Esattamente come nella sessione del mattino, Lewis Hamilton si è confermato l'uomo da battere in questo inizio di weekend a Budapest. Il pilota della Mercedes si è issato al vertice della classifica anche al termine della seconda ora e mezza di prove libere, dimostrando di essere partito col piede giusto su un circuito che in passato lo ha già visto ben quattro volte vincitore. Il britannico ha fermato i cronometri sul tempo di 1'24"482, coprendo in totale 38 giri e lasciando il compagno di squadra Nico Rosberg in seconda posizione a 0"238. La Mercedes, dunque, sembra avere un passo in più rispetto alla concorrenza anche in Ungheria, avendo mostrato di essere imprendibile sia nella simulazione di qualifica che nei long run: ma in entrambe le condizione, l'avversario più in palla è sembrato senza dubbio Sebastian Vettel, terzo al termine della sessione odierna ed in grado di potersi esprimere su ottimi livelli anche sul passo gara. Non altrettanto bene è invece andata all'altro pilota della Red Bull, Daniel Ricciardo, apparso leggermente più in difficoltà e piazzatosi soltanto in settima posizione, alle spalle delle due Ferrari e della McLaren di Kevin Magnussen. Il team del Cavallino si è confermato nel gruppetto di testa, anche se le vere risposte arriveranno domani, al termine della sessione di qualifica. Risposte che attende anche la Williams, qui alle prese con un circuito che sembra non esaltare le caratteristiche della FW36, con Felipe Massa (autore di un testacoda) che ha terminato la propria sessione anzitempo per un piccolo problema tecnico. Per quanto riguarda il capitolo gomme, anche le mescole Soft hanno dato responsi positivi nonostante il grande caldo, senza mostrare eccessivi segni di usura: per la gara di domenica, dunque, dovrebbe essere confermata una strategia basata su due soste.

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