MotoGP | Le pagelle di fine stagione, LCR Team: meglio del team ufficiale
La squadra di Lucio Cecchinello conclude il 2024 per la prima volta con più punti in classifica della squadra ufficiale con Johann Zarco piacevole sorpresa.
Si chiude immediatamente il capitolo Honda per quanto riguarda le pagelle MotoGP di questa stagione. Se Repsol Honda Team ha terminato all’ultimo posto tra le squadre, LCR Team si prende il penultimo posto. La formazione di Lucio Cecchinello ha salutato Takaaki Nakagami dopo ben sette stagioni insieme, mentre ha trovato in Johann Zarco un’inaspettata sorpresa.
Potenzialità nascoste dal mezzo: voto 7
Viene difficile giudicare la performance di LCR Team in questa stagione, così come almeno negli ultimi tre anni. Se c’è da guardare il confronto con la squadra ufficiale, perlomeno, Lucio Cecchinello può sorridere: per la prima volta la squadra satellite ha concluso davanti a HRC nella classifica a squadre. Entrambi i piloti LCR hanno preceduto la coppia factory: non si può chiedere troppo di più. Rispetto alla scorsa stagione sono 30 i punti in meno conquistati dalla formazione italiana: pesa sicuramente il weekend fenomenale corso da Álex Rins al Gran Premio delle Americhe. In quell’occasione lo spagnolo ha conquistato quella che tuttora è l’ultima vittoria dell’Ala Dorata in MotoGP: 34 punti solo in quella circostanza (2° nella Sprint dietro a Francesco Bagnaia, ndr), quelli che mancano rispetto al 2023.
Johann Zarco una piacevole sorpresa: voto 7.5
Abituarsi alla RC213V non è di certo un’impresa facile, come hanno dimostrato gli ultimi che si sono cimentati in questa avventura. Lo sanno bene Jorge Lorenzo, Álex Márquez, Pol Espargaró, Álex Rins, Joan Mir e Luca Marini. Rispetto a questi, quello che sembra aver sentito meno il passaggio al prototipo giapponese è Johann Zarco. L’esperto francese è stato il miglior “hondista” dal primo all’ultimo weekend dell’anno, lasciando senza parole piloti con anni di esperienza come Takaaki Nakagami e Joan Mir. I punti conquistati da Álex Márquez (2022), Álex Rins (2023) e Zarco sono molto simili: 50, 54 e 55, ma c’è da tenere conto che il livello degli avversari si è progressivamente alzato, mentre in HRC è continuato un lento ed inesorabile declino nelle prestazioni.
Il due volte iridato Moto2 è stato l’unico in grado di centrare la top 10 in più di un’occasione, riuscendo anche ad andare a punti nella Sprint del Gran Premio d’Indonesia. Zarco è arrivato 8° sia a Mandalika nella gara del Sabato che a Buriram nel Gran Premio domenicale, anche se il risultato non è del tutto veritiero a causa della pioggia che ha impregnato il Chang International Circuit. Per il resto, testa bassa e tanto lavoro per un francese sicuramente più maturo rispetto al passato e finalmente pronto ad un’avventura da pilota ufficiale, a differenza di quanto visto nello scorcio del 2019 in KTM.
Takaaki Nakagami, un degno epilogo: voto 6
L’ultima stagione in MotoGP di Takaaki Nakagami si è chiusa con un 19° posto nella classifica piloti. Il pilota giapponese ha fatto segnare 31 punti nel corso dell’anno, il suo peggior dato in MotoGP. C’è veramente poco da recriminare, però, per il #30: Nakagami ha sempre recitato il ruolo del perfetto uomo immagine dell’azienda, grato per avergli dato l’opportunità di rimanere in MotoGP anche più rispetto a quanto il suo talento gli avrebbe normalmente permesso. È ironico come HRC abbia aspettato per anni Ai Ogura come degno e naturale sostituto di Nakagami, invece il neo-campione Moto2 ha rifiutato il colosso di Tokyo per accasarsi in Trackhouse Racing nel prossimo biennio.
Particolarmente toccante è stato l’ultimo Gran Premio del Giappone vissuto da Takaaki Nakagami: 13° posto al traguardo, punti ed un commovente arrivo al box per il pilota di Chiba. Nakagami è stato accolto da tutto il team LCR che lo ha avvolto in un abbraccio, ringraziandolo per la professionalità mostrata nell’avventura HRC. Ora Nakagami rimarrà nell’orbita dell’Ala Dorata come collaudatore insieme all’altro pilota che ha appeso il casco al chiodo a fine 2024, Aleix Espargaró.
2025 con Zarco per migliorare, Chantra tutto da scoprire
Di certo il 2025 di Honda non è partito al massimo, viste le critiche di Joan Mir sulle poche novità portate in pista ai test di Barcellona. I progressi è molto probabile che ci siano nella prossima stagione, dato l’arrivo di Romano Albesiano in HRC. Johann Zarco ha senza dubbio dimostrato di essere ancora un pilota di ottimo livello, il quale dovrà capire che cosa fare della propria carriera alla fine del prossimo anno. Una sella in Honda non fa gola a nessuno allo stato attuale delle cose, quindi il #5 potrà scegliere liberamente se continuare la carriera in MotoGP oppure prendere un’altra strada. Al fianco del transalpino ci sarà Somkiat Chantra, il pilota thailandese voluto fortemente dalla Casa per sostituire Nakagami e mantenere così quella quota asiatica all’interno della griglia. Ovviamente il #35 non era la prima scelta dei vertici dell’azienda, ma dopo l’ennesimo “no” ricevuto da Ogura avevano l’urgenza di promuovere qualcuno dal Honda Team Asia. Chantra ha vinto in Moto2 ma non è mai stato un top rider a tutti gli effetti. Dei tre rookie sulla griglia del 2025, Chantra è stato il più lento nell’unica giornata di test al Montmeló. Per spezzare una lancia in suo favore, il thailandese è stato solo tre decimi più lento di Ogura e sette più lento di Aldeguer: rimane comunque un pilota tutto da scoprire.
Valentino Aggio
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