Schumacher), con Lella Lombardi che divenne la prima donna a segnare punti in campionato grazie al sesto posto.

Dopo questa tragedia, il Gran Premio di Spagna si spostò definitivamente sul circuito di Jarama, dove corse fino al 1981. Il tracciato subì delle modifiche e nel 1976 vennero fatti diversi lavori per migliorare la sicurezza: vennero allargate le vie di fuga alle curve Varzi, Farina, Le Mans, Ascari, De Portago, Esse Bugatti, Monza e Tunel, si aggiustarono i guard rail e si aggiunsero 2000 metri di rete per garantire la sicurezza di spettatori e piloti.

In questo arco di tempo, la gara che sicuramente occorre ricordare è l'impresa di Gilles Villeneuve, compiuta nell'ultima edizione del 1981. In quella gara, l'Aviatore grazie alla bravura nel saper sfruttare il motore turbo della Ferrari e approfittando delle caratteristiche del circuito, riuscì a resistere agli attacchi di cinque monoposto molto più veloci e competitive della Ferrari fino al traguardo. Gilles conquistò la sua ultima vittoria in una gara ufficiale di Formula 1, ma questa gara consacrò il canadese al mito.

Nuovamente la Spagna uscì dal calendario di Formula 1, per ritornare nel 1986 a Jerez de la Frontiera. Il sindaco della città, infatti, per ottenere un maggiore afflusso di turismo spinse nel 1985 per far costruire un circuito in grado di poter ospitare un Gran Premio di Formula 1. Il circuito, lungo 4.428 metri per 13 curve, di cui 5 a sinistra e 8 a destra, ospitò la gara per sette edizioni. La prima vittoria sul circuito di Jerez andò a Ayrton Senna: il brasiliano riuscì a trionfare sulla Williams di Nigel Mansell, arrivando al traguardo con un vantaggio di soli 0.014. Il leone sarebbe riuscito a vincere a Jerez nella stagione successiva, mentre Ayrton si impose nuovamente nel 1989.

Nell'ultima edizione del Gran Premio di Spagna corso a Jerez, durante le prove del venerdì andò in scena il terribile incidente di Martin Donnelly. La Lotus finì per sbattere ad altissima velocità contro le barriere, spezzandosi in due tronconi, con il pilota nordirlandese che venne scagliato al centro della pista, riuscendo miracolosamente a sopravvivere, anche se l'incidente avrebbe messo fine alla sua carriera da pilota.

Dal 1991 la gara venne spostata sul tracciato di Montmelò, grazie al sostegno del governo di Spagna per finanziare le Olimpiadi del 1992, in programma proprio a Barcellona, dove nacque il circuito di Catalunya. Questo circuito, lungo 4655 m, si caratterizza per avere un lungo rettilineo e 16 curve abbastanza ampie. Il tracciato, dopo gli incidenti di Imola 1994, subì diverse modifiche come la rimozione della variante Nissan per fare spazio ad un tratto rettilineo. Successive modifiche furono realizzate nel 2004, quando le curve "La Caixa-Banc de Sabadell" furono sostituite da una curva molto stretta, prima dell'introduzione nel 2007 di una nuova variante tra la "Europcar" e la "New Holland", ovvero le ultime due curve del tracciato.

Dal 1991 al 1994 tutte le vittorie sono state conquistate da un pilota a bordo di una Williams, fino all'arrivo di Michael Schumacher che nel 1995 mise fine alla supremazia della squadra inglese. Proprio a Michael vanno attribuite due bellissime imprese su questo circuito: nel 1994 arrivò secondo nonostante avesse dovuto disputare l'ultima parte di gara in quarta marcia, mentre nel 1996 ottenne la prima vittoria con la Ferrari con delle condizioni meteo disastrose. Sempre al tedesco appartiene il record di vittorie del Gran Premio di Spagna con sei vittorie, di cui quattro conquistate di fila tra il 2000 e il 2004.

Chiara Zaffarano

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