Credits: Aprilia.com
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Proseguiamo le nostre pagelle di metà stagione MotoGP con Aprilia, analizzando le gare dei due piloti factory e della coppia Trackhouse. La casa di Noale si trova attualmente seconda in classifica costruttori con 175 punti, mentre in quella a squadre è quarta con il team ufficiale e ottava con il team americano, che esordisce proprio quest'anno nel Motomondiale.

Aprilia batte KTM ma è ancora lontana da Ducati: voto 7

Come detto, Aprilia è attualmente la seconda forza della MotoGP, seguita a breve distanza da KTM che ha solo 10 punti in meno nei costruttori. L'obbiettivo minimo, ossia quello di battere la casa di pari grado (Classe C, ndr), si può affermare che sia raggiunto. Ciò che preoccupa è il distacco da Ducati, che rimane ampio. Dalla casa di Borgo Panigale, Aprilia si rimedia un distacco di ben 140 punti, poco meno dello scorso anno a parità di gare di disputate. C'è da dire che la casa di Noale è stata l'unica finora a battere Ducati, vincendo la gara di Austin con Maverick Viñales e ottenendo ben tre Sprint, due con Viñales a Portimão e COTA ed una con Aleix Espargaró al Montmeló.

Viñales ottiene il primo successo con Aprilia (voto 7), Aleix Espargaro si ritira (voto 6)

Il bilancio della prima parte di stagione di Maverick Vinales è sostanzialmente positivo. Infatti è il primo pilota non Ducati in classifica, al quinto posto. Inoltre è riuscito a sbloccarsi, ottenendo due successi nella Sprint e una splendida vittoria ad Austin, che lo colloca tra i pochi ad aver conquistato un GP con tre case diverse (Suzuki, Yamaha e Aprilia, ndr). Il tallone d'Achille di “Top Gun” rimane la costanza: di fatto non è mai salito sul podio escludendo la vittoria, nonostante l'episodio sfortunato di Portimão, quando è caduto mentre si trovava in 2ª posizione. Quel che è certo è che quest'anno sarà lui il primo pilota Aprilia, nel tentare di ottenere il quinto posto in classifica generale e, perché no, cercare di dare fastidio ai quattro piloti Ducati davanti. Ma non lo sarà il prossimo anno, in quanto ha scelto inaspettatamente la sfida KTM, probabilmente non digerendo l'approdo in squadra di un pilota come Jorge Martin.

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Il capitano di Aprilia, Aleix Espargaró, è invece nono in classifica generale, staccato di 43 punti dal compagno di squadra. Aleix ha iniziato l'anno similmente a come ha finito lo scorso, consapevole dell'essere all'ultimo giro di boa. Ed infatti l'annuncio del ritiro è arrivato a Catalunya, pista in cui ha ottenuto la vittoria della Sprint e un quarto posto che fino ad ora è il suo miglior risultato stagionale. A complicare le cose l'infortunio alla mano destra di Assen che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca sia nel weekend olandese che nel successivo in Germania. Tutto sommato, per essere un “pensionato” la sua stagione non può dirsi di certo un disastro. E a fine anno lo aspetta Honda, che lo ha già messo sotto contratto come tester, per via della sua grande esperienza maturata.

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Oliveira si risveglia in Germania (voto 5.5), buoni progressi per Raúl Fernández (voto 6.5)

Probabilmente Miguel Oliveira, prima del weekend del Sachsenring, era il pilota più anonimo della griglia, pur disponendo di un'Aprilia GP24. Il portoghese arrivava costantemente a punti ma non era mai andato oltre ad un ottavo posto in Francia. Persino a Portimão, pista di casa, ha concluso solamente nono. Risultati al di sotto delle aspettative, soprattutto considerando che dispone della stessa moto dei due ufficiali che gli sono arrivati sempre davanti. Solo al Sachsenring, ultimo weekend prima della pausa estiva, abbiamo visto il “vero” Oliveira, che è riuscito a concludere la Sprint al secondo posto e la gara con un buon sesto posto. Attualmente Miguel è tredicesimo in classifica e sembra che Aprilia lo voglia confermare. E al momento l'unica alternativa plausibile a Trackhouse per Oliveira sembra una Yamaha Pramac.

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Raúl Fernández è proprio dietro alle spalle del compagno di squadra in classifica, al quattordicesimo posto con 5 punti di differenza, nonostante Raul disponga della GP23, quindi una moto meno prestazionale. Lo spagnolo sta facendo vedere a sprazzi l'enorme talento che ha mostrato nella sua prima ed unica stagione in Moto2, in un crescendo iniziato negli ultimi GP dello scorso anno. Sicuramente il weekend in cui più si è fatto notare è stato quello in Catalunya. Nella Sprint è riuscito a portarsi perfino in testa, cadendo in meno di due giri probabilmente per un eccesso di foga. Si è però rifatto in gara la domenica, concludendo al sesto posto. Come per Oliveira, anche lui sembra voler essere confermato dalla casa di Noale. L'ipotesi Joe Roberts, che si paventava ad inizio stagione per una coppia pilota-team tutta a stelle e strisce, sembra essere svanita. 

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Francesco Sauta

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