Il prossimo appuntamento stagionale della Formula 1 in Canada segnerà il duecentesimo Gp nella massima categoria per Kimi Raikkonen. Il finlandese dunque si accinge ad entrare nel "club dei veterani" di questo sport, portandosi al quattordicesimo posto nella classifica generale, che vede però primeggiare Rubens Barrichello per numero di gare disputate. Il finlandese dunque, dopo un avvio di stagione al di sotto delle aspettative ma anche sfortunato, cercherà di mettersi in mostra e di cogliere un risultato positivo a Montreal, circuito sul quale il campione del mondo 2007 ha vinto già una volta nel 2005, quando era alla guida della McLaren.
Dopo il suo ritorno dal Mondiale Rally nel 2012 però, in Canada Raikkonen non è più riuscito a collezionare buoni piazzamenti, giungendo ottavo nel 2012 e nono lo scorso anno.

Quest'anno le motivazioni per portarsi più in alto in classifica non mancano, come dichiarato dallo stesso pilota Ferrari: «A parte la mia gara numero 200, non sono qui solo per fare numero: ottenere un buon risultato a Montreal ci darebbe una ragione in più per celebrare. La gara canadese è una delle più difficili della stagione, si corre su una pista sulla quale bisogna cercare di trovare il prima possibile un assetto adatto per ottenere il massimo dalla vettura».
Kimi crede inoltre nei miglioramenti della propria vettura in vista del prossimo Gp:«Spero che riusciremo a ridurre un po’ il gap dai nostri avversari e che qui, proprio in occasione del mio duecentesimo Gran Premio, possa arrivare il miglior risultato della mia stagione fino a questo punto. Credo che sarebbe qualcosa di molto bello per tutto il team».
A ricordare l'importante evento del proprio pilota ci ha pensato anche la stessa scuderia di Maranello, che sul proprio sito web ha riportato le seguenti parole del finlandese:«Mi hanno detto che il Gran Premio del Canada di questo fine settimana sarà il duecentesimo della mia carriera. Questo dimostra quanto voli il tempo, per quel che mi riguarda, io continuerò a spingere al massimo. I numeri non cambiano niente in verità, ma questa è senza dubbio una pietra miliare della carriera cui guarderò con orgoglio anche nei prossimi anni».

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