Il campionato IndyCar a partire dalla prossima stagione potrà godere di una nuova ed interessante novità. La McLaren ha infatti annunciato oggi il proprio ritorno nella serie americana, per un impegno a tempo pieno che la vedrà presente in collaborazione con il team Schmidt Peterson Motorsport e con la nuova motorizzazione Chevrolet. Il team diretto da Zak Brown assumerà la denominazione di Arrow McLaren Racing SP, senza per questo andare ad intaccare il proprio programma in Formula 1.

Non più soltanto le apparizioni ad Indianapolis, come avvenuto nelle due precedenti edizioni: dal 2020 la McLaren sarà infatti impegnata full-time nella IndyCar Series, schierando due vetture spinte dal propulsore Chevrolet grazie alla nuova partnership realizzata con il team Schmidt Peterson Motorsport. Un'affascinante ritorno nella serie a stelle e strisce, visti i trascorsi della scuderia di Woking nel corso degli anni '70 con Johnny Rutheford, che rappresenta una nuova sfida per la compagine guidata da Zak Brown.

 

La nuova partnership vedrà la struttura di Arrow SP continuare ad operare come base per le operazioni del team, mentre McLaren metterà a disposizione le proprie risorse tecniche, commerciali e di marketing per consentire alla scuderia di raggiungere nuovi traguardi. I co-fondatori Sam Schmidt e Ric Peterson continueranno a mantenere i rispettivi ruoli in seno al team, per il quale la motorizzazione Chevrolet rappresenterà una novità assoluta, visti i lunghi trascorsi con Honda.

Zak Brown, CEO Mclaren, ha così commentato: "L'IndyCar ha fatto parte della storia McLaren sin dalle nostre origini, ed il campionato attualmente non rappresenta soltanto una piattaforma nella quale poter espandere il nostro brand in Nord America, ma anche una realtà nella quale competono alcuni dei migliori team a livello internazionale. Questo team - ha proseguito - è stato capace di costruire solide basi nel corso degli anni e rappresenta il migliore punto di partenza per andare a caccia di nuovi traguardi".

Prematuro dire chi possano essere i due piloti del team, il quale attualmente si avvale di James Hinchcliffe e Marcus Ericsson, in attesa del rientro dell'infortunato Robert Wickens. Inevitabilmente il nome di Fernando Alonso è emerso prepotentemente alla ribalta, soprattutto in virtù del fatto che il nuovo progetto non prevede la presenza di Honda tra i partner. Resta da vedere quali saranno le motivazioni dello spagnolo nell'affrontare un programma full-time e le sue priorità in vista di un'annata che per il momento presenta soltanto molteplici punti interrogativi.

Marco Privitera