Credits: Michelin Racing USA
Credits: Michelin Racing USA

Porsche Penske Motorsport sale al comando della Rolex 24 at Daytona a metà prova con la 963 ufficiale #7. Felipe Nasr conduce le danze nell'opening round dell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship davanti alla gemella #6 ed all'Acura #60 Shank Racing.

Cadillac perde l'auto #40 WTR e la V-Series.R #31 Whelen Engineering in due incidenti distinti, mentre Ford continua a comandare la classe GTD PRO respingendo al meglio gli attacchi di BMW e Corvette. 

 

#40 Cadillac prende il comando…ma poi

Kamui Kobayashi ha portato nuovamente in vetta la Cadillac V-Series.R nel secondo quarto di gara mostrando un ritmo incredibile nei confronti della concorrenza. Il giapponese si è sbarazzato senza particolari problemi dell'Acura #60 Shank Racing di Colin Braun prima di allungare sui rivali.

Tutto è cambiato a meno di 17h dalla fine in seguito ad una nuova SC, la quarta della Rolex 24 2025, inserita per rimuovere l'Aston Martin Vantage GT3 EVO #007 Heart of Racing (GTD PRO). La neutralizzazione ha preceduto una nuova ripartenza che ha messo fine alla corsa della Cadillac #40 e di una serie di altre auto.

Rolex 24 - Credits. Wayne Taylor Racing

Le gomme fredde hanno infatti tradito Louis Delétraz, in testacoda dopo curva 2 prima di rimbalzare prepotentemente in pista una volta colpito il rail di protezione. L'ex vincitore della 12h Sebring ha bloccato la carreggiata ed è stato colpito dall'Oreca 07 Gibson #22 United Autosports e dalla LMP2 #73 Pratt Miller Motorsports.

Nel multiplo incidente verificato dopo curva 2 sono rimaste coinvolte anche Tower Motorsport Oreca LMP2 #8, AO Racing Porsche GTD PRO #77, Pfaff Motorsports Lamborghini GTD PRO #9 e Paul Miller Racing BMW GTD PRO #48. Gli ultimi due citati si collocavano virtualmente in prima e seconda piazza in classe.

 

Lotta a tre per la prima piazza

La battaglia si è aperta per la vittoria tra la Porsche #7 di Nick Tandy, la Cadillac #31 di Jack Aitken e la BMW #24 di Dries Vanthoor. Il tridente si è sfidato per il primato nel cuore della notte di Daytona in occasione di un lungo periodo di green flag.

Una breve caution, la sesta della sfida per intervenire sulla Corvette #63 DXDT Racing (GTD) ferma dopo la bus stop, non ha cambiato gli equilibri in campo.

Whelen Cadillac #31, Porsche Penske #7 e BMW #24 sono rimasti in lotta per le prime posizioni, il tridente è stato raggiunto per la prima volta anche dalla V-Series.R #10 WTR di Filipe Albuquerque.

Out Cadillac #31

Dopo aver perso la V-Series.R #40 WTR, General Motors ha visto uscire di scena anche la Cadillac #31 Whelen Engineering con Fred Vesti al volante. Il danese è finito contro le barriere nell'ultimo segmento del tracciato dopo la curva 4 dell'ovale, tradito da un problema al proprio prototipo.

Un cedimento della LMDh con telaio Dallara ha messo prematuramente fine all'avventura dell'auto #31 che quest'anno vede come titolari full-time Earl Bamber e Jack Aitken. L'equipaggio si collocava virtualmente in piena lotta per le prime posizioni contro Porsche e BMW.

1-2 Porsche, ma tutto resta apertissimo

Porsche è attualmente in prima e seconda piazza a dodici ore dalla fine, ma tutto può succedere e cambiare velocemente. Shank Racing Acura #60 e WTR Cadillac #10 inseguono i prototipi tedeschi, mentre dobbiamo scendere in quinta piazza per trovare la BMW #24.

Attualmente è attardata, invece, la BMW #25, sanzionata dai commissari per aver infranto la procedura di ripartenza in occasione della 7ma caution della giornata. Fuori dai giochi anche la Porsche #5 Proton Competition, out dopo un cedimento all'uscita di ‘NASCAR Turn 2'.

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United Autosports USA leader in LMP2

United Autosports USA è in cima alla classifica LMP2 a metà corsa dopo una nuova tornata di soste. La compagine anglo-americana detta il passo con Rasmus Lindh #22, leader davanti ad Antonio Felix Da Costa (Inter Europol Competition #43) e Dane Cameron (AO Racing #99).

Niente da fare, purtroppo, per United Autosports USA #2 e Pratt Miller Motorsports #73, auto coinvolte con Cadillac WTR #40 nel primo dei due significativi della notte di Daytona. Resta in gioco, invece, Tower Motorsport #8 nonostante alcuni danni riportati dopo quanto accaduto a 16h e mezza circa dalla fine.

Ford vs BMW in GTD PRO, attenzione a Corvette ed a Rexy

Ford e BMW si contendono il primato in GTD PRO alla Rolex 24 at Daytona. Il costruttore bavarese è attualmente in vantaggio con Madison Snow, leader a 12h dalla conclusione con la propria BMW M4 GT3 EVO #1 Paul Miller Racing.

La squadra che ha vinto il titolo 2023 in GTD compare in cima alla graduatoria nonostante una strategia leggermente differente rispetto alla concorrenza.

Insegue al momento la Porsche 992 GT3-R #77 AO Racing di Klaus Bachler e la Ford Mustang GT3 #65 di Dennis Olsen. Leggermente staccate le due Chevrolet Corvette ufficiali, sanzionate per un'infrazione ai box dopo la 7ma bandiera gialla di giornata.

Peccato aver perso prematuramente per strada, invece, la BMW M4 GT3 EVO #48 Paul Miller Racing di Max Hesse e la Lamborghini Huracan GT3 EVO2 #9 Pfaff Motorsports di Jordan Pepper. Il sudafricano ha colpito il tedesco a 16h e 30 dalla fine durante la sesta ripartenza di giornata, l'incidente è avvenuto in seguito alla carambola creata pochi secondi prima dall'impatto di una LMP2 contro la Cadillac #40 WTR.

 

Inception Racing Ferrari sale in cattedra

Ferrari guida il gruppo in GTD con Inception Racing. La 296 GT3 #70 del team britannico si colloca al comando a metà dell'opening round dell'IMSA WTSC dopo aver superato la Porsche #120 Wright Motorsport.

Frederik Schandorff ha lottato a lungo con Ayhancan Guven per conquistare il primato provvisorio. Insegue la BMW M4 GT3 EVO #96 Turner Motorsport e la Corvette Z06 GT3.R #13 AWA, mentre dobbiamo scendere in ottava piazza per scovare l'Aston Martin #27 Heart of Racing.

Ottimo passo per la vettura britannica nel corso delle prime ore della notte di Daytona soprattutto con il nostro Mattia Drudi. Peccato, invece, l'uscita dalle prime posizioni della Ferrari #47 Cetilar Racing, in crisi con dei problemi tecnici.

Luca Pellegrini