F1 | Dallo Strategy Group novità per il 2018: sì allo Shield, no alle T-wing
Nell'incontro congiunto di ieri a Parigi fra Strategy Group e F1 Commission alcune nuove regole da introdurre nel prossimo campionato hanno iniziato a prendere forma. La prima apparizione di Chase Carey come nuovo rappresentante dei proprietari di Liberty Media accanto a Jean Todt segna la definitiva cesura con il passato marchiato Ecclestone e l'avvio del nuovo corso all'americana. Da ora in avanti infatti tutti i team, anche quelli che non fanno parte dello Strategy Group, potranno essere presenti agli incontri in qualità di osservatori: una mossa di trasparenza e inclusione verso tutti i protagonisti della categoria.
Tra i progetti presentati, quello di più rapida introduzione: dal GP di Barcellona numeri e nomi dei piloti sulle monoposto dovranno essere più visibili a beneficio di pubblico e telespettatori. Per quanto riguarda invece le technical regulations proposte per il 2018 si è discusso di modifiche alla forma del cofano motore, che andrà a variare il profilo delle vetture cercando di minimizzare l'impatto delle shark fin apparse quest'anno su tutte le monoposto e portare all'eliminazione delle t-wing adottate da quasi tutte le squadre. Verrà monitorato con più attenzione il divieto di bruciare olio mescolato con la benzina per aumentare le prestazioni: tema questo quantomai di attualità, in merito alle voci di un ricorso da parte di Mercedes a questo espediente.
La novità più evidente sarà comunque l'introduzione di ulteriori misure di protezione frontale, a partire proprio dallo Shield, compendio tra il famoso Halo testato lo scorso anno a Barcellona e l'aeroscreen proposto dalla Red Bull. Questa soluzione, caldeggiata dalla FIA, verrà testata durante la stagione per essere introdotta l'anno prossimo, nell'ottica della continua ricerca della sicurezza per la testa del pilota. Infine, è stato deciso che la ripartenza dopo una bandiera rossa avverrà con scatto da fermo, e non più dietro alla safety car come siamo stati abituati a vedere.
Stefano De Nicolo' . @stefanodenicolo