Credits: Pirelli Media Library
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Il GP di Monaco edizione 2024 non passerà sui libri di storia targati Red Bull F1 come una delle gare più gloriose. Perez finisce la gara a pochi metri dal via, nell'incidente che innesca la bandiera rossa, mentre Verstappen non migliora la posizione del sabato finendo sesto a quasi quattordici secondi dal battistrada Leclerc, preso a “panino” dal duo Mercedes.

Perez fuori subito

La gara di Sergio Perez dura poco a causa di un incidente che lo ha visto protagonista con Kevin Magnussen. Quest'ultimo è entrato in contatto con la ruota posteriore destra di Perez mentre salivano verso Massenet subito dopo il via: entrambe le vetture sono andate contro le barriere, rimbalzando sulla traiettoria di Nico Hulkenberg. Bandiera rossa e gara finita per i tre piloti. Il messicano ha dichiarato:

“È il primo giro. Ho perso una posizione contro una Racing Bulls e ovviamente è il primo giro, se non sei nella posizione giusta finirai per perdere tempo. Stavo uscendo dalla curva. Se vedi il mio camera-car, non ha senso vedere Kevin. Sono rimasto piuttosto sorpreso dal fatto che a quel punto avesse tenuto aperto perché semplicemente non serviva a nulla. Abbiamo subito molti danni ed è stato un incidente molto pericoloso”.

Gli steward hanno deciso di non indagare oltre sull'incidente, per quanto Perez non fosse d'accordo e Magnussen fosse dell'idea che il messicano non ha lasciato abbastanza spazio. Considerazioni sull'incidente a parte, dobbiamo sottolineare che una posizione di partenza nelle retrovie a Montecarlo equivale a mettersi nei guai.

La Red Bull ha una vettura che non è “tarata” in maniera evidente sulle esigenze di Perez, ma quando i problemi diventano molto visibili Checo perde il treno sin dalle qualifiche. Per il messicano il maggiore problema rappresenta ora l'ottavo posto di Yuki Tsunoda: per quanto il giapponese non sembri essere nei piani futuri Red Bull, la comparazione può diventare piuttosto pesante in ottica mercato.

Verstappen: un problema endemico sulle Red Bull?

Verstappen ha portato a casa un insapore sesto posto, maturato dalla prestazione in qualifica su una pista dove non si può sorpassare e sulla bandiera rossa che ha regalato a tutti un pit-stop “gratuito”-

Sin dall'inizio della stagione la RB-20 non ha mostrato il piglio dominante delle precedenti monoposto, lasciando l'olandese alla guida di una monoposto meno “eccezionale” in alcuni tracciati, come Miami. La monoposto è comunque concepita sulle esigenze dell'olandese che, anche in situazioni di minore competitività, porta a casa punti, tenendo a bada la naturale irruenza in pista.

Nel fine settimana monegasco, Verstappen ha detto che la squadra è stata "scoperta" con un punto debole riguardante dossi e cordoli, che rende l'auto "come un go-kart". Secondo alcune analisi Red Bull non è alle prese con un nuovo problema, ma con una problematica endemica dell’era delle vetture con canale Venturi, fino adesso mascherato dalla schiacciante superiorità tecnica “overall” nei confronti della concorrenza. Max ha dichiarato:

"Abbiamo provato molte cose sulla macchina. Letteralmente niente ha migliorato la situazione. Siamo semplicemente bloccati, abbiamo davvero provato a ottimizzare le prestazioni, ma ad un certo punto quando sei bloccato in quel modo…potete vedere che nel secondo settore siamo così messi male solo perché non riesco a toccare nessun cordolo. (…) Siamo diventati più morbidi, più rigidi, tutto. Ma l'auto è come un go-kart. È come se corressi senza sospensioni".

Red Bull avrà i suoi problemi nel comprendere questo dilemma tecnico che sembra più di natura meccanica che aerodinamica. In ogni caso Max ha portato a casa punti che solidificano la sua leadership mondiale: finché le seconde forze giocheranno a rubarsi i punti, Verstappen potrà tenere a freno la sua indole per portare fieno in cascina, mentre Red Bull potrà ritagliarsi più tempo per capire i problemi che affliggono la monoposto.

Molto probabilmente lo sviluppo globale sul concetto tecnico Red Bull ha raggiunto il suo limite superiore e gli altri da dietro spingono. Montecarlo può avere aperto uno squarcio nel dominio della scuderia di Milton Keynes, ma finché Max e la RB-20 potranno comandare le azioni, tutte le discussioni vengono rimandate al GP successivo. O ai mesi successivi, visto che Red Bull non ha ancora messo in pista grossi aggiornamenti tecnici.

Luca Colombo