Buona gara per Aprilia e Honda, difficoltà per Yamaha e KTM

La Sprint del weekend argentino della MotoGP ha visto il trionfo di Marc Marquez su Ducati, seguito dal fratello Alex Marquez e il compagno di squadra Francesco Bagnaia. Se Ducati può sorridere al risultato ottenuto nella gara breve con cinque moto nelle prime dieci posizioni, altri team invece non possono essere contenti del posizionamento finale. Aprilia e Honda hanno mostrato segnali di miglioramento, ma non sembrano ancora essere a livello di Ducati. Difficoltà ben più grosse invece per KTM e Yamaha, che nonostante ottengano buoni risultati in qualifica, faticano molto nel passo gara.

Aprilia e Honda sorridono a metà

Chi sembra aver trovato delle buone risposte per il futuro sono Aprilia e Honda. Il team italiano, orfano del suo pilota di punta Jorge Martin, può contare solo sulle forze di Marco Bezzecchi. Il pilota numero 72 ha chiuso la gara in sesta posizione, con qualche difficoltà a tenere il passo delle Ducati e della Honda di Johann Zarco. Nelle posizioni arretrate il team satellite Trackhouse Racing, che ha chiuso in quindicesima e sedicesima posizione. 

Il team Honda invece ha mostrato dei segnali di miglioramento rispetto alla prima gara stagionale in Thailandia. La casa giapponese ha potuto contare sul pilota francese Johann Zarco, che ha terminato la corsa in quarta posizione con il team satellite CASTROL Honda LCR, ma anche sul numero 36 Joan Mir, che ha tagliato il traguardo in ottava posizione con la squadra factory. Un buon risultato che dà fiducia ad un costruttore in difficoltà da ormai diversi anni e che ha bisogno di ritrovare competitività.

Grandi difficoltà per KTM e Yamaha

Se Aprilia e Honda hanno mostrato segni di ripresa, non è il caso di altri due costruttori del mondiale, ovvero KTM e Yamaha. La squadra austriaca presenta criticità nel passo gara, con una moto incapace di lottare con gli avversari e che consuma le gomme in maniera eccessiva. Nella gara sprint, KTM ha potuto contare solo su Pedro Acosta, che ha terminato in nona posizione, dopo aver condotto una gara ‘a gambero’ perdendo posizioni giro dopo giro. Ancora peggio gli altri piloti del team austrico, con Maverick Viñales ed Enea Bastianini nelle ultime posizioni e Brad Binder caduto al primo giro della gara.

Stessa sorte per la casa giapponese Yamaha, che nelle prime dieci posizioni ha solo il pilota del team ufficiale Fabio Quartararo, che ha terminato la corsa in decima posizione. Una gara per il numero 20 di Yamaha simile a quella di Pedro Acosta su KTM, con una buona posizione di partenza, ma con difficoltà sul passo gara rispetto agli avversari. Le altre moto del costruttore giapponese le troviamo in undicesima posizione con Jack Miller e dodicesima posizione con Alex Rins. Ritirato invece Miguel Olivera, protagonista di un contatto a metà della gara.

Entrambi i costruttori hanno bisogno di miglioramenti per restare al passo con Ducati e gli altri team avversari. KTM per ritrovare la buona strada percorsa nella stagione scorsa. Yamaha per ritornare ad essere tra i primi dopo stagioni difficili.                                                                              Federica Passoni