#FORZASCHUMI - Schumacher, tra speranze e speculazioni
Se ne sono lette tante, negli ultimi giorni, a proposito delle condizioni di Michael Schumacher. Voci perlopiù incontrollate, messe probabilmente in giro da avvoltoi in cerca di facile pubblicità, e comunque mai provenienti da fonti mediche ufficiali. LiveF1.it, coerentemente con quanto fatto finora, ha preferito ignorare tali speculazioni, scegliendo di affidarsi solo ed esclusivamente ai comunicati ufficiali provenienti dall'ospedale di Grenoble o dalla famiglia del campione tedesco. A quasi sette settimane di distanza da quanto avvenuto sulle nevi di Meribél, sporadici sono stati gli aggiornamenti sul quadro clinico del sette volte campione del mondo: una precisa strategia fortemente voluta dalla famiglia di Schumi, ma che al tempo stesso ha probabilmente contribuito ad alimentare le illazioni.
E' di oggi pomeriggio, in ogni caso, l'ultimo comunicato emesso dall'addetta stampa del campione tedesco, Sabine Kehm: un aggiornamento che non fa riferimento a sostanziali variazioni nelle condizioni di salute dell'ex-pilota, ma che si limita a ringraziare tutti coloro che continuano a supportare Michael e la famiglia in questo momento difficile. "La famiglia di Schumacher - si legge nel comunicato - desidera esprimere ancora una volta il proprio ringraziamento per i numerosi messaggi di sostegno provenienti da tutto il mondo. L'affetto ricevuto aiuta la famiglia e, ne siamo convinti, anche lo stesso Michael, il quale sta ancora attraversando il processo di risveglio. In situazioni come queste, nessun giorno è uguale all'altro, ma per una precisa volontà della famiglia e per difendere la privacy di Michael non verranno rivelati ulteriori dettagli medici. In ogni caso, come assicurato fin dall'inizio, continueremo a comunicare le variazioni importanti intervenute nello stato di salute di Michael, pur essendo consapevoli che la fase di risveglio potrà richiedere molto tempo. La famiglia continua a credere fortemente nel recupero di Michael e ripone la propria piena fiducia nello staff medico. La cosa importante - conclude il comunicato - non è la velocità del recupero, ma che esso prosegua in maniera continua e controllata". Nessun accenno, dunque, alle voci di infezione polmonare circolate nei giorni scorsi, nè tantomeno alla presunta mancanza di reazioni del paziente agli stimoli: occorrerà invece avere pazienza, e continuare a sperare che tutto possa lentamente procedere nella giusta direzione.
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