Tra i team delle fasce citate che si sono messi in luce nella domenica australiana capeggia la McLaren, riuscita a chiudere la gara in zona punti con entrambi i piloti: quinto posto per Fernando Alonso, autore di una gara consistente che gli è valsa il Driver of the Day, e nono per Stoffel Vandoorne. Tra i promossi figura anche la Renault che, pronti via, è riuscita a piazzare sia Nico Hulkenberg che Carlos Sainz (lo spagnolo ha sofferto di problemi fisici nel corso della gara, ndr) in Top Ten.

Occupa invece la “pole” delle note tristi di giornata la Haas. Dopo la bella qualifica di ieri, che faceva ben sperare in vista della gara, la scuderia americana ha dovuto purtroppo alzare bandiera bianca con Kevin Magnussen e Romain Grosjean per lo stesso identico problema: mancato fissaggio di una gomma nel corso della sosta. Una ghiotta occasione fallita per la Haas, che avrebbe sicuramente concluso la corsa tra le primissime posizioni. Da segnalare il bellissimo gesto di Grosjean che, smaltita la frustrazione del momento, è andato a consolare il meccanico che non si dava pace per l’errore commesso.

Protagonista brillante nelle due passate stagioni, archiviate con due sorprendenti quarti posti nei costruttori (malgrado le esigue risorse economiche) la Force India pare aver perso lo smalto dei tempi migliori. Come dimostrano, appunto, i piazzamenti colti da Sergio Perez ed Esteban Ocon, entrambi fuori dalla zona punti. Sicuramente il potenziale del team indiano non è quello visto quest’oggi e risposte in tal senso sono attese già dai prossimi appuntamenti.

C’era molto attesa anche per il ritorno, seppur al momento solo come sponsor, dell’Alfa Romeo in Formula Uno in partnership con la Sauber. Al momento però la scuderia elvetica non pare, come hanno dimostrato anche i test invernali, aver compiuto importanti passi in avanti rispetto al 2017. Con Marcus Ericsson out, il solo Charles Leclerc è riuscito a portare a traguardo l’unica C37. Il monegasco, campione in carica di Formula 2, e unico rookie a concludere la gara, è stato autore di una sufficiente prestazione giungendo alla bandiera a scacchi davanti alla più blasonata Williams (altra nota dolente) di Lance Stroll.

Finisce dietro la lavagna anche la Toro Rosso. Infatti la scuderia faentina ha chiuso il GP con il solo Brendon Hartley, unico pilota doppiato del gruppo, mentre Pierre Gasly ha dovuto alzare bandiera bianca per un problema alla power unit Honda, che aveva stupito in positivo per la quantità di chilometri macinati nelle settimane scorse al Montmelò senza riscontrare particolari problemi.

Ma anche per il duo Toro Rosso-Honda vale lo stesso discorso fatto per gli altri team: il tempo per recuperare e migliorare non mancherà di certo nel corso della stagione, già dalla prossima gara di Sakhir.

Piero Ladisa

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