Inizialmente si pensava che i piloti della Rossa avessero un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza, dato dal fatto di calzare le gomme soft e, quindi, virtualmente in grado di estendere più in avanti il momento del primo e unico pit-stop rispetto ai concorrenti che montavano le gomme supersoft, accreditate di una curva di degrado più pronunciata. Nella realtà, sin dalle prime fasi, è stato chiaro che la scelta non avrebbe pagato: dapprima perché le gomme gialle sono entrate più tardi nella finestra più opportuna di utilizzo (risultando quindi in un cospicuo gap maturato nei primi giri nei confronti di Hamilton) e poi perché entrambe le Red Bull sono riuscite ad estendere la vita delle supersoft oltre ogni immaginazione, scombinando i piani di attacco verso le posizioni di testa. Anche le gomme medie hanno costituito un grattacapo per gli uomini di Maranello, tanto che sul finale di gara Vettel è stato costretto ad un secondo pit-stop per montare le supersoft e cercare di ricostruire un buon ritmo. L'unico obiettivo alla portata delle Rosse era quello di scavalcare Bottas e, secondariamente, di contenere Ricciardo in risalita dalle retrovie.

Alla luce di quanto successo in gara, secondo Vettel partire con le soft non è stato un vantaggio, perché le supersoft sono durate di più di quanto pronosticato e in Ferrari si aspettavamo un vantaggio nella scelta delle gomme a banda gialla, che così non è stato. In ogni caso la prestazione di Sebastian è parsa non proprio delle più brillanti, anche in funzione di un piccolo lungo alla prima della Descida do Lago nelle prime fasi di gara, che ha lasciato via libera al suo compagno di squadra. Anche dopo il primo pit-stop il ritmo di Vettel non è stato dei più martellanti, tanto che è stato dato un ordine di scuderia, evento più unico che raro guardando la storia recente a Maranello, di dar via libera a Raikkonen nella rimonta su Bottas.

Per Kimi, che nel dopo gara sottolinea quanto sia stato cruciale tenere sotto controllo il consumo delle gomme, si segnala il soprasso decisivo su Bottas e la difesa della terza posizione nei confronti di un arrembante Ricciardo: si tratta del dodicesimo risultato a podio per la stagione 2018, colto nella giornata in cui Raikkonen partiva per la centocinquantesima volta con la Ferrari. Per una volta, il confronto con i risultati ottenuti da Vettel durante la stagione, in questo caso il numero di arrivi a podio, è a favore del pilota di Espoo, risultando in un contributo abbastanza importante nel Costruttori, tale per cui la sfida è rimasta aperta (anche se solo matematicamente) fino alla penultima gara in calendario. Ora per Abu Dhabi l'obiettivo dovrebbe essere quello di consolidare il terzo posto nel Piloti per Kimi, che al momento dispone di un vantaggio di quattordici punti nei confronti di Bottas e diciassette nei confronti di Verstappen.

Luca Colombo