WSBK | GP Argentina, pagelle: “God Save The Queen” e “Marsigliese” nella terra del Tango
Ecco dunque i voti ai protagonisti che hanno fatto saltare in piedi il caliente pubblico argentino accorso in massa per questa prima storica apparizione della Superbike nella terra del Tango su un tracciato nuovo di zecca e completato proprio a ridosso dell’evento stesso.
Jonathan Rea 10 e lode: 10 come le vittorie consecutive ottenute in questa stagione. Ci teneva a battezzare lui il tracciato argentino e così ha fatto ribadendo, se mai ce ne fosse bisogno, di essere un campione che non sa accontentarsi, ma di avere sempre fame di vittorie nonostante la fresca conquista del titolo.
Jules Cluzel 10 e lode: se in Superbike l’assoluto mattatore è stato Jonathan Rea, Jules non ha voluto essere da meno vincendo di gran carriera la gara della Supersport con una prestazione autorevole davanti a Cortese e Mahias e portando a Losail la sfida per il titolo di categoria.
Tifo argentino 10: se da un lato la pista pur bella ha offerto poco spettacolo, chi ha regalato lo spettacolo vero è la tifoseria argentina, accorsa in massa sia per l’idolo locale Tati Mercado che per gli altri piloti del Mondiale, Rea in primis. Un tifo così merita una gara di Superbike!
Tati Mercado 10: il voto è puramente per la marea di gente che ha attirato nel week-end facendo da sponsor del tracciato argentino. Sfortunatamente per lui il suo GP di casa non è andato esattamente come si aspettava: solo 12° in gara-2 dopo essersi autoeliminato al giro 4 di gara-1.
Tracciato di El Villicum 10: promosso a pieni voti il nuovissimo tracciato sorto a San Juan. Layout ottimo con un buon mix di curve lente e veloci, un lungo rettilineo ed una carreggiata ampia per una pista “finita” in tempi record. Ora l’Argentina è ai livelli degli altri Paesi con una pista per la MotoGP (Termas) ed una per la Superbike.
Xavi Fores 10: con il secondo posto di gara-2 vince il titolo di miglior pilota privato della stagione. Guida la gara per ben 7 giri prima di venire risucchiato dal tornado Jonathan Rea, avendo però il merito di non finire troppo lontano dal Cannibale. Situazione paradossale che lo vede l’anno prossimo senza moto…
Marco Melandri 9,5: strappa a Rea la pole sabato e chiude il week-end con un doppio podio che gli permette di sperare di restare in Superbike anche l’anno prossimo nonostante sia stato tagliato da Ducati. A volte si lamenta un po’ troppo ma è nella sua indole, che piaccia o no…
Toprak Razgatlioglu 9: non saliva sul podio dalla gara di Donington Park e ha scelto la location ideale per prendersi il suo secondo podio stagionale, aiutando Kawasaki a vincere il titolo costruttori per il quarto anno di fila. Sta crescendo a vista d’occhio e nel 2019 sarà una bella gatta da pelare per tutti.
Gabriele Ruiu 8: chiamato da Pedercini a sostituire il licenziato Hernandez, il giovane Ruiu ha messo in pista tutto il suo impegno portandosi a casa 4 punti ed una buona dose di esperienza in vista del Qatar e della prossima stagione che lo vedrà titolare nel team mantovano.
Maxi Scheib 7,5: positivo anche l’impatto del cileno Scheib in sella alla MV Agusta lasciata libera da Torres. Sfortunato in gara-2, in gara-1 centra i suoi primi 3 punti nel Mondiale con una P13 finale davanti all’altro rookie Ruiu in una gara che ha visto solo 14 piloti al traguardo.
Florian Marino 7,5: P11 in gara-1 per l’altro deb in Argentina, ovvero il 25enne francese Florian Marino, che prende il posto del silurato PJ Jacobsen dal team Triple M Honda. Buona la prima si dice in questi casi, peccato la scivolata subito all’inizio di gara-2…
Chaz Davies 7: come il suo numero di gara. Il gallese sta correndo il finale di stagione con il freno a mano tirato anche a causa del doppio infortunio alla spalla che non gli permette di essere incisivo come al suo solito. Si autoelimina da gara-1, mentre in gara-2 chiude in P4 alle spalle del suo prossimo ex teammate Melandri.
Alex Lowes & Michael Van Der Mark 6,5: non esattamente il tipo di week-end che si aspettavano in casa Yamaha, ma comunque sono arrivate posizioni a punti importanti in entrambe le gare per entrambi i piloti, segno che la moto c’è, ma va affinata ancora un po’ per poter lottare per il podio.
Lorenzo Savadori & Eugene Laverty 6: il penultimo week-end da teammate in Aprilia è andato così così per i due piloti. Una scivolata per parte tra gara-1 e gara-2 ed una top 10 per parte, segno ormai di una certa “rilassatezza” verso la conclusione della stagione.
Per questa puntata è tutto. Appuntamento alla prossima nel post gara del GP del Qatar, ultimo atto della stagione 2018 del Mondiale, in programma sul tracciato di Losail dal 25 al 27 ottobre.
Marco Pezzoni - @marcopezz2387