Il gruppo delle vetture allo start del GP of Long Beach 2024
Credits: IndyCar Official website

La IndyCar si appresta ad affrontare il terzo atto stagionale sulle strade di Long Beach. Sulle rive dell’Oceano Pacifico, nella zona sud di Los Angeles, saranno in tanti a giocarsi la vittoria, su uno dei tracciati più famosi e ricchi di fascino di tutto il continente nordamericano. Si torna in California con Alex Palou saldamente al comando della classifica dopo i successi di St. Pete e del Thermal Club, con Pato O’Ward in seconda posizione e tanta voglia di rivincita per McLaren e Penske. 

Il tracciato

Credits: IndyCar Official website

Per la terza gara su diciassette in programma, la IndyCar fa tappa in quello che è un vero e proprio tempio dell’automobilismo a stelle e strisce, che ospita le competizioni a ruote scoperte ormai da quarant’anni. Il tracciato ricavato tra i viali di Long Beach nasce nel ’74 da un’idea del magnate visionario Chris Pook, aiutato da Dan Gurney, all’ombra del transatlantico Queen Mary, ancorato nel porto di Long Beach e trasformato in albergo di lusso. 

Da allora i cambiamenti sono stati tanti, la F.1 è passata di qua per poi andarsene, ma la IndyCar in ogni sua forma non ha mai abbandonato queste strade. Oggi, la linea di partenza e arrivo è situata a metà dello Shoreline Drive, simbolo del motorsport Made in U.S.A. La prima staccata violenta porta alla secca sinistrorsa della Toyota, per poi affrontare il lento complesso dell’Acquario, dove non è difficile vedere i piloti andare a scombussolare l’aiuola al suo interno. 

Una serie di secche curve a 90° in cui non è ammesso il minimo errore portano poi i piloti su Seaside Way, rettilineo opposto a quello di partenza, in cui i tanti avvallamenti rendono complicata la guida. La Firestone Turn immette poi in un vero e proprio parcheggio, da cui si esce con l’inconfondibile e strettissimo Gasometer Hairpin, che riporta sullo Shoreline Drive

La classifica

Sono 102 i punti totalizzati fino ad ora dal leader del campionato e Campione in carica Alex Palou. Lo spagnolo e il team Ganassi hanno iniziato il 2025 in versione schiacciasassi, con due vittorie che hanno messo in mostra tutta l’abilità e la visione di gara del muretto guidato da Barry Wanser. Alle sue spalle, ma staccato di 39 lunghezze, il grande beffato della gara al Thermal Club, Pato O’Ward, in ripresa dopo un esordio stagionale poco felice. 

Terza piazza, a 61 punti, per Scott Dixon, che l’anno scorso proprio sulle strade di Long Beach ottenne un meraviglioso successo, davanti a Christian Lundgaard, per un’inedita alternanza Ganassi-Arrow McLaren. Per trovare il primo degli uomini Penske, Josef Newgarden, bisogna invece scendere fino alla settima posizione, dietro anche a Kirkwood e Rosenqvist, con l’americano a tenere alta la bandiera Andretti e lo svedese a mettere a frutto un ottimo inizio da parte di Meyer Shank Racing. Ci si attende una reazione dal team del Capitano e da quello che fu di Michael, e l’asfalto californiano potrebbe portare con sé l’occasione ideale. 

Il GP of Long Beach in televisione

Come tutte le tappe del 2025, l’Acura GP of Long Beach sarà trasmesso da Sky Sport, con il commento in italiano a cura di Matteo Pittaccio e Biagio Maglienti. 

Venerdì 11 aprile

FP1: 23:50-00:50 (IndyCar Live)

Sabato 12 aprile

FP2: 17:20 – 18:20 (IndyCar Live)

Q: 20:20 – 21:20 (IndyCar Live)

Domenica 13 aprile

Warm Up: 18:00-18:30 (IndyCar Live)

Acura GP of Long Beach: 21:00 – 23:00 (Sky Sport F1 HD)

Nicola Saglia