Quale migliore occasione allora di scambiare due chiacchiere con il figlio dell'indimenticato Gilles, capace di conquistare successi su entrambe le sponde dell'Oceano (come dimenticare il trionfo nel Campionato CART ed il successo alla 500 Miglia di Indianapolis colti nel 1995), durante il fine settimana del GP Gran Bretagna, andato in scena sul tracciato di Silverstone? Nel paddock ormai vederlo con il microfono in mano è una consuetudine, anche se a qualche sguardo meno attento rischierebbe di apparire quasi inosservato, nascosto com'è dal suo cappellino e dall'abbigliamento molto "casual".

D: Come ovvio, l'argomento sulla bocca di tutti riguarda il rapporto spinoso tra i due "galletti" in casa Mercedes. L'ennesimo contatto verificatosi in Austria tra Hamilton e Rosberg potrebbe rappresentare una sorta di punto di non ritorno, assai difficile da gestire per i vertici del team. Ma se Jacques Villeneuve fosse il team principal in questa situazione, come si comporterebbe? Imporrebbe loro degli ordini di scuderia o li lascerebbe liberi di correre e, ahimé, scontrarsi?

JV: Non si possono imporre in questo caso ordini di scuderia, perchè entrambi hanno dei contratti che consentono loro di battagliare per la vittoria del titolo...e in ogni caso sarebbe impossibile, ad esempio, dire ad un campione del mondo come Lewis di lasciare vincere Nico che in questo momento è in testa alla classifica. E' una situazione complessa, ma Mercedes negli anni si è costruita una grande immagine, lasciando liberi i propri piloti di poter lottare in pista, dunque non avrebbe senso cambiare. Però, occorre anche dire che i due piloti sono andati oltre il limite del rispetto reciproco, ed è questo che può portare dei problemi a Mercedes, visto che è un'azienda nella quale vige il rispetto delle regole.

D: Dalla Ferrari ci si attendeva qualcosa in più durante questa stagione, in primis forse i piloti e gli stessi uomini del team. Che cosa manca alla scuderia del Cavallino per cercare di colmare il gap con le Mercedes?

JV: La Ferrari ha fatto un passo avanti rispetto alla scorsa stagione, si sono avvicinati alla Mercedes, ma evidentemente non abbastanza per poter puntare a vincere. Il fatto è che fino allo scorso anno il gap era enorme, adesso si è ridotto, ma hanno ancora da lavorare molto.

D: Nel 2017 cambieranno nuovamente le regole, con nuove imposizioni di carattere aerodinamiche che secondo alcune stime potrebbero rendere le vetture anche di 2"-3" al giro più veloci. Come giudichi questa ennesima rivoluzione?

JV: Più che dal punto di vista della velocità, trovo interessante il fatto che le monoposto saranno più "fisiche", più impegnative da guidare. Esse saranno più veloci nelle curve e più lente sul dritto, ed inoltre si avvertirà maggiormente l'effetto scia, visto che le ruote più larghe andranno a creare un vero e proprio "buco" nell'aria. Tutto ciò potrebbe magari spingere i piloti ad essere più aggressivi e ad osare di più, il che rappresenta sicuramente un aspetto positivo. Peccato che rimanga il DRS, che trovo uno strumento artificiale e bruttissimo: esso serve solo a creare cambiamenti di posizione al posto di veri sorpassi.

D: Attualmente nel Circus della Formula 1 chi è secondo te il pilota più completo?

JV: Il più completo? (riflette attentamente qualche secondo prima di rispondere, ndr) Penso ce ne sia più di uno. Metterei sicuramente Vettel, Rosberg e anche Button. Perchè sono tre piloti che sanno andare veloce, sanno essere aggressivi quando serve ma sanno anche lavorare sulla macchina e svilupparla insieme al team. Hanno questo mix di capacità che mi ricorda molto le doti di Alain Prost.

Da Silverstone - Marco Privitera

 

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