Endurance | Per WEC e IMSA il futuro si chiama LMDh: svelati i dettagli tecnici
Finalmente ci siamo: in occasione del weekend della 24 Ore di Le Mans, i vertici del FIA WEC e dell’IMSA hanno svelato il nuovo regolamento tecnico della classe LMDh che affiancherà le LM HyperCar. Come prevedibile l’ingresso in pista della categoria, che di fatto andrà a sostituire i DPi, è stata posticipata al 2022 per via dell’attuale contingenza economica dovuta al coronavirus. Il costo complessivo dei prototipi si aggirerà attorno al milione di euro escluso il motore, che sarà dotato di una tecnologia ibrida in grado di sviluppare una potenza complessiva di circa 680 Cv.
Come saranno le LMDh?
Quello che sapevano sinora era solamente una minima parte (leggi QUI). Ora finalmente siamo in grado di avere un quadro tecnico più preciso. Le vetture LMDh che scenderanno in pista nei campionati WEC e IMSA avranno una potenza massima di 680 Cv pari a 500 KW di potenza trasmessa alle ruote. La parte termica svilupperà un massimo di 630 Cv, mentre alla parte elettrica toccherà compensare con un’erogazione massima di 68 Cv in base alle piste. La rigenerazione massima del motore elettrico sarà pari ad un massimo di 200 KW. Il motore elettrico (generatore e rigeneratore) sarà costruito da Bosch, in regime di mono fornitura. Anche le altre componenti saranno di un unico produttore: con la Williams Advance Technology che si occuperà del pacco batterie e la trasmissione che sarà fornita da XTrac. Tutta la parte che compone l’ibrido verrà alloggiata in un compartimento posto sotto la cellula di sicurezza.
Quattro fornitori di telaio per tutte le case automobilistiche
Come già reso noto, la classe LMDh (per WEC ed IMSA) sarà aperta a tutti i costruttori di automobili che vorranno cimentarsi. Il vincolo sarà che queste dovranno costruire il loro prototipo acquistando il telaio dai quattro fornitori accreditati dall’IMSA. Vale a dire: Dallara, Oreca, Ligier e Multimatic. Le case automobilistiche potranno intervenire sulla carrozzeria apportando le dovute modifiche (sempre entro determinati vincoli aerodinamici) per richiamare le vetture alle omologhe stradali. Per quanto concerne il peso si parità da 1030 Kg, la lunghezza massima sarà pari a 5,1 metri per 2 metri di lunghezza e un passo uguale per tutte di 3,15 metri.
Costi più umani e Porsche ammicca
Non sarà un caso che i bozzetti pubblicati sul sito del FIA WEC richiamino lo forme stilistiche delle Porsche. Sta di certo che Fritz Enzinger, boss della casa di Stoccarda, ha espresso parole di apprezzamento sulla nuova classe LMDh. Il prezzo complessivo dei prototipi sarà sicuramente inferiore rispetto a quanto un costruttore dovrà sborsare per progettare una HyperCar. Infatti il totale si aggira sul milione di euro per una vettura completa escluso il motore, che spetterà alla casa automobilistica produrlo. Inoltre il prezzo del telaio si aggirerà attorno ai 345 mila euro, mentre la componente elettrica del sistema ibrido avrà un costo complessivo di 300 mila euro.
La parola ai vertici ACO e IMSA
Entusiasta Pierre Fillon, Presidente Automobile Club de l’Ouest - ACO: "Credo che questo dimostri un lavoro efficace della collaborazione tra ACO e IMSA. In realtà, avremmo dovuto annunciarlo a giugno se non avessimo avuto la crisi legata al Covid-19".
Dello stesso tenore John Doonan, presidente IMSA: “Da quando è stata annunciata la convergenza tra IMSA ed ACO a Daytona, nel gennaio scorso, abbiamo ricevuto un sacco di domande specifiche da prestigiosi costruttori che si sono messi al lavoro sulle rispettive LMDh. Siamo convinti che con questi nuovi regolamenti arriveranno anche altri nomi importanti".
Doonan ha poi continuato: "Il livello massimo delle corse endurance ora è più chiaro e tangibile. In un contesto globale di difficoltà, penso francamente che questa sia una grandissima notizia. Avere la stessa auto in grado di gareggiare a Daytona e Le Mans è importante per tutti i nostri partner costruttori, ma anche per i tifosi. Chiaramente la pandemia di Coronavirus ha messo tutti davanti ad una sfida particolare, tecnicamente penso sia possibile che qualcuno già nel 2022 possa correre con una LMDh, ma non un campionato intero. Se servirà, porteremo avanti i regolamenti DPi fino a quel momento per fare una sorta di ponte".
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Michele Montesano