E' stata una qualifica a "doppia velocità" quella della Red Bull a Sakhir: ma contrariamente alle attese, è stato Daniel Ricciardo a recitare il ruolo dell'assoluto protagonista, strappando il terzo tempo alle spalle delle due imprendibili Mercedes. Il pilota australiano dovrà però rinunciare a partire dalla seconda fila a causa della penalità inflittagli dai Commissari FIA in seguito ai fatti di Sepang, quando aveva abbandonato la piazzola al termine del secondo pit stop con la ruota anteriore sinistra non adeguatamente fissata dai meccanici. Una disattenzione che è costata cara al pilota di Perth, il quale subirà un arretramento di dieci posizioni sulla griglia di partenza dovendo così scattare dalla tredicesima posizione.

Nonostante tutto, però, al simpatico Daniel l'ottimismo sembra non mancare mai: "Oggi è stato bello, domani sarà meno bello a causa dei dieci posti di penalità, ma sono comunque molto contento per quanto riguarda la qualifica. Oggi ho dato il massimo, e sono molto soddisfatto del risultato ottenuto. Domani sono convinto che io e Seb potremo lavorare duramente per poter rimontare". Discorso decisamente diverso, invece, per Sebastian Vettel. Dopo aver accusato per tutto il weekend problemi di set-up con la RB10, il campione del mondo in carica aveva dovuto terminare anzitempo la terza sessione di libere, dopo essere finito nella ghiaia a causa di un testacoda all'uscita della curva 2. Nelle qualifiche, poi, le cose non sono andate molto meglio per il tedesco, eliminato per la seconda volta su tre già nel corso del Q2. Alla fine, grazie anche alla penalità inflitta al compagno, Seb scatterà dalla decima posizione: "Ieri ero molto soddisfatto, oggi il problema accusato in mattinata non ci ha aiutato visto che la vettura ha riportato qualche piccolo danno. Credo che il nostro passo gara sia positivo, e lo era anche sul giro da qualifica, come ha dimostrato Daniel". Vettel dividerà la quinta fila con la Ferrari di Fernando Alonso: proprio il compagno dello spagnolo, Kimi Raikkonen, ha oggi eliminato dalla top ten il tedesco per soli 60 millesimi. A volte i centimetri fanno la differenza: ed in Formula 1 accade piuttosto spesso.

Marco Privitera

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